Un quarto di secolo. Un bel traguardo per questo progetto di turismo dolce sulle montagne della Valle Maira. Un'esperienza giovane, ma consolidata e "matura", grazie alla quale questa splendida valle della Granda è diventata un caso, un esempio per molte altre valli piemontesi e non solo.
"Bisognerebbe fare come in Val Maira", è un leit motiv diffuso. Ma dirlo è una cosa, farlo un'altra. Occorrono alcune condizioni non facili a trovarsi.
Primo, nella valle in questione non ci deve essere "niente". Che significa soprattutto niente grandi e invasive infrastrutture turistiche. Secondo, occorre che si coaguli un drappello di abitanti e amministratori preveggenti, un po' visionari, dotati della capacità di vedere oltre, nel tempo e nello spazio. Terzo, occorre anche un po' di fortuna. Forse il caso ha voluto che negli anni '80 giungessero da queste parti viaggiatori d'oltralpe, visionari anche loro. Viaggiatori curiosi, che, sedotti dal "niente" della valle,con un passa parola capillare l'hanno "portata" nei loro paesi (in Germania soprattutto, molti cittadini tedeschi hanno letteralmente adottata la valle). Quarta condizione, ma non ultima per importanza, l'ambiente, o meglio, la morfologia, l'evoluzione geologica che ha disegnato un solco vallivo un po' budello, tutto anse. Dove la strada pare fatta apposta per scoraggiare le visite frettolose.
I Percorsi Occitani, un itinerario che in 14 tappe
Il niente della Val Maira è stata la premessa per progettare il "tutto". Il turismo dei passi, del camminare, in ogni stagione. I Percorsi Occitani, un itinerario che in 14 tappe (e molte varianti) compie l'intero periplo della valle, toccando tutti i comuni. In 14 giorni si va da una valle laterale all'altra, tra boschi e altopiani, alpeggi e borgate. Ognuna con il suo posto tappa accomunati da un'accoglienza di qualità: buon cibo, informazioni, gentilezza. E una navetta (lo Sherpabus) per la logistica, i recuperi e le emergenze.
Tutto ok, dunque? No, cose da mettere a punto ci sono, ma il sistema è avviato, in viaggio per arrivare al traguardo del mezzo secolo.
Una festa di passi
Intanto si festeggia il primo quarto. E il primo evento non poteva che essere una lunga camminata: l'intero percorso effettuato nei canonici14 giorni che ha coinvolto 400 camminatori di ogni età e ogni dove. Per ognuno una bella esperienza. Concerti, racconti di anziani sui percorsi, visite ai musei e alle chiese. Dialogo, condivisione vera, in una valle di fresco fiorita.
Partiti lunedì 5 giugno da Villar San Costanzo (il paese dei Ciciu), i camminatori sono arrivati a Dronero domenica 18. Condizioni meteo favorevoli sono stati la classica ciliegina di una torta con 25 candeline.
Altri eventi sono previsti nel corso dell'anno. Info sul sito: http://www.percorsioccitani.com/
I Sentieri Occitani
Sono il circuito escursionistico più frequentato della Valle Maira. Concepito in 14 tappe, in 180 km si va dai 600 metri della pianura pedemontana ai 2700 metri del Colle di Enchiausa. Da Villar San Costanzo si sale agli alpeggi di Elva, Prazzo e Acceglio, sul versante a sud della valle. Rientro sul versante opposto passando da Chialvetta, Marmora, Macra e Celle Macra, transitando sullo splendido altipiano della Gardetta.
Lungo l'itinerario, possibilità di molte varianti, con anelli più brevi o salite alle cime. Una rete di rifugi, posti tappa e locande accoglie i camminatori con i piatti tipici occitani.
Il circuito è incluso nella categoria Sentieri del censimento indetto dal FAI Fondo Ambiente Italiano per promuovere i luoghi particolarmente cari che si vorrebbe fossero conservati per le generazioni future.
Per aderire ai Percorsi Occitani...
...Occorre sottoscrivere un documento in cui si chiede fra l'altro di:
- promuovere il turismo del camminare, del muoversi lentamente a contatto con la natura
- seguire una filosofia che non sia solo orientata a massimizzare il profitto, ma prioritariamente a promuovere il turismo eco-sostenibile che favorisce la creazione di posti di lavoro, la permanenza delle persone in montagna, l'utilizzo e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente
- utilizzare in cucina principalmente prodotti freschi provenienti dal territorio, rispettando la stagionalità dei prodotti agricoli, escludendo cibi preconfezionati e/o surgelati
- essere consapevoli e comunicare agli ospiti che il lusso del nostro territorio è rappresentato dalle acque buone, dall'aria non inquinata, dalla rete di sentieri di ogni livello nella bassa, nella media e nell'alta valle, dal silenzio...
- promuovere un turismo di qualità che valorizzi le risorse del territorio senza impoverirle: la natura, la rete di sentieri, il patrimonio artistico e culturale, gli abitanti del territorio con la loro storia e le loro attività
- non promuovere il turismo motorizzato e di massa