Di meandro in meandro, anno per anno,
I signori del cielo hanno risalito il fiume
Lungo le sponde, su dalle foci impetuose.
Hanno dimenticato la risacca e il salino,
Le cacce astute e pazienti, i granchi ghiotti.
Su per Crespino, Polesella, Ostiglia,
I nuovi nati più risoluti dei vecchi,
Oltre Luzzara, oltre Viadana spenta,
Ingolositi dalle nostre ignobili
Discariche, d'ansa in ansa più pingui,
Hanno esplorato le nebbie di Caorso,
I rami pigri fra Cremona e Piacenza,
Retti dal fiato tepido dell'autostrada,
Stridendo mesti nel loro breve saluto.
Hanno sostato alla bocca del Ticino,
Tessuto nidi sotto il ponte di Valenza
Tra grumi di catrame e lembi di polietilene.
Han veleggiato a monte, oltre Casale e Chivasso,
Fuggendo il mare, attratti dalla nostra abbondanza.
Ora planano inquieti su Settimo Torinese:
Immemori del passato, frugano i nostri rifiuti.
[Primo Levi]
Questo scritto di Primo Levi (I gabbiani di Settimo pubblicato dal quotidiano La Stampa nel 1979) testimonia in maniera poetica il ruolo di connessione ecologica che svolgeva il fiume Po in Pianura Padana negli Anni '70. Risalendo i fiumi infatti, questi uccelli tipicamente marini hanno colonizzato le città della Pianura Padana "... ingolositi dalle nostre ignobili Discariche... attratti dalla nostra abbondanza...." e sono attualmente abitanti comuni delle nostre città.
Il Po e il reticolo di corpi idrici padani, insieme ad alcune limitate "isole di biodiversità" (ad esempio, in Piemonte, il Bosco della Partecipanza o la Palude di San Genuario), rappresentano ancora oggi elementi residuali di connettività ecologica della Pianura Padana. Gli habitat acquatici e ripari che presentano caratteristiche di naturalità, permettono infatti lo spostamento e il rifugio per diverse specie animali e vegetali che altrimenti non sarebbero in grado di muoversi e di svolgere le proprie azioni vitali in un ambito fortemente antropizzato e artificializzato come quello padano.
Ma qual'è lo stato di salute del "Grande Fiume"? Può ancora garantire un ruolo di connessione ecologica dalle sue sorgenti alla base del Monviso fino al Delta del Po? Quali sono i principali impatti su questo elemento di connessione ecologica? Cosa si sta facendo di concreto per la sua tutela e salvaguardia?
Per rispondere a queste e altre domande sul ruolo ecologico dei fiumi e sulle principali minacce esistenti, il 16 ottobre, a Torino, nella cornice di Palazzo Madama, è in programma una giornata di studio dal titolo "Connessioni. Il fiume Po, possibile corridoio ecologico della Pianura Padana".
Il seminario è suddiviso in una prima sessione mattutina di inquadramento generale e una seconda sessione pomeridiana di illustrazione di alcune azioni significative di riqualificazione, ripristino e tutela della connettività fluviale, degli habitat acquatici e ripari e più in generale della biodiversità del corpo idrico.
Questa giornata si svolge nell'ambito del Progetto LIFE NatConnect2030 "Natural connections for Natura2000 in Northern Italy to 2030" che vede come partner le quattro regioni padane (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto), la Provincia di Trento, diversi enti che si occupano di gestione dell'asta fluviale del Po (ADBPo e AIPo) e diverse aree protette e associazioni ambientaliste. Tra le varie tematiche di cui si occupa NatConnect2030, il tema delle connessioni ecologiche è uno dei principali.
L'incontro dedicato alle reti ecologiche è il secondo appuntamento organizzato da Regione Piemonte, in collaborazione con Parco paleontologico astigiano, Aree protette del Po piemontese e del Ticino e Lago Maggiore, CRIP (Centro Referenza Ittiofauna Piemonte) nell'ambito del progetto Life NatConnect2030: il primo si è svolto lo scorso 30 settembre, sempre a Torino e a Palazzo Madama, dal titolo 'Ambienti umidi. Fragilità e resilienza al cambiamento' e ha esplicitato le relazioni tra biodiversità e cambiamenti climatici.
I partecipanti alla giornata di studio avranno inoltre la possibilità di visitare la mostra "Change! Ieri, oggi domani. Il Po" allestita nelle sale adiacenti di Palazzo Madama.
Connessioni. Il fiume Po, possibile corridoio ecologico della Pianura Padana
Quando: mercoledì 16 ottobre
Orario: 10-12.30/14.00-16.00
I posti in sala sono esauriti ma sarà possibile seguire la diretta online sul canale Youtube di Piemonte Parchi
Programma: scarica il volantino con tutti gli interventi