"Sentierinsieme" è un incontro che da decenni viene organizzato dai soci dell'associazione pacifista Servas International - che in Italia è presente come Servas Porte Aperte - delle regioni alpine di Italia, Francia, Svizzera e Germania, con il filo conduttore dell'escursionismo. E per circa una settimana i partecipanti all'iniziativa, oltre a fare conoscenza tra loro, discutere, cantare in coro, ballare e gustare le specialità eno-gastronomiche locali, possono esplorare camminando il territorio dove si svolge l'evento.
Il 2023 ha visto il Piemonte nel ruolo di organizzatore dell'evento: sono state esaminate dai soci locali diverse alternative per la destinazione: Prà Catinat nelle Alpi Cozie, Chiusa Pesio nelle Alpi Liguri, forse l'Ossola, anche se una precedente edizione si era già svolta all'Alpe Veglia, e in genere si cerca di proporre posti nuovi. Oltre alla bellezza dei luoghi, un requisito importante per decidere dove organizzare 'Sentierinsieme' è di poter disporre di una struttura in grado di ospitare comodamente più di cento persone. E che questa struttura non sia troppo difficile da raggiungere con i mezzi pubblici, dato che Servas cerca di privilegiare questa modalità di trasporto rispetto agli spostamenti con l'auto privata.
Un altro aspetto importante è quello che la località, per potere accontentare soci con diverso grado di allenamento fisico e volontà di faticare, offra percorsi che spazino da brevi gite senza troppo dislivello fino a itinerari anche parecchio impegnativi, sia pure senza mai sconfinare nell'alpinismo vero e proprio.
'Porte Aperte' nella Riserva di Oropa
Ecco quindi che per il 2023, la scelta di Servas è caduta alla fine sulla conca di Oropa che, oltre a quanto detto sopra, ha dalla sua anche lo splendido complesso architettonico del maggiore santuario delle Alpi (il cui Sacro Monte mariano è parte del Patrimonio mondiale dell'UNESCO) e una vasta area di natura tutelata dalla "Riserva speciale" istituita nel 2005 dalla Regione Piemonte. Il programma di 'Sentierinsieme 2023' ha quindi previsto, durante il secondo weekend di luglio, gite in giornata di vario livello con partenza e arrivo da Oropa e, nei tre giorni successivi, cinque brevi trekking.
Anche in questo caso, l'idea è stata quella di offrire ai partecipanti diversi livelli di difficoltà: da un mini-trekking di due giorni che da Oropa ha raggiunto il vicino santuario di San Giovanni e, dopo la discesa a Campiglia, ha previsto il rientro a Oropa in bus, fino a percorsi decisamente più "hard", che hanno sconfinato in Valle d'Aosta con due pernottamenti nei rifugi alpini della zona e dislivelli positivi anche di 1400 metri al giorno.
I percorsi hanno toccato alcuni tra i luoghi più suggestivi del Biellese, come gli altri due storici santuari di San Giovanni d'Andorno e di Graglia, il misterioso borgo montano di Rosazza, la frazione Bagneri con il suo ecomuseo, la cosiddetta "Trappa" di Sordevolo (che in realtà è un suggestivo edificio proto-industriale del Settecento) e il Bocchetto Sessera, tradizionale punto di sosta e di passaggio per la transumanza del bestiame.
Oltre alla parte escursionistica il programma ha compreso una serie di attività collaterali, come un momento di approfondimento artistico-culturale, una serata dedicata a un training sull'approccio nonviolento ai conflitti, una serata per cantare in coro canzoni di vari paesi, un concerto di musica popolare con balli tradizionali e vari altri momenti di condivisione.
L'organizzazione di un evento internazionale come questo è piuttosto complicata, e le cose di cui tenere conto sono moltissime: le modalità di iscrizione, gli aspetti assicurativi, la valutazione dei preventivi delle strutture recettive coinvolte (la foresteria del Santuario e quelle toccate nel corso dei trekking), l'accoglienza del primo giorno, la contabilità e la gestione di versamenti e anticipi, la disponibilità di menù adatti a diete particolari, la scrittura di pagine web in varie lingue per informare i soci, la risposta alle molte domande o richieste particolari da parte degli interessati...
L'adesione dei soci è stata subito massiccia, ma il numero di partecipanti a questa edizione di Sentierinsieme 2023 non ha potuto superare le 120 persone, a causa della capienza dei rifugi coinvolti nei trekking.
Le adesioni sono state quasi il doppio dei posti disponibili, e quindi - pur a malincuore - si è dovuto gestire una "lista di attesa" notevole: le gite del weekend sono state guidate da soci che ne avevano in precedenza provato l'itinerario, mentre i trekking sono stati condotti da guide escursionistiche professioniste, la Wool Travel Experience, una rete di guide che da qualche anno opera sulle Alpi Biellesi.
Ombre e luci attorno al Santuario
Il meteo ha aiutato l'edizione 2023 dell'evento: sui cinque giorni dedicati a gite e trekking solo l'ultimo è stato piovoso, e chi conosce il clima della zona di Oropa può capire come non sia stato un aiuto da poco. Insomma, la scommessa sul territorio della Riserva di Oropa si è dimostrata azzeccata, come hanno poi confermato i moltissimi messaggi di ringraziamento e di apprezzamento dei partecipanti. Va detto però che non tutto nella zona di Oropa è perfetto, a partire dalla cabinovia che collega il Santuario a Oropa Sport e al Lago del Mucrone e che è da qualche anno bloccata. La messa in sicurezza dello storico impianto a fune, uno dei primi del genere a essere realizzati in Europa, è senza dubbio costosa e complicata, ma sarebbe utile portarla a termine anche per ridare fiato ai due rifugi che sono serviti dalla cabinovia. E i sentieri non sono tutti nella loro condizione ottimale, considerato che si tratta di una zona molto frequentata e amata da camminatori non solo biellesi. La segnalazione ormai sbiadita degli itinerari su varie tratte è solo una parte del problema, perché alcuni sentieri che fino a pochi anni fa erano facilmente percorribili ultimamente sono stati resi quasi impraticabili dall'erosione dovuta agli eventi atmosferici e dalla crescita della vegetazione, e andrebbero ripristinati. L'auspicio è che iniziative come 'Sentieriinsieme', facendo conoscere Oropa anche al di fuori del Piemonte, potrebbe contribuire ad accellerarne il rilancio per un turismo sostenibile in cui gli aspetti religiosi e culturali si integrano al meglio con quelli sportivi e naturalistici.
Come funziona l'associazione "Servas Porte Aperte"
"Servas" è un termine esperanto che significa "servire", e dopo la Seconda Guerra Mondiale ha dato il nome all'associazione pacifista "Servas International", che in Italia è presente come "Servas Porte Aperte". Forse non molti la conoscono: il suo scopo principale è quello di favorire l'amicizia tra persone di diversi Paesi e culture tramite il viaggio, il dialogo e l'ospitalità. Chi si iscrive a Servas come "Porta aperta" è disponibile a ricevere richieste di ospitalità per un paio di notti da parte di altri soci "viaggiatori". Naturalmente una "Porta aperta", quando deciderà di mettersi in viaggio, potrà a sua volta chiedere ai soci del Paese destinatario, ospitalità.
Questa accoglienza è del tutto gratuita e oggi si è informatizzata, così gli elenchi dei soci sono disponibili agli iscritti su Internet e le richieste di ospitalità avvengono quasi sempre online.