Oggi iniziamo una nuova rubrica dedicata a brevi video che ho avuto il piacere e soprattutto la fortuna di riprendere in questi anni nei territori dei nostri parchi, e non solo. Non sono clip costruite o ricercate attraverso particolari accorgimenti tecnici, ma si tratta volutamente di sequenze che ciascun frequentatore degli ambienti naturali può cogliere. Raccogliere immagini del mondo naturale richiede costantemente un'attenzione particolare e ho cercato di fare mio l'insegnamento di molti colleghi: l'immagine più bella è quella che non ha arrecato disturbo al soggetto ripreso. In fin dei conti, siamo ospiti e non padroni.
Apro questo nostro viaggio con una sequenza che ho girato in uno dei tanti bioparchi europei che si prendono cura degli animali feriti, che non sono più in grado di condurre un'esistenza libera in natura.
Dobbiamo tornare a fine giugno di qualche anno fa. Dietro una struttura vetrata che guarda all'interno di un ampio recinto, ci sono diversi esemplari di lupi, più grossi di quelli che possiamo incontrare in Piemonte. Gli animali stanno allegramente banchettando. All'improvviso, da dietro un cespuglio, appare un cucciolo di qualche mese, tutto nero. Il nuovo venuto si avvicina a un adulto e poco alla volta lo induce a dispensargli del cibo, un omogeneizzato naturale. Il periodo è quello giusto.
Il piccolo sta iniziando gradualmente lo svezzamento, abituandosi a lasciare il latte materno per la carne.
Il brusìo di sottofondo mi distoglie dalla macchina fotografica. Rapito dalla scena, che difficilmente si può osservare così bene in un contesto naturale, non avevo prestato attenzione a quello che stava accadendo attorno a me: una marea di bimbe e bimbi aveva raggiunto il locale.
Li osservo incuriosito. Con le loro mani lasciano una infinità di impronte della loro vivace e curiosa presenza sullo spesso vetro che ci separa dai grandi predatori. Sono accompagnati da una animatrice che, con parole semplici, spiega le cure parentali a cui stanno assistendo e, con un po' più di fatica, cerca di rispondere a tutti i quesiti.
Due scene altrettanto belle: da una parte gli adulti che si prendono cura di un loro piccolo cedendogli letteralmente il mangiare dalla bocca; dall'altra, adulti di un'altra specie che cercano di dare chiavi di lettura ai più piccini, per aiutarli a comprendere ciò a cui stanno assistendo: Giovenale, probabilmente, avrebbe sintetizzato mens sana in corpore sano.
Ma c'è ancora un'ultima considerazione. La robusta vetrata che si interpone fra questi due mondi potrebbe suscitare interpretazioni diverse: riparo ed elemento essenziale per dividere e garantire a ciascuno la propria esistenza, oppure un ponte tra due mondi, quello umano e quello naturale, che spesso non si riconoscono, ma che hanno sempre più bisogno uno dell'altro.