Un'occasione per indagare le ricchezze e i problemi della natura e per mostrarli a tutti: è il concorso internazionale Fotografare il Parco, arrivato quest'anno alla sua 17esima edizione. Le immagini in gara, scattate nei tre Parchi Nazionali italiani (Stelvio; Gran Paradiso; Abruzzo, Lazio e Molise) e nel Parco Nazionale francese della Vanoise, sono state valutate da una giuria e premiate lo scorso 9 marzo a Palazzo Lombardia, a Milano. Oltre ai vincitori assoluti, sono stati attribuiti riconoscimenti a fotografi professionisti e amatoriali che si sono distinti in categorie più specifiche, come la fauna selvatica, il legame tra uomo e natura, e le crisi ecologico-ambientali.
Abbiamo intervistato Giovanna Rossi (), vincitrice in quest'ultima categoria con la foto di un ermellino in veste invernale. Ci ha raccontato come ha scattato questa immagine e quale sia il suo significato per l'ambiente.
Uno scatto inusuale
"La mia fotografia premiata al concorso è stata realizzata all'interno del Parco dello Stelvio. In questo caso (più unico che raro) si tratta di un incontro fortuito, visto che l'animale mi ha letteralmente attraversato il sentiero, ma non è in questa occasione che l'ho ripreso. Mi sono semplicemente seduta a osservare le sue mosse, aspettando il momento giusto per scattare. Ed è un po' quello che faccio ogni volta che mi capita di incontrare un animale: aspetto e osservo.
Giovanna non si aspettava che proprio questa fotografia potesse vincere: "Ho partecipato anche con un altro scatto di un ermellino, questa volta in veste estiva, mentre faceva la 'spaccata' tra due rocce, una foto a cui sono molto legata e che secondo me risulta molto particolare per la posa simpatica e inusuale dell'animale. Quindi vedere premiato questo scatto mi ha sorpresa, ovviamente in modo positivo.
Per quanto riguarda invece il significato che questa foto ha a livello ambientale, ritrovare un ermellino in veste invernale in mezzo all'erba a fine dicembre direi che è del tutto anormale. Il manto dell'animale inizia a cambiare colore con il diminuire delle ore di luce del giorno che, in teoria, coincide con l'arrivo imminente della neve e dell'inverno. Questo avviene per potersi mimetizzare e non risultare facile preda, ma la mancanza di neve crea non pochi problemi da quel punto di vista".
Una passione che nasce sui sentieri della Val Camonica
Il suo interesse per la fotografia, ci racconta la vincitrice, è nato diversi anni fa in mezzo alla natura e si è concretizzato oggi nella sua professione.
"La mia passione è nata sui sentieri della Val Camonica grazie a mio padre che, durante il mio periodo scolastico, mi portava con sé durante i suoi trekking nel weekend. Con lui ho imparato a conoscere le montagne e a distinguere gli animali selvatici che incontravamo. Ho poi coltivato il mio interesse per la 'caccia fotografica' durante gli studi universitari a Edolo, in provincia di Brescia, dove ho presentato anche una tesi inerente alla fotografia naturalistica. Ora sono fotografa professionista, ma sono specializzata in un altro ambito: la dog photography. Mi occupo principalmente di eventi cinofili e servizi privati a famiglie con un amico a quattro zampe, ma non esclusivamente. La fotografia naturalistica rimane però una mia grande passione".
Il concorso e le foto vincitrici
Gli organizzatori ringraziano gli oltre 380 partecipanti a questa 17esima edizione che hanno presentato complessivamente più di 2700 scatti di straordinaria qualità e bellezza. Il numero di partecipanti e di scatti in gara è progressivamente aumentato dal 2005, anno della prima edizione, a oggi. Come si può leggere infatti sul sito della competizione, "Fotografare il Parco è attualmente uno dei concorsi foto-naturalistici sulle aree protette montane più apprezzati, che può vantare sinergie e collaborazione tra parchi conosciuti a livello internazionale e offrire ai visitatori un'interessante opportunità per esercitare la propria passione per la fotografia naturalistica ed emozionanti mostre fotografiche".
Le immagini vincitrici di questa edizione saranno in mostra al pubblico al Forte di Bard (AO) fino al 14 aprile 2024.
Per approfondire:
Profilo Instagram di Giovanna Rossi