Dietro il Master in "Comunicazione della Scienza" del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell'Università degli Studi di Torino' ci sono due inarrestabili donne: Silvia De Francia e Antonella Roetto, entrambe docenti, nonché organizzatrici di questo progetto educativo, che hanno unito le loro competenze e passioni per la scienza e la comunicazione.
Le sfide affrontate per creare un percorso formativo permeato da rigore scientifico e competenze comunicative, non sono state poche. L'idea è nata all'indomani della Pandemia da Covid, quando è esplosa la necessità di comunicare correttamente i temi scientifici, in particolare su argomenti dibattuti e spesso trattati in modo impreciso o distorto. Il Master, architettato su una struttura didattica dinamica e aggiornata, rappresenta quindi un'occasione formativa autorevole per chiunque nutra l'ambizione di comunicare la scienza con competenza e passione.
Ma ecco cosa ci hanno raccontato le organizzatrici.
Come è nata l'idea di un Master in Comunicazione della Scienza?
L'idea è nata dalla consapevolezza che la Pandemia aveva messo in evidenza il bisogno urgente di una comunicazione scientifica chiara e corretta, soprattutto su temi complessi trattati erroneamente o in modo fuorviante. Abbiamo visto la necessità di unire esperti nella materia scientifica con esperti in comunicazione, creando così una formula didattica che potesse colmare le lacune in questo settore. Questa strategia ha permesso di progettare un Master in grado di formare professionisti in grado di affrontare la sfida della comunicazione scientifica.
Quali sono le novità della seconda edizione del master?
In questa seconda edizione del Master abbiamo introdotto temi naturalistici e ambientali che nella prima edizione erano meno trattati. In particolare, ci occuperemo di sperimentazione e benessere animale, inquinamento e la relazione ambiente-clima-salute. Argomenti di grande attualità e rilevanza, dato il crescente interesse per le problematiche ecologiche e ambientali. Inoltre, la modalità di fruizione sarà quasi esclusivamente in presenza. L'obiettivo è favorire un'interazione diretta tra docenti e studenti, creando un ambiente di apprendimento che stimoli il dialogo e la creazione di una comunità, che può consolidarsi anche grazie a esercitazioni pratiche che permetteranno agli studenti di sperimentare ciò che apprendono. In più, grazie alle opinioni degli studenti, è stato possibile perfezionare il programma, e abbiamo aggiunto anche un modulo dedicato alla comunicazione scientifica rivolta ai bambini, un target che è mancato nella prima edizione ma che sarà fondamentale in futuro.
Come avete scelto gli altri temi del master?
I temi sono scelti in base alla loro rilevanza e attualità. Si affrontano argomenti scientifici molto discussi, come i cambiamenti climatici, le malattie infettive e altre tematiche sanitarie di grande interesse pubblico. La scelta di temi dibattuti permette agli studenti di confrontarsi con problematiche complesse, stimolando un apprendimento pratico e pertinente.
A chi è rivolto e quali sono i requisiti di iscrizione?
Il master è rivolto a professionisti e appassionati di scienza con l'obiettivo di fornire loro le competenze necessarie per comunicare correttamente i temi scientifici. Non ci sono requisiti specifici legati alla formazione accademica, ma il programma è pensato per chiunque desideri acquisire competenze nel campo della comunicazione scientifica. L'intenzione è anche quella di coinvolgere docenti delle scuole primarie e secondarie, poiché hanno un ruolo educativo fondamentale.
Quali sono gli obiettivi formativi e cosa impareranno gli studenti?
L'obiettivo principale è unire il rigore scientifico alla capacità comunicativa, formando professionisti in grado di trasmettere la scienza in modo chiaro ed efficace. Si vuole far capire agli studenti che, per una comunicazione scientifica efficace, non basta solo la competenza nella materia, ma è necessario anche un approccio narrativo capace di raggiungere il pubblico in modo comprensibile, evitando errori o fraintendimenti.
Qual è il ruolo del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell'Università di Torino?
Il Dipartimento ha fornito il supporto accademico e scientifico necessario, garantendo che il Master fosse radicato in una solida base di conoscenze scientifiche. Questo è stato fondamentale per dare credibilità e valore al programma.
È prevista un'attività di tirocinio?
Il tirocinio è previsto nella seconda edizione del Master. Gli studenti avranno l'opportunità di apprendere sul campo, applicando le competenze acquisite durante il percorso di studio in un contesto professionale.
Previsioni a lungo termine per questo master?
Il master si prefigge di diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale per la formazione di comunicatori scientifici. La sua missione è formare professionisti competenti che possano contribuire al miglioramento della comunicazione scientifica e alla diffusione di un sapere accurato e accessibile a tutti. La nostra missione è sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi scientifici in modo chiaro e accessibile, contribuendo a promuovere una società meglio informata.
Il Master in Comunicazione della Scienza si prefigge di diventare un punto di riferimento per la formazione di comunicatori scientifici in Italia. La sua missione è formare professionisti capaci di affrontare la sfida della corretta divulgazione scientifica, soprattutto in un'epoca in cui temi complessi e spesso controversi, come il cambiamento climatico e le malattie infettive, richiedono una comunicazione chiara e accurata. Con il supporto del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell'Università di Torino, questo master punta a sensibilizzare l'opinione pubblica, a promuovere una società meglio informata e a favorire il dialogo tra scienza e cittadinanza. Un impegno fondamentale per garantire che la scienza non solo sia compresa, ma anche accessibile a tutti, contribuendo così a promuovere un futuro più consapevole.
Scarica il Bando di immatricolazione 2024/2025
I posti disponibili sono 30
Candidature a partire dalle ore 9.30 del 2 dicembre 2024 ed entro e non oltre le ore 15 del 13 gennaio 2025 sul portale dell'Università di Torino.