La Valchiusella è una valle che si lascia scoprire lentamente. Senza essere vistosa, né invadente, chiede di essere attraversata in punta di piedi. Solo così riesce a svelare il suo fascino, racchiuso nei suoi boschi ancestrali e nelle antiche borgate.
Un territorio che non vuol dire solo feste di paese e prati dove fermarsi per un pic-nic, ma che propone un patrimonio storico e architettonico ricco, importante, il quale dovrebbe essere esplorato scavando, proprio come fecero negli anni passati i minatori, dentro la sua vera anima.
Di fatto, il suo riflesso lo si trova negli occhi di chi abita ancora la valle, perché chi porta questi monti nel cuore tende a rassomigliargli.
Non troppo lontana dalla pianura di Ivrea, si trova nel territorio del Canavese, ai confini con la Valle Soana e la Valle di Champorcher in Valle d'Aosta. I dolci rilievi si allungano trasformandosi in pendii e diventano Montagna laddove gli scenari d'alta quota si aprono con ampi respiri verso l'orizzonte.
Camminando in questo territorio, anche senza avere particolari nozioni di geologia e geografia, è possibile identificare le tracce di un lontano passato in cui la forza della natura modellò e scolpì l'ambiente circostante.
Tra i sentieri più curiosi, e forse maggiormente conosciuti, c'è il bel "Sentiero delle Anime", che partendo dal piccolo e grazioso Comune di Traversella giunge fino agli ampi prati dei piani di Cappia.
Una passeggiata che può compiacere anche il camminatore più esigente, in ogni stagione dell'anno, anche se sarebbe preferibile scegliere l'autunno e la primavera, per i colori meravigliosi che sanno offrire questi mesi.
Il Sentiero delle Anime
La denominazione "sentiero delle anime", ha origine nell'antica tradizione orale delle popolazioni della Valchiusella. La leggenda narra che per questo itinerario passassero le anime dei morti e che, per tale motivo, i pastori non potessero disporre i recinti per le greggi, poiché gli animali avrebbero potuto spaventarsi alla vista del transito delle anime.
Un'altra leggenda racconta che le persone anziane, per porre fine alla loro vita, si lasciassero precipitare giù dal sentiero.
Al di là di questi racconti, il "sentiero" è un percorso di 2 ore e 30 minuti, con un dislivello di circa 600 metri ed è molto affascinante perché lungo l'itinerario si scoprono antichi petroglifi.
Alcuni di questi graffiti vennero realizzati dagli uomini preistorici per avvalersi di riti e credenze pagane, altri furono invece creati durante il periodo di cristianizzazione delle Alpi.
Questo sentiero, su cui l'uomo lasciò moltissimi simboli e segni di devozione, per dimostrare la propria gratitudine e riconoscenza nei confronti della Terra, doveva essere ritenuto sacro.
Oggi il percorso è corredato da pannelli illustrativi, collocati dalla Comunità Montana della Valchiusella, che riportano in dettaglio, accanto a ogni roccia, una dozzina in tutto, alcune indicazioni: le principali informazioni sulle incisioni, la distanza che separa un graffito da un altro, l'altitudine e il nome popolare delle rocce.
Da Traversella ai Piani di Cappia
Dall'ampia piazza del mercato di Traversella, dove si trova anche un parcheggio per le auto, sulla sinistra di un vicolo è affisso un cartello con le informazioni per varie destinazioni. Una di queste è il rifugio Piazza (www.rifugiopiazza.it – Tel: 338/7933749 – 346/60269405).
Seguendo le indicazioni per il rifugio, la viuzza si inoltra dentro un sentiero leggermente ripido che, attraversando suggestivi boschi di faggio e castagno, in una mezz'ora, arriva al rifugio Piazza. Qui intorno vi sono numerose falesie di roccia, ed è un luogo frequentato dagli amanti dell'arrampicata.
Dopo una breve sosta per ristorarsi, si lascia alle spalle il rifugio e si seguono le indicazioni per il "Sentiero delle Anime".
Il tracciato, che non è mai troppo pendente, si snoda con dolci sali e scendi, lungo l'ombra delle piante e le fugaci fessure di luce che filtrano tra i rami degli alberi, per incontrare le rocce con le incisioni, alcuni massi erratici molto attraenti, alberi monumentali e scorci bellissimi, fino ai Piani di Cappia. Qui il paesaggio si spalanca sulle cime delle montagne, accanto alle case in pietra, abitate nei mesi estivi dai pastori, e ai verdi pascoli, su cui d'estate soggiornano le mucche.
Purtroppo, e con gran rammarico, oggi nel sentiero si vedono ancora i danni provocati dai roghi scoppiati lo scorso autunno: betulle sradicate, zolle di terreno divelti, piante bruciate.
E' doloroso ripensare a quel periodo in cui gli incendi investirono e danneggiarono molte zone delle valli alpine piemontesi. Fa male ricordare, perché ogni albero è la dimora segreta di tante creature e ne racchiude le loro storie.
In Valchiusella, da Traversella al bellissimo borgo di Succinto, borgo ammaliante a un'ora di cammino dai Piani di Cappia, i roghi provocarono molti danni alla flora e alla fauna, tra cui lo sterminio di centinaia di alberi.
Quello che ci auguriamo, è che la selva, grazie alle sue grandi risorse, possa ripristinarsi e risorgere per tornare a splendere come una volta. E questo per fortuna è abbastanza plausibile poiché la Natura, forte e resiliente, rinasce e si rinnova sempre, continuando a nutrire la linfa della Terra.
Accesso stradale: partendo da Torino si imbocca l'autostrada Torino-Aosta. Usciti a Ivrea, si oltrepassano due gallerie e si prosegue poi in direzione Valchiusella. Risalendo la valle, si devono seguire le indicazioni per Traversella.