Il nostro rapporto con il mondo, apparentemente immobile, delle piante è iscritto nella memoria della specie e rappresenta certamente un punto di riferimento inconscio di notevole portata evolutiva, oltre che culturale.
Infatti, oltre alla fotosintesi clorofilliana, il mondo delle piante svolge innumerevoli funzioni evolutive, specialmente legate al nostro benessere fisico.
La loro immobilità apparente (in realtà, le piante non sono affatto immobili) è fonte di sicurezza e di memoria collettiva, perché il bosco rimarrà sempre in quel luogo ad attenderci (a meno che non lo si voglia distruggere, oppure non venga eliminato naturalmente da eventi atmosferici). Resterà al suo posto, garantendoci quell'ambiente che è per noi fonte di benessere, ma che abbiamo modificato nel tempo in nome di una urbanizzazione scellerata che ha, in realtà, ucciso il mondo floreale ed arboricolo.
"Plantae" è un progetto estetico rivolto alla scoperta ed all'osservazione di alcune delle innumerevoli qualità del mondo vegetale, che possono risvegliare la sensazione di meraviglia.
Il titolo, che rinvia al duplice significato "le piante" e "della pianta", genera immagini e riflessioni sia sull'aspetto esteriore degli organismi vegetali, che su qualità estetiche non visibili in superficie, quindi "apparentemente" non presenti.
Febbraio 2016
http://erasmo.it/parchipiemonte/