I Laghi di Avigliana e la Palude dei Mareschi dal 1980 sono protetti da un parco naturale che si estende su 400 ettari, è stato inserito nella Rete Natura 2000, e dal 2012 fa parte del sistema di aree protette delle Alpi Cozie. I due laghi, anche se si trovano a una quota di circa 350 metri, sono circondati dalle montagne e si trovano all'interno dell'anfiteatro morenico di Rivoli. Si tratta di tipici laghi intramorenici, che si sono formati con il ritiro del grande ghiacciaio che nel Pleistocene occupava tutta la Valle di Susa. Probabilmente le glaciazioni generarono 4 bacini, ma la Torbiera di Trana e la Palude dei Maraschi con il tempo si sono interrati.
I due laghi e la palude offrono ambienti naturali molto interessanti e diversi fra loro, che si possono osservare facilmente percorrendo un itinerario che si snoda con due anelli. Il primo effettua il periplo completo lungo le sponde del Lago Piccolo , su un sentiero molto bello, tra boschi, prati e qualche cascina. Intorno al Lago Grande invece sono state costruiti molti edifici e alcuni tratti di sponda sono di proprietà privata: per rendere possibile un itinerario circumlacuale il Comune di Avigliana ha realizzato alcuni pontili galleggianti che danno continuità a un piacevole tracciato pedonale lungo le sponde orientale e settentrionale, mentre su una parte della sponda occidentale si percorre uno stradello chiuso ai mezzi a motore non autorizzati. Per chiudere l'anello si deve infine percorrere un tratto di 1,5 km lungo una strada aperta al transito (ma non è troppo trafficata, salvo un breve tratto di SP 190).
L'anello intorno al Lago Grande si può ampliare con un giro prima nel bosco e poi nella Palude dei Mareschi , percorrendo un piacevole viottolo che passa tra gli stagni.
Lungo il tracciato si possono facilmente osservare i germani reali a pochi metri dalle sponde, mentre un binocolo è utile per individuare svassi, folaghe, cormorani, aironi cenerini e altri uccelli.
Le stagioni migliori per osservare la ricca avifauna sono l'autunno e l'inverno, ma anche in primavera l'escursione è molto piacevole. D'estate invece il Lago Grande diventa una frequentata meta per la balneazione a 20 chilometri dalla città, e il Lago Piccolo offre boschi ideali per difendersi dal caldo: così le strade e i parcheggi vicini alle sponde sono fin troppo affollati.
Per evitare ingorghi e inquinamento il Comune di Avigliana ha attivato - tra fine giugno e metà ottobre - un utile servizio di navette gratuite che il sabato e la domenica collegano l'abbazia di Sant'Antonio di Ranverso alla stazione di Avigliana e all'area attrezzata del Lago Piccolo. Inoltre dal lunedì al sabato di tutto l'anno vi sono bus di linea che collegano ogni ora la stazione di Avigliana a Giaveno, in coincidenza con i frequenti treni della linea 3 del Servizio ferroviario metropolitano da Porta Nuova: questi bus fanno due fermate lungo il Lago Grande, a pochi passi dal tracciato pedonale lungolago, e c'è anche qualche bus la domenica. Perché non utilizzarli?
I Laghi di Avigliana si trovano ad appena 20 chilometri da Torino e sembra logico raggiungerli in auto: ma si potrebbe invece optare per una camminata in totale accordo con la natura, rinunciando all'automobile per scegliere una moderna intermodalità "treno + bus + piedi"...
Arrivare in treno e bus
Con i treni SFM 3 da Porta Nuova si raggiunge la stazione di Avigliana (orari su www.sfmtorino.it). Sul lato sud della stazione fanno capolinea i bus Cavourese per Giaveno, che fanno una fermata su corso Laghi, vicino all'ufficio turistico, e un'altra fermata molto utile per la gita vicino al ristorante Miralago: dal lunedì al sabato ci sono corse circa ogni ora in coincidenza con i treni (orari sul sito cavourese.it, linea 253), mentre la domenica vi sono solo un paio di corse utili. Inoltre il sabato e domenica, da fine giugno a metà ottobre, vi è una navetta gratuita che parte da Sant'Antonio di Ranverso, ferma nei pressi della stazione di Avigliana e davanti all'ufficio turistico, e arriva all'area attrezzata sul Lago Piccolo (orari su www.turismoavigliana.it).
Arrivare in auto
Si percorre l'autostrada del Frejus (A55) fino all'uscita di Avigliana Est, oppure la statale 24 o 25, e si prosegue sulla variante della SP 589 in direzione di Trana-Pinerolo, percorrendo 2 tunnel. Dalla rotonda subito dopo il 2° tunnel si va a destra (1^ uscita), e si trova subito un'altra rotonda: la 3^ uscita immette su una strada secondaria (via Pinerolo) che porta all'hotel Caprice: dopo il parcheggio dell'albergo si trova il "parcheggio laghi" presso cui transita l'itinerario pedonale, a pochi passi dal Lago Piccolo. Nei giorni feriali di bassa stagione, uscendo dal tunnel si può proseguire in direzione di Trana, fino al parcheggio dell'area attrezzata del Lago Piccolo.
