Lunedì 21 ottobre a Guillestre, durante la tradizionale Foire agricole de la Saint Luc, sono stati premiati i progetti vincitori dell'edizione 2024, l'ottava, dei Trofei MaB UNESCO della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso. Per la prima volta i vincitori sono tre: la Ferme des Moulins di Arvieux, l'Associazione Architetto Renato Maurino di Ostana e il consorzio formato da Le Plantivore di Château-Ville-Vieille e Torrefazione Caffè Excelsior di Busca. In ragione di un ex aequo nella votazione della giuria il secondo e il terzo progetto si dividono il riconoscimento economico di 1.000€ che viene attribuito ogni anno a ciascuno dei vincitori.
La Ferme des Moulins di Arvieux ha presentato il progetto Atelier pédagogique: l'azienda agricola, specializzata nell'allevamento di capre da latte, sta sviluppando nuove attività educative, tra cui un laboratorio sulla lana delle capre del Kashmir e un orto didattico, con l'obiettivo di creare nuove opportunità di lavoro in montagna.
Il progetto Sirop caffè, presentato congiuntamente da Le Plantivore di Château-Ville-Vieille e Torrefazione Caffè Excelsior di Busca, rappresenta un ottimo esempio di cooperazione transfrontaliera nel settore agroalimentare. L'iniziativa unisce le competenze di due aziende storiche per creare un prodotto innovativo che valorizza il know-how artigianale locale.
Il progetto "Premio Architetto Renato Maurino", presentato dall'omonima associazione di Ostana, si distingue per il suo impegno nel migliorare il rapporto tra architettura e paesaggio montano e nel corso del 2024 ha coinvolto 40 studenti del Politecnico di Torino che hanno elaborato progetti di recupero urbano per il Comune di Crissolo, contribuendo alle idee sul rinnovamento del tessuto edilizio alpino.
La premiazione di questi progetti conferma ancora una volta l'importanza di sostenere progetti che uniscono l'innovazione alla tradizione, la tutela ambientale al progresso economico, applicando in pieno il dettato UNESCO di convivenza tra "man and biosphere", ovvero esseri umani e ambiente naturale. La Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso guarda dunque al futuro, specialmente in un anno come questo nel quale è stato da poco presentato come è noto il dossier di revisione periodica del riconoscimento UNESCO a dieci anni dal suo conseguimento, nel rispetto della storia del suo territorio e delle sue peculiarità ambientali e culturali.
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