Secondo le ultime ricerche, oggi chi compra una pianta lo fa per aspetti diversi rispetto al passato: non solo per appagare il proprio piacere personale, ma anche con la consapevolezza che in quel gesto si può aprire l'opportunità di connettersi alla Terra.
Nonostante abbia da sempre avuto un amore profondo per la Natura e cerchi di trascorrere la maggior parte del tempo libero in mezzo al verde, non ho mai avuto un balcone fiorito, nè tanto meno posseggo molte piante in casa, anche se lo auspico da anni.
Nella mia fantasia, l'idea di coltivare delle piante viaggiava insieme a pensieri discordanti, alcuni dettati da conoscenze erronee. Per esempio, ho spesso associato gli spazi all'aperto a quel balconi che spuntano d'estate, in alcuni palazzi delle città, dove alcune piante, magari scelte a caso o per distrazione, sono fatte sfilare dentro tristi vasi lungo le ringhiere, solo perché "è necessario curare anche lo spazio fuori".
Il mio balcone o giardino ipotetico lo immaginavo diverso, se fossi riuscita a realizzarlo: avrebbe dovuto essere un'esplosione di vita, una sorta di bosco, dove le più svariate tipologie di piante si sarebbero adeguate a convivere insieme in perfetta armonia tra loro. Un sogno ambizioso, che credevo ci volesse molto, troppo, tempo per realizzarlo.
Poi, mesi fa, è arrivata il lockdown.
La riscoperta del balcone
Durante il lockdown ci siamo tutti fermati, ed è stato in quei giorni che sono maturati dentro di me "nuovi semi", uno dei quali la consapevolezza che senza uno spazio esterno non si possa vivere bene.
Molti convinti che un balcone o un giardino fossero accessori superflui, hanno rimescolato le proprie certezze. E oggi, tutti sappiamo che avere uno sfogo esterno a casa è fondamentale se si desidera stare bene.
Con questa nuova motivazione, cercando anche sui social consigli utili che potessero iniziarmi alla pratica di "giardiniera", mi sono piacevolmente imbattuta nella pagina Instagram di Patrizia Piga, @ilmiosettimocielo, meravigliandomi per le belle immagini del suo splendido terrazzo fiorito.
Patrizia è una persona speciale, di grande sensibilità. È una fotografa professionista di food, ma è facile intuire che la sua vita non sarebbe uguale se non avesse accanto a sé le sue piante, da cui impara ogni giorno una lezione diversa.
Sfogliando la sua pagina, mi sono persa dentro la bellezza che emana dai suoi fiori, e ho compreso che se c'è amore, ogni cosa acquisisce un senso profondo.
Un giardino segreto (e privato) nel cuore di Torino
Nel suo terrazzo del settimo piano, una quarantina di metri quadri, Patrizia ha saputo, con un'abilità e un'arte sorprendente, ricostruire una vera e propria giungla incantata, un'area sospesa tra il cielo e la terra.
Sono circa 90 gli esemplari che convivono in armonia nel suo spazio green: Mirto, Olivo, Rose, Glicine, Oleandro, Melograno...
Non esiste una sola pianta uguale all'altra nel suo "Terràss", come lei ama chiamarlo, ma diversi colori, simili nelle intonazioni, dai viola ai rosa, fino al bianco e al blu, nonché profumi ed essenze diverse che si fondono tra loro in un delicato tripudio di candore.
Tutto molto simile all'oasi verde che avevo fantasticato nella mia mente, immaginando tante volte come avrebbe potuto essere bello tornare a casa la sera e rilassarsi davanti una tazza fumante di tè accanto alle piante, esseri viventi che sanno perfettamente come prendersi cura della tua anima.
Piante belle e sane
Parlare con Patrizia, come avevo immaginato, è stato un vero piacere, denso di riflessioni in tema green.
Mi ha spiegato che l'idea del profilo social è nata perché in lei vi è il desiderio di formare una piccola community allo scopo di invogliare più persone a creare il proprio paradiso verde nelle case. In fondo... lo scopo dei social è riunire e avvicinare persone affini per interessi e valori. No?!?
Anche lei è convinta che prendersi cura delle piante sia un toccasana per il nostro benessere, ma ciò che è davvero sorprendente è che potrebbe perfino apportare benefici a tutto l'ecosistema. Come è possibile questo?
