Agricoltura urbana: un'attività produttiva o un'attività che fornisce servizi ecosistemici; un'attività professionale o un'attività per il tempo libero.
L'agricoltura urbana è entrata nei quadri strategici delle città, nelle politiche urbane, oltre ad essere ormai stabilmente presente nelle politiche europee, richiamata a proposito di benefici ambientali e sociali. L'agricoltura è infatti intesa come rimedio a molti problemi di sostenibilità delle aree urbane: conservare il suolo fertile, tutelare il paesaggio storico, fornire spazi ricreativi e didattici (e/o contribuire ad una gestione sostenibile del verde urbano), favorire occasioni di inclusione sociale, accorciare le filiere del cibo...
Questo fenomeno ha suscitato, soprattutto nell'ultimo decennio, un crescente interesse non solo a livello istituzionale, ma anche da parte di agricoltori e cittadini che, spinti dall'emergere di nuovi stili di vita e di consumo fortemente radicati al territorio, sono stati gradualmente persuasi a (ri)praticare l'agricoltura in città. Tuttavia si tratta di un'agricoltura urbana molto diversa da quella "marginale" del dopoguerra o da quella per l'autosostentamento degli anni '70-'80. Per tutte queste ragioni occorre ri-assegnare il giusto significato ad una risorsa rilevante per i cittadini e gli agricoltori metropolitani, così come ri-attrezzare la pianificazione territoriale degli strumenti indispensabili per governare le nuove istanze del mondo urbano e rurale.
Aprile 2018
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