Anche quest'anno la rotta migratoria che sorvola Madonna del Pino, in Valle Stura di Demonte, si conferma una delle principali "autostrade" del nord Italia per molte specie di rapaci diurni e cicogne in viaggio verso l'Africa.
In questi primi 15 giorni di monitoraggio (18 agosto - 1 settembre) del Progetto Migrans, gli esperti e i numerosi volontari che - incuranti del caldo e delle intemperie - garantiscono ogni anno il loro fondamentale contributo, hanno visto volare un totale di 3.772 esemplari di rapaci e grandi veleggiatori in migrazione.
Sono stati osservati 3.423 esemplari di falco pecchiaiolo (Pernis apovirus), come ogni anno una delle specie maggiormente avvistate, 99 di nibbio bruno (Milvus migrans), 87 di cicogna bianca (Ciconia ciconia) e 80 di biancone (Circaetus gallicus); 21 le poiane (Buteo buteo) osservate, insieme a 17 grifoni (Gyps fulvus), 12 cicogne nere (Ciconia nigra) e 10 aquile (Aquila chrysaetos).
Minori per numero, ma non per importanza, si segnala l'avvistamento di 7 sparvieri (Accipiter nisus), 3 falchi di palude (Circus aeruginosus), 2 lodolai (Falco subbuteo), 1 falco pescatore (Pandion haliaetus) e 1 falco della regina (Falco eleonorae); quest'ultimo trova generalmente la sua casa lungo le scogliere frastagliate delle coste del Mediterraneo, ma non è la prima volta che viene osservato in Valle Stura.
Per nove avvistamenti, invece, non è stato possibile identificare la specie esatta.
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