Tanti ambienti diversi significano una grande biodiversità, sia animale che vegetale, oltre ad una interessantissima sequenza di formazioni geologiche che attirarono l'attenzione di Federico Sacco, a cui è dedicato il museo geologico di Fossano. Fra gli altri musei del cuneese citiamo il Museo di Carmagnola, sede dell'Associazione Naturalistica Piemontese, e il Museo "F. Eusebio" di Alba, che si occupa anche di archeologia. Il primo fu lo storico Museo Craveri di Bra, istituito da Angelo Craveri, amico del famoso naturalista cuneese Franco Andrea Bonelli: Federico e Ettore Craveri, figli di Angelo, aumentarono poi tantissimo le sue collezioni.
A Cuneo nacque, fra '800 e '900, il Museo Civico: sotto la guida di Euclide Milano ci fu sempre, fin dai primi tempi, una sezione naturalistica, pur spostando nel tempo l'attenzione sui molti reperti archeologici ed etnologici che si andava raccogliendo. Vi sono diverse altre collezioni sparse in città, fra scuole, uffici e depositi. Per esempio, alcuni interessanti esemplari sono esposti al palazzo della Provincia, altri reperti sono in un museo interno dell'Istituto "Bonelli" (appunto!) sul viale Angeli, altri ancora al Liceo classico e scientifico "Peano-Pellico" in corso Giolitti. Nacque quindi l'idea di creare un museo a Cuneo dedicato esclusivamente alle Scienze Naturali. Intorno al 1998-2001, Livio Mano, che all'epoca si occupava del Museo Civico, iniziò uno scrupoloso lavoro di catalogazione di tutto il patrimonio scientifico-naturalistico cuneese. Organizzò infine una grande mostra intitolata "Il gabinetto delle meraviglie". La costituzione di un nuovo museo non andò in porto a causa delle mutate priorità dell'amministrazione comunale dell'epoca, ed infine l'improvvisa e prematura scomparsa di Mano fece cadere definitivamente il progetto. Rimase però nell'aria quell'idea sospesa, che nasceva e tornava ripetutamente a dar voce a quanti, fra le Associazioni e le Istituzioni, si occupavano a vario titolo di "cose di natura".
Nasceva intanto il Parco fluviale Gesso e Stura nel 2007, a concretizzare quel bisogno di natura, molto sentito sia dai privati sia dalle scuole della Provincia: fin dall'inizio ci fu un grande impegno in senso didattico, cosa che fece accrescere ulteriormente la consapevolezza ecologica, e anche scientifica, nell'area cuneese. Contemporaneamente, quell'antica tradizione di studi scientifici in campo naturalistico proseguiva ad opera di privati, associazioni ed enti, spesso associate ad attività didattiche, con risultati importanti in diversi campi: ornitologia, biologia sotterranea, astronomia, micologia, botanica. Il territorio, anche se in parte era profondamente cambiato rispetto all'epoca dei primi naturalisti, offriva sempre numerosissime eccellenze che meritavano attenzione. Inoltre, bisogna considerare che in campo naturale non si può parlare di singoli siti in modo isolato, perché ogni habitat dipende da quelli vicini in una interconnessione ecologica profonda.Fu così che il Parco fluviale decise di realizzare un museo online, che parlasse non solo del proprio territorio, ma anche di quelli vicini, spingendosi almeno a tutta la provincia cuneese, intesa però in senso più naturalistico che amministrativo.
Il Museo Appunti è dunque un sito internet, un museo online immediatamente operativo, a basso costo, senza orari e sempre aperto, visitabile da chiunque e da qualunque parte del mondo, aggiornabile in modo relativamente semplice e, soprattutto, incrementabile nel tempo. Il nome, dal suono saltellante e facile da ricordare, allude al taccuino del naturalista, quel piccolo quadernetto che ogni studioso di campo si porta dietro per annotare i propri appunti. Si tratta cioè di un "taccuino online" dove vengono presentati degli appunti su luoghi, animali, piante, attività, libri, personaggi, strumenti, formazioni geologiche, ecc, preferibilmente (ma non esclusivamente), del territorio cuneese. Il Museo Appunti è organizzato in schede tematiche aggiornate periodicamente: ognuna di esse sviluppa un argomento alternando foto, mappe, testi, video o altro, cercando in primo luogo di incuriosire. Infatti lo scopo principale è quello di invitare il lettore ad approfondire il tema, e possibilmente a visitare il posto (che sia un fiume, un prato, una parte rocciosa, una biblioteca o un altro museo). Gli Appunti non sono, né potrebbero essere, delle monografie complete: sono annotazioni, spicchi di conoscenze, descrizioni mirate, dove si presentano gli elementi più importanti per inquadrare l'argomento. Un punto fondamentale è che ogni contenuto del Museo Appunti viene distribuito in licenza C.C. BY 4.0, per poter essere liberamente riutilizzato da chiunque, citando la fonte. Il sito, nato nel 2021, è pensato per crescere nel tempo di scheda in scheda: al momento spazia fra Biologia, Geologia, Biografie, Biblioteca, Astronomia, Collezioni e musei, Luoghi e itinerari, ognuno con la sua sezione. Vi è anche un elenco alfabetico con tutte le schede del sito.
In homepage una mappa della provincia di Cuneo, cliccabile in ogni sua parte, permette di scegliere i luoghi da esplorare: vi sono rappresentate tutte le valli cuneesi, più la pianura, le Langhe e il Roero. Nella sezione "Collezioni e musei" sono descritti i maggiori musei della zona, ognuno raccontato dai rispettivi curatori, che ne firmano la scheda come co-autori. Una parte importante è la sezione "Luoghi e itinerari": qui troviamo i grandi Parchi del territorio, ma anche i piccoli siti meno conosciuti, come per esempio la foresta fossile di Fossano, con alberi di 4 milioni di anni fa, il ponte naturale di Monbasiglio (spettacolare arco di terra e ciottoli scavato dal torrente Mongia) o le miniere di azzurrite della frazione Quagna. Si trattano anche posti più noti, come l'abbazia di Staffarda, presentata però nell'insolita veste di custode di un'importante colonia di pipistrelli. Anche in questi casi, come sempre ove possibile, la scheda viene scritta insieme a chi si occupa dei siti. La Biblioteca vuole raccogliere alcuni testi difficili da reperire, rendendoli scaricabili in pdf o altri formati. Vi è poi una piccola sezione di bricolage per imparare a costruire una mangiatoia o un nido artificiale o altre semplici realizzazioni. Di tanto in tanto si presentano anche schede su singole specie, come la Rosalia alpina, insetto iconico e protetto, presente nei nostri boschi ma raramente avvistato, o la Salamandra di Lanza, raro endemismo dell'area del Monviso. Non mancano le schede su specie coltivate che caratterizzano il paesaggio, come le sequoie dei giardini cuneesi. Se possibile, alla fine delle schede viene inserita una mappa cliccabile: toccando il punto si apre la barra laterale, e toccando qui la freccina viene impostato in automatico il navigatore per raggiungere la località.
L'avventura di questo piccolo sito in evoluzione vive dell'esperienza e della collaborazione di chi conosce il territorio. Il Museo Appunti invita sempre il visitatore a collaborare e segnalare correzioni, aggiunte e aggiornamenti, e soprattutto a proporre argomenti da trattare, anche all'apparenza minimali, per far conoscere, amare e proteggere il nostro territorio e le "storie naturali" che ci racconta.