Lina Tomasella è astrofisica e ricercatrice presso l'Inaf-Osservatorio Astronomico di Padova e sottolinea il problema della eccessiva illuminazione notturna che ormai non risparmia più nessun territorio e causa ingenti perdite in denaro, salute, biodiversità e soprattutto in bellezza!
Abituata a studiare le stelle, testimonia che non si può descrivere lo stupore della bellezza infinita, sconvolgente e tridimensionale del vero cielo stellato e integro e ci rimanda alla musica come arte in grado di farci comprendere meglio queste sensazioni. In ogni caso, osserva Tomasella, occorre vivere l'esperienza diretta per averne vera consapevolezza.
Sulla nostra testa c'è una bellezza nascosta soffocata dalle tante, troppe luci notturne. Senza rendercene conto, con l'illuminazione notturna abbiamo paradossalmente oscurato il cielo ai nostri occhi e al nostro cuore, abbiamo perso poesia, fantasia e forse anche libertà. Senza dimenticare i costi, esorbitanti quanto assurdi, e i danni su esseri viventi e cicli biologici. L'esposizione alla luce artificiale notturna è causa di squilibri ormonali dannosi per l'uomo e gli altri mammiferi e, in ultima analisi, è il primo anello della catena di conseguenze che portano alla perdita di biodiversità. Il cielo stellato deve rimanere stellato e tutti noi dobbiamo fare scelte più oculate e consapevoli, anche rispetto a questo problema, senza procrastinarle.
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