Valgono per l'uomo ma non per la natura, i confini istituzionali, politici, civili, sociali. La natura ha regole proprie. Purtroppo, l'uomo dimentica spesso di essere – egli stesso – natura. Lo dimenticano, troppe volte, i decisori che governano. Lo dimenticano le persone che vivono questo tempo contemporaneo inconsapevolmente, scelgono comportamenti sconsiderati e miopi. Vogliamo dunque ricordarlo ora. Siamo tutti natura: e i confini, talvolta, stanno lì a mostrarcelo. Viaggiare in alcune parti del mondo può riportare anche a queste riflessioni. Valutare uno spazio, in rapporto alla sua storia. Respirare un'aria ispirante a pieni polmoni, ammirare in silenzio un paesaggio calmo e vecchio migliaia di anni, cercare nello sguardo della gente la chiave per conoscere un luogo, i motivi di quello che è stato. Per questo vanno benissimo molte delle attività che fanno sentire a casa ovunque: una passeggiata sui sentieri costieri battuti dal vento, l'odore di un pascolo sperduto, gli alberi, i fiori, il mare.
Una terra antica e spirituale
Ha il potere di portare così lontano, l'incontro intimo con una terra antica e spirituale come questa. Dove si capisce istintivamente un fatto chiaro: l'Irlanda del Nord altro non è che Irlanda. A dispetto di una storia molto dolorosa, a dispetto di lacerazioni e contraddizioni che hanno voluto separare due destini. L'Irlanda del Nord è verde, è quieta, è bella. Ha un cielo libero e vivo, colori intensi. In caso si intenda proprio limitare l'ingresso in questo particolare comprensorio istituzionale, si estende su un territorio talmente circoscritto, grande più o meno come il nostro Trentino – Alto Adige, da lasciarsi visitare in lungo e in largo – con ragionevole soddisfazione e ritmi lenti – in due o tre settimane.
Laghi e corsi d'acqua di Fermanagh, cinquecento chilometri di costa, le scogliere
Va da sé che Belfast sia il punto di partenza e di arrivo. Da questa vivace capitale è preferibile noleggiare un'auto, per raggiungere meglio ogni regione e ogni anfratto, così rilevanti naturalisticamente e paesaggisticamente: la costa, per esempio, che si sviluppa per oltre cinquecento chilometri, è così varia, frastagliata e irregolare – rocce a picco, spiagge solitarie, paesi di pescatori, e poi strade secondarie, sentieri per escursioni e parchi – che vale il viaggio anche soltanto percorrerne il territorio litoraneo nella maniera più capillare possibile. Ovunque non mancano scorci incantevoli, panorami mozzafiato, suggestioni ed emozioni offerti da un ambiente talmente semplice e vero.
Al fine di comprendere al meglio la geografia del luogo, immaginiamo l'Irlanda del Nord come una ciambella fatta di un ondulato territorio ricco di pascoli e prati, al centro del quale si trova il lago Neagh. I rilievi principali sono le basse catene dei monti Mourne, nell'estremo sud-est, contea di Down. Avvolta da un ambiente a metà fra terra e laghi è l'area ad ovest di Fermanagh, adatta a chi ama l'acqua e la fauna selvatica dell'habitat: dall'ampio lago Erne Superiore e Inferiore, al canale Shannon-Erne, al fiume Erne omonimo. Antrim, contea della capitale Belfast che si affaccia alla Gran Bretagna, è arricchita da nove vallate, cascate e dolci pendenze che digradano verso la costa, dove non mancano passeggiate spettacolari in cima alla scogliera; ad attraversarla, arrivando a nord, si raggiungono alcune delle attrazioni imperdibili del Paese, ad esempio l'ammaliante Giant's Causeway.
Generosa terra di San Patrizio, monti solitari, grandiosi paesaggi verso il nord
Esplorare a sud-est la terra di San Patrizio, il patrono irlandese dalla storia strettamente connessa a questi luoghi, equivale ad inoltrarsi sui monti che lo accolsero – pastore – in povertà e solitudine. Eppure, l'itinerario immenso ed evocativo per eccellenza conduce a nord-est, attraverso quella Causeway Coastal Route che da Belfast costeggia il Mare d'Irlanda verso nord, di fronte alla Scozia. La strada scorre lenta e il panorama è da godere, mentre il mare e il clima umido e mite – favorito dalla corrente del Golfo – regalano atmosfere meno nordiche del previsto. Esperienze da non perdere sono la passeggiata da brividi sul ponte di corda a Carrick-a-Rede e, con una breve deviazione nell'entroterra, un sorso di autentico Irish whiskey nelle antiche distillerie di Bushmills. A quel punto, emerge in tutta la sua essenza la misteriosa atmosfera del castello di Dunluce, un rudere ancora imponente disposto a far la guardia al tempo, sulla costa settentrionale, di fronte all'oceano.
Bisogna proprio andare in braccio all'Atlantico, per cogliere la bellezza del celebre monumento naturale – patrimonio dell'umanità dell'Unesco – Giant's Causeway, brevemente tradotto come il Selciato del Gigante: è una formazione rocciosa composta da quarantamila colonne di basalto, create da un'eruzione vulcanica circa sessanta milioni di anni fa. Basti pensare che questo luogo, così singolare, appare con uno stampo decisamente architettonico, ma non è affatto opera dell'uomo. Si presenta come un pavimento perfetto di piastrelle – per la maggior parte esagonali – che ricopre una sorta di scalinata, la quale si protende e digrada verso il mare: la scogliera costituisce solamente una parte dell'imponente formazione, che si erge con colonne alte fino a ventotto metri e prosegue sott'acqua sul fondale. Davvero difficile credere che non sia un bastione edificato in tempi antichi. A ben vedere, nasce appunto a fantasiosa interpretazione la leggenda che cita questo luogo come un percorso costruito appositamente dal gigante Finn McCool, cacciatore-guerriero della mitologia irlandese, per raggiungere a piedi la Scozia e combattere il nemico Benandonner. Dall'altra parte di questo Selciato, sulla costa scozzese, l'isola di Staffa presenta infatti le stesse formazioni basaltiche. Comunque sia andata, oggi Giant's Causeway è riserva naturale dal 1987, di proprietà della National Trust, che gestisce il sito ai fini della conservazione ambientale: bando alle bizzarrie, che davanti al litorale scorgono l'organo, i gradini di Shepherd, gli occhi e lo stivale del gigante, l'alveare, l'arpa del gigante e i Chimney Stacks, il cancello del gigante e la gobba del cammello, una tale ricchezza geologica merita di essere ancora studiata e preservata. Fra le rocce, non è raro avvistare uccelli marini come il fulmaro, vari procellariiformi, cormorani, urie e gazze marine. Dal punto di vista botanico, la vista è appagata dalla presenza di molte piante rare come l'asplenio, il celoglosso verde, la festuca marina, la scilla verna e il trifoglio zampa di lepre.
Per approfondimenti:
www.discovernorthernireland.com (Sito ufficiale del turismo dell'Irlanda del Nord)
www.ireland.com (Guida ufficiale per viaggiatori, informazioni su Irlanda e Irlanda del Nord)
www.visitbritain.com (Portale ufficiale del turismo nel Regno Unito)