Il 7th World Environmental Education Congress (WEEC 2013) si è svolto a Marrakech (Marocco) dal 9 al 14 giugno, 2.400 partecipanti arrivati da 105 nazionalità in rappresentanza di scuole, università, associazioni, parchi, istituzioni e imprese hanno presentato le proprie esperienze e si sono confrontati per 5 giorni sulle tematiche relative all’educazione ambientale. In conclusione il congresso ha prodotto un appello in 7 punti.
L’appello di Marrakech
Dal 7° Congresso Mondiale di Educazione Ambientale (WEEC) sette raccomandazioni per un futuro migliore.
Al termine dei lavori del 7° Congresso Mondiale di Educazione Ambientale, i partecipanti raccomandano di:
- Aumentare il sostegno dei governi, delle organizzazioni internazionali e dei donatori nei confronti dei progetti di educazione ambientale.
- Riconoscere il ruolo della società civile nell’ambito dell’educazione ambientale e rafforzare il suo ruolo in questo settore.
- Rafforzare il dialogo e il coordinamento tra tutti gli attori interessati al fine di una migliore sinergia nella definizione delle strategie e nell’attuazione di progetti di educazione ambientale.
- Stabilire reti di attori dell’educazione ambientale per facilitare la condivisione di conoscenze, di competenze, di esperienze e buone pratiche.
- Promuovere l'inclusione delle specificità territoriali e la mobilitazione degli attori locali nello sviluppo e nella realizzazione di progetti di educazione ambientale che promuovano il rispetto per la natura, i valori di eco-cittadinanza e solidarietà.
- Sviluppare strumenti e materiali educativi adatti e innovativi includendo le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, avanzando allo stesso tempo nello sviluppo degli strumenti convenzionali.
- Promuovere la ricerca e lo sviluppo in vari campi dell’educazione ambientale, dagli strumenti di valutazione e di apprendimento alla diffusione di atteggiamenti, valori e comportamenti più rispettosi dell'ambiente.
(Traduzione di Valentina Mandirola)