Lo Sciacallo dorato (Canis aureus) è un Canide che sta conquistando l'Europa dopo una forte espansione partita dal Caucaso e dall'Europa centro orientale. Si tratta di una specie onnivora di piccola taglia (12-13 kg), che si nutre di carcasse, piccoli animali, frutta, rifiuti vegetali che ricerca nelle ore notturne o all'imbrunire. La specie è protetta sia a livello europeo che nazionale. Nelle stagioni più fresche dell'anno questi animali si mantengono in contatto tramite ululati corali che li rendono facilmente riconoscibili. Di origine eurasiatica, a Sud è diffuso sino in Israele. In Italia la specie è arrivata nel 1984, quando fu abbattuto il primo esemplare di Canis aureus nei boschi del Comune di San Vito di Cadore (Belluno). La prima riproduzione italiana avvenne l'anno successivo alla periferia di Udine, con la nascita di almeno due cuccioli, ma la madre venne abbattuta due anni dopo e il padre si disperse nei dintorni. Da allora i dati sono molto aumentati fino all'osservazione avvenuta il 29 luglio di un esemplare nel Parco del Po vercellese - alessandrino, nella zona di Pontestura, da parte del naturalista Andrea Maestri, che conosce la specie per averla seguita nell'area del delta del Danubio. Immediatamente i guardiaparco Nicola Scatassi e Ivano Fossarello hanno attivato alcune fototrappole che hanno "catturato" l'animale con più immagini che sono state esaminate da Luca Lapini, zoologo del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine, tra i massimi esperti della specie a livello europeo, che ha confermato la presenza della specie in Piemonte. L'esemplare individuato è probabilmente un individuo isolato, forse un maschio giovane in dispersione. Infatti, dalle verifiche preliminari effettuate nel corso di una prima serata di stimolazioni acustiche, nell'area protetta non sembra essere ancora presente nessun gruppo riproduttivo.