Otre che un SIC (Sito di Importanza Comunitaria) e una importante area archeologica, il Musinè è una delle mete più frequentate dagli escursionisti piemontesi.
A fianco del notissimo sentiero che dal campo sportivo di Caselette porta alla vetta esiste infatti una fitta rete di sentieri e viottoli sterrati (spesso impropriamente identificati come "tagliafuoco") che circondano la montagna e consentono escursioni varie e adattabili alle diverse stagioni dell'anno. Alcuni di questi sentieri sono nati, come in tante altri luoghi, per rendere possibile il collegamento tra le varie borgate e cascine della zona, per raggiungere pascoli e boschi oppure dalle semplici tracce lasciate dal ripetuto passaggio di cacciatori o raccoglitori di funghi.
Nel nostro caso però esistono anche sentieri di un altro tipo, relativamente poco diffusi in altre aree, ovvero quelli tracciati non dalla gente del posto ma dagli operai forestali nell'ambito delle varie campagne di rimboschimento e sistemazione idrogeologica che hanno interessato la montagna nel corso del XX secolo. Questo secondo tipo di sentiero è in genere riconoscibile sul terreno per la moderata pendenza e gli ampi tornanti e, a volte, per una accurata lastricatura. Tipica è anche la presenza, a distanze predefinite, di piccole opere di scolo trasversali pensate per rallentare l'erosione operata dall'acqua corrente. Sulle pendici del versante sud del Musinè in particolare sono presenti varie opere di questo tipo come, ad esempio, il sentiero che dal crinale tra il colle della Bassetta e il monte Curt scende verso Rivera.
Questa fitta rete di percorsi (molti fattibili anche in mountain bike e alcuni inclusi nell'itinerario delle gare podistiche che si svolgono in zona) è stata segnalata in passato in modo piuttosto "anarchico", con bolli e frecce di vernice di ogni foggia e colore e con cartelli di vario tipo e varia utilità.
Negli ultimi anni la normativa regionale sulla segnalazione dei sentieri si sta però facendo sentire anche qui e vari percorsi sono ora numerati, marcati con le canoniche bande bianco-rosse, segnalati con cartelli che indicano i tempi di percorrenza in modo standardizzato e censiti nel catasto regionale dei sentieri. Presso il campo sportivo di Caselette un pannello illustrativo dà un quadro dei sentieri segnalati con i nuovi criteri, mentre la consultazione via web della rete sentieristica piemontese può essere fatta con uno strumento gestito dall'IPLA on-line su http://sentieri.ipla.org.
Per saperne di più:
A piedi in bassa Valle di Susa, A. Molino - F. Ceragioli, ed. Il Capricorno