Carlo Petrini, in questo libro, aggiorna le sue teorie partendo dalla crisi mondiale e dal modello di pensiero e sviluppo che ne è la causa prima. Un modello che ha fallito e non sa trovare soluzioni innovative al di fuori del sistema globale che ha creato.
Per l'autore, la risposta all'attuale crisi, che non solo è finanziaria ma di sistema, deve partire dall'alimentazione: il cibo è stato snaturato fino a diventare un mero prodotto di consumo, è stato privato dei suoi valori profondi, è divenuto una merce qualsiasi, altamente insostenibile in tutte le sue fasi, dalla coltivazione all'atto del mangiare.
Punto di partenza delle riflessioni è Terra Madre, la rete mondiale delle comunità del cibo fondata da Slow Food, composta da migliaia di pescatori, agricoltori, allevatori su piccola scala, che convergono a Torino da 153 paesi del mondo ogni due anni, ma sono attivi nelle loro nazioni tutti i giorni.
Le comunità del cibo possono giocare un ruolo centrale per creare un dialogo costruttivo tra chi produce e chi mangia e riequilibrare il rapporto tra l'uomo e la terra. Questo è fondamentale per dare il giusto valore al cibo.
Ai consumatori – e quindi a tutti noi – l'autore attribuisce un ruolo fondamentale, tanto da coniare il termine "co-produttori": siamo infatti noi come consumatori consapevoli che, privilegiando i prodotti locali e sentendoci partecipi del processo che porta il cibo sulla tavola, possiamo garantire retribuzioni eque, combattere lo spreco, innescare processi virtuosi dal punto di vista economico e sociale.
Al libro è allegato il dvd "Gente di Terra Madre", di Stefano Scarafia e Paolo Casalis, con contributi realizzati nelle comunità presenti a Torino.
Gennaio 2020
http://erasmo.it/parchipiemonte/