Con l'abbassamento delle temperature e con la discesa della prima neve tutto sembra ovattato e procedere lentamente. Il ghiaccio copre parzialmente i ruscelli, si formano giochi d'acqua e sculture dalle più variegate forme. In alcuni tratti quasi non si scorge più lo scorrere del fluido vitale. Le gocce diventano sempre più lente. In alcuni casi si formano superfici interamente ghiacciate, con linee e curve che ricordano gli anelli di un grande e vecchio albero. I laghi si ricoprono di uno strato semitrasparente creando, a volte, disegni davvero strani, come tanti occhi che guardano verso il cielo, alla ricerca quasi disperata di segnali che qualcosa stia davvero cambiando nell'operare dell'uomo. Le cascate iniziano a formare piccoli omini che nel volgere di poco tempo diventeranno giganti dal bianco colore. Tutto sembra rallentare, eppure, in questo paesaggio sempre più in attesa, la vita continua il suo viaggio per tornare a brillare e a rigenerare con la primavera. Piccoli bagliori luccicanti che invitano il viandante a sedersi sul bordo del corso d'acqua bagnato dagli schizzi, per ascoltare il silenzio e il leggero sciabordìo del risveglio. Un invito a riflettere sul ruolo che ciascun essere umano può ancora giocare nell'incontro con la natura.
La natura può essere, inoltre, severa. È bene ricordare che il ghiaccio, le temperature basse, le precipitazioni e il vento possono creare situazioni di pericolo. Prima di effettuare un'uscita durante il periodo invernale, occorre informarsi e un sito importante, sotto questo profilo, è quello dell'AINEVA che riporta bollettini aggiornati.
Anche ARPA Piemonte riporta sul suo sito bollettini con le principali informazioni su eventuali pericoli ambientali.