Il percorso a piedi
Dalla fermata del bus vicino all'hotel Domus (chiuso) e all'albergo Miralago, si percorre il marciapiede lungo la provinciale 190 (via Giaveno) che è separato dalla strada da un guard-rail: quindi si deve oltrepassare di pochi metri la rotonda, poi si attraversa corso Laghi, si torna verso la rotonda dove si attraversa anche la SP 589 per prendere la tranquilla via Pinerolo, che costeggia l'Hotel Caprice e arriva nel "parcheggio laghi" (5 min.), utile per chi arriva in auto.
Dal parcheggio si prosegue sullo stradello delimitato da staccionate in legno che fa una curva e alla fine della staccionata si gira a destra sulla stradina (via Pinerolo 22-30) per la cascina Garello: ma fatti pochi passi la si abbandona per andare a sinistra sul viottolo che porta subito in vista del Lago Piccolo. Si inizia a costeggiare il Lago Piccolo, sul sentiero che va parallelo alla provinciale 589, fra la strada e la sponda orientale del lago. Nonostante la vicinanza della strada, il percorso è molto piacevole, con vista sul lago che appare fra la vegetazione con lo sfondo delle montagne della Val Sangone. Si giunge così al parcheggio dell'area attrezzata del Lago Piccolo, assai affollato nei fine settimana (0.20 ore).
Si scende a destra verso il bar "La zanzara" e la spiaggetta , dove spesso si possono osservare da vicino i germani reali; dopo pochi passi fra i tavoli e panchine, si attraversa su un ponticello il rio immissario del lago, ritrovando la quiete. Il largo sentiero costeggia la sponda sud, con tratti un po' fangosi, con a sinistra i prati e a destra gli alberi sulla riva, tra cui si possono osservare diverse specie di uccelli. Poi il sentiero entra nel bosco , che si estende fino all'acqua lungo gran parte della sponda occidentale, con lo sfondo del Monte Cuneo al di là del lago. Si lascia a sinistra il Sentiero collinare, si attraversano su ponti in legno un ruscello, un paio di rigagnoli e il rio Giacomo. Dove il bosco si fa più rado, il sentiero si allontana un po' dalla sponda e in lieve salita nell'erba arriva a bivio: lasciato a sinistra un altro ramo del Sentiero collinare, si prosegue nel bosco con radure che offrono scorci sul lago. Al bivio presso il rio Freddo si va a destra e lo si attraversa, sul viottolo che con una larga curva si riavvicina alla sponda settentrionale e giunge a un capanno per l'osservazione dell'avifauna. Si prosegue in salita, con vista sul lago e sul campanile del santuario di Trana , e tra i campi si arriva a un bivio: a sinistra c'è la provinciale 190, mentre il tracciato va a destra e subito a sinistra, su un panoramico dosso da cui appare il Lago Grande. Il viottolo scende a destra, fino al ponte sul canale Meana che collega i due laghi, svolta a sinistra e subito dopo a destra per contornare una casa, giungendo sulla stradina asfaltata che porta al parcheggio (0.45 ore).
Qui si conclude l'anello del Lago Piccolo e si può iniziare il giro del Lago Grande.
Si va a sinistra, costeggiando l'hotel Caprice e si arriva alla rotonda già toccata a inizio gita, dove si attraversano la provinciale 589 e il corso Laghi, per portarsi sul lato della strada verso il Lago Grande: qui il marciapiede porta subito alla scalinata che scende alla sponda. Il viottolo si tiene sul bordo del lago con vista sulle montagne della Bassa Valle di Susa , protetto da ringhiere o mancorrenti, passando a fianco di bar, ristoranti e barchette ormeggiate .
Qui si può arrivare anche scendendo dal bus alla fermata presso l'ufficio informazioni turistiche: si segue a ritroso corso Laghi verso nord per 50 metri, fino a trovare la discesa al tracciato lungolago).
Dove le urbanizzazioni sono giunte fino alla sponda, il percorso le aggira con pontili galleggianti: il primo è breve, poi c'è un tratto lungo il lago che sfiora ville, parchi, giardini, dove nelle giornate più tranquille capita di incontrare i germani sulla sponda .
Quindi si percorre il secondo lungo pontile , che passa a valle della chiesa dei Cappuccini: per la sua notevole lunghezza dondola come una barca. Tornati sulla terraferma si percorre un tratto molto piacevole, ombreggiato dagli alberi e quasi senza edifici, con vista sulla boscosa sponda occidentale. L'unica villetta viene aggirata con un ultimo breve pontile, poi lungo la sponda settentrionale si arriva tra gli alberi all'area pic-nic della "Baia Grande" (346 m, 0.30 ore), dove d'estate è possibile fare il bagno.
