Il 16 settembre verranno installati sulle pendici del Monviso due sensori ideati e realizzati in esclusiva dall'azienda cuneese lab3841, per registrare i parametri climatici.
Si tratta di due innovativi prototipi "Pera", strumentazioni all'avanguardia sia nel design (simile appunto ad una pietra, da cui il soprannome piemontese "Pera"), sia nella componentistica, realizzata con materiali sostenibili pensati per funzionare anche in condizioni meteorologiche estreme.
Il primo sensore verrà posizionato proprio in cima al Monviso e consentirà di misurare la temperatura, l'umidità, l'innaffiatura del terreno e le ore di luce.
Il secondo, invece, verrà collocato a circa 3.550 metri dove potrà registrare, in aggiunta ai parametri dell'altro apparecchio, anche la temperatura interna della roccia, elemento particolarmente importante per valutare gli effetti del cambiamento climatico sulla fusione dei ghiacciai e su quella del permafrost.
I valori registrati da entrambe le strumentazioni, trasmessi in tempo reale, potranno essere fruibili gratuitamente.
«Crediamo nella libera divulgazione del dato, perché gli effetti del cambiamento climatico sono purtroppo collettivi» è il commento del fondatore del lab3841, Andrea Gramazio. «Abbiamo impiegato più di un anno per testare e realizzare questi prototipi. Un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno supportato, dal Parco del Monviso agli enti locali, dai collaboratori agli amici. Speriamo che "Pera" possa rappresentare un valido supporto per la ricerca meteo-climatica».
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente dell'Ente di gestione delle Aree Protette del Monviso, Dario Miretti: «Siamo lieti che il dispositivo "Pera" passi ora alla fase di sperimentazione sul campo proprio sul "nostro" Monviso. Si tratta di un congegno in grado di fornire importanti elementi che potranno contribuire allo studio sull'evoluzione climatica».
La tecnologia utilizzata, nel frattempo, ha già suscitato l'interesse di diversi Enti, tra cui il CNR, intenzionato a testare "Pera" nella prossima stagione all'interno del Bacino della Bessanese (TO).