Come ha affermato anche lo scrittore Stefano Mancuso, i nostri balconi o terrazzi potrebbero diventare dei piccoli polmoni verdi che, uniti, formerebbero un unico grande polmone in grado di ripulire la città dallo smog e gli agenti inquinanti.
Ci pensate, se tutti i balconi fossero colmi di vegetazione, quanto inquinamento in meno ci sarebbe? E se le città diventassero più green non sarebbero anche esteticamente più belle e armoniose?
Consigli utili
Nella pagina Instagram di Patrizia si trovano moltissimi consigli e temi utili per avvicinarsi alla pratica del giardinaggio: le cure specifiche per alcune tipologie di germogli, come e in che periodo seminare, come far crescere i bonsai, gestire l'irrigazione, iniziare la potatura, il rinvaso e tanti altri suggerimenti preziosi.
Questo amore green, lei l'ha avuto fin da bambina quando sentiva la necessità di piantare i semi per vedere le piante spuntare dalla terra, poiché per lei "ogni seme restituito alla Terra è un'opportunità di vita".
Da allora il suo viaggio nel giardinaggio è continuato arrivando fino a noi nella pagina social.
Grazie ai suoi suggerimenti ho potuto sfatare molti luoghi comuni e pregiudizi, primo tra tutti che prendersi cura delle piante occupa tanto tempo.
Per avere delle belle piante serve in realtà poco: tanta luce, acqua e un concime, da somministrare ogni due settimane.
Per bagnarle è semplice, poiché si può pensare a installare un sistema di irrigazione, anche un fai da te non professionale può essere sufficiente.
Non servono nemmeno cure speciali, le piante hanno un loro sistema immunitario perfetto, se gli doniamo fiducia e amore, cresceranno forti abbastanza per sconfiggere parassiti e malattie, senza aver bisogno di prodotti chimici.
Ciò che conta non è quanto tempo dedichi, ma se riesci a sentirle, rispettarle e "guardarle".
Alle piante, proprio come succede a noi essere umani, può sembrare strano, ma piace essere "guardate" e diventano più belle se hanno osservatori attenti e amorevoli.
Per il resto si deve lasciare fare alla Natura, affidandoci a lei ci suggerisce sempre la via corretta da seguire.
Lasciamo fare al nostro istinto!
Le piante ci insegnano a liberarci anche dal controllo: se proviamo ansia, se abbiamo mille incertezze e paure, se vogliamo sempre sorvegliare ogni cosa, loro lo percepiscono e diventano più deboli.
Progettando il suo terrazzo, Patrizia, ha optato per nascondere la sua mano di giardiniera, perché per lei era importante che l'ambiente sembrasse essersi fatto da solo, al fine di essere più naturale possibile.
L'importante però è avere una base da cui partire, il desiderio che precede la messa a dimora deve formarsi prima nella mente, dopodiché si può provare ad abbozzare un disegno, scegliere quali tipologie di piante andrebbero bene per noi e per il nostro balcone, ma non è la destinazione finale che dovrebbe rendere speciale questo viaggio, bensì l'intenzione con cui si dovrebbe partire per affrontarlo.
Mettendosi nelle condizioni di iniziare un nuovo progetto si deve essere pronti a cambiare anche noi stessi attraverso l'ignoto. Le nuove esperienze, se vissute intensamente, ci possono far evolvere, anche spiritualmente.
Quindi, cosa aspettiamo, siamo pronti a iniziare questo meraviglioso viaggio nel mondo green?
Ognuno di noi ha la possibilità di contribuire al miglioramento dell'aria in città, ripulire gli ambienti in cui viviamo ci potrebbe far sentire più vicini a tutto il creato, comprenderne l'eterno fluire e la ciclicità di tutte le cose.
Un consiglio è, non rimandiamo le cose che possono farci stare bene, iniziamo fin da oggi a curare le nostre oasi verde, lasciando da parte vecchi pregiudizi o schemi superati, che ci portano a vivere spesso vite poco appaganti.
Se possibile, evitiamo anche i disegni tracciati da altri, ma apriamoci alla nostra immaginazione, alla creatività che esiste dentro ognuno di noi e soprattutto alla Natura, lei ci offre sempre i suoi doni in modo generoso. Ringraziamola allora per la sua abbondanza, ricordandoci che la bellezza arriva sempre per chi ha il coraggio di mettersi in cammino.