Il libro nasce da un profondo rispetto della natura, del suo equilibrio e della sua grazia, rievoca grandi avvenimenti della storia e piccole vicende personali, in un flusso scandito dall'alternarsi delle stagioni. Dalle sue pagine affiorano antichi riti e vecchie tradizioni, uomini e affetti di altre epoche, alberi e animali destinati ad annunciare il nuovo clima e la nuova stagione, luoghi e paesaggi forse dimenticati, ma sempre carichi di storia e di ricordi: su tutto, lo sguardo a volte divertito a volte malinconico dell'autore, testimone del suo tempo e di un passato che continua a riaffiorare. Lo scrittore veneto racconta in modo esemplare quelle piccole e grandi trasformazioni della natura, che caratterizzano le stagioni sull'altipiano dove lui viveva; il risultato è che anche se siamo andati mille volte in un bosco come quello di cui lui parla, solo attraverso i suoi libri lo vediamo davvero e lo capiamo.
Settembre 2008
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