Dalla baia si può proseguire lungo il lago, o visitare anche la Palude dei Mareschi, con un tracciato un po' più lungo. In tal caso si sale a destra sulla stradina asfaltata (chiusa alle auto) per 200 metri fino al bivio dove si svolta a sinistra (cartello Sentiero di Montecapretto): il viottolo sale tra i prati e nel bosco, arrivando al pilone votivo dedicato all'arcangelo Michele (390 m).
Qui si lascia a destra il Sentiero di Montecapretto, per proseguire sul viottolo che va in lieve discesa e poi in piano nel bosco. Passati accanto a un maneggio, la stradina si abbassa a svolte con vista sulla Valle di Susa e su una zona industriale, giungendo a una strada pianeggiante, chiusa ai non residenti.
La si segue verso sinistra, arrivando al cancello di Case Meano, da cui si prosegue sullo stradello pedonale che costeggia una lunga recinzipone. Di fronte alle case si trova a destra un viottolo che in pochi passi porta al ponte sul Canale della Naviglia , importante elemento dell'idrografia della Palude dei Mareschi. Tornati allo stradello, lo si segue verso sud: va perfettamente diritto per quasi 1 km tra gli stagni della palude, offrendo ottimi scorci su questa importante e suggestiva zona umida , poi piega a sinistra uscendo sul lungolago (0.45 ore). Una digressione di pochi passi a sinistra porta alla sede del Parco, alle cui spalle si innalzano gli imponenti ruderi del Dinamitificio Nobel.
Tornati al bivio, si prosegue sulla stradina - asfaltata ma chiusa ai mezzi non autorizzati - che attraversa il Canale della Naviglia (Navìa di Marésch), poi sale tra alberi e coltivi, tenendosi a destra di una collinetta recintata e arriva a Case Grignetto, un gruppo di cascine ristrutturate poste su un dosso con vista lago. Si svolta a destra tra le case, sulla stradina che in piano fa una svolta a sinistra e porta al grande parcheggio del piazzale Nino Costa (utile nei fine settimana estivi, se i parcheggi vicini ai laghi sono al completo). Si prosegue verso sinistra, su via Monginevro: la strada è aperta al transito, ma non troppo trafficata e dotata di un largo marciapiede. In lieve discesa costeggia Grignetto, un ristorante e alcune ville, offrendo scorci dall'alto sul Lago Grande al di là di giardini e parchi privati. Il marciapiede diventa una striscia di terra, poi sparisce, e presto si arriva alla confluenza con la provinciale 190 (via Giaveno). La si segue in lieve discesa, purtroppo senza marciapiede, giungendo dopo pochi metri alla fermata del bus dove è iniziata la camminata (0.40 ore).
Se si è arrivati in auto, alla confluenza con la SP 190 si può seguire la provinciale in salita per pochi metri, fino a uno stradello a sinistra che riporta subito all'anello del Lago Piccolo: lo si ripercorre nella stessa direzione, svoltando dopo pochi passi a sinistra, si scende al pontie sul canale Meana e con due svolte si arriva a via Pinerolo e al "parcheggio laghi" (10 min.).
Informazioni utili
Dislivello: 100 m.
Tempo complessivo: circa 3 ore.
Difficoltà: E.
Periodo consigliato: autunno, inverno e primavera; un po' troppo frequentato in estate dai turisti e dalle zanzare (utile un repellente tipo Autan); le passerelle sul Lago Grande sono chiuse dalle 21 alle 9 e in caso di forte vento o livello del lago basso o alto.
Carta 1:25.000 Fraternali, n. 4 Bassa Valle Susa - Val Sangone o n. 6 Pinerolese, Val Sangone.
Pieghevole del parco con mappa
Informazioni:
- Ufficio turistico di Avigliana, corso Laghi 389, tel. 011 9311873, www.turismoavigliana.it, da ottobre a marzo aperto mercoledì e giovedì ore 10-13, venerdì, sabato, domenica ore 10-13.30 e 14.30-17.30; da aprile a settembre aperto anche lunedì e martedì mattina; dispone dei materiali illustrativi del Parco naturale.
- Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie, Parco naturale dei Laghi di Avigliana, tel. 011 9313000 e 011 9341405, via Monte Pirchiriano 54, Avigliana.
Previsioni meteo: www.nimbus.it
Note: nel Lago Piccolo sono vietati i bagni; si può fare la gita con il proprio cane, purché al guinzaglio (lunghezza massima 1,5 m) e con museruola a portata di mano; la bici va tenuta a mano sulle passerelle e lungo la sponda orientale del Lago Grande.
Guarda qui la mappa del sentiero
* Furio Chiaretta è giornalista e "sentierologo": progetta, descrive e fotografa itinerari escursionistici. Le sue ultime guide pubblicate sono: I più bei sentieri del Parco nazionale del Gran Paradiso; Passeggiate sulle montagne torinesi; Andar per laghi: 56 passeggiate a 196 laghi dalle Marittime al Gran Paradiso, con Blu edizioni; 142 laghi in Valle d'Aosta: 48 gite a piedi, con Mulatero editore; Le più belle escursioni panoramiche in Trentino e I sentieri più belli tra laghi, panorami e rifugi del Trentino con Edizioni del Capricorno.