Le foreste coprono circa il 38% del territorio italiano e in scala mondiale rappresentano un terzo della superficie totale delle terre emerse. Sono quindi l'habitat di una straordinaria varietà di flora e fauna, svolgono un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità animale e vegetale del suolo e forniscono risorse naturali essenziali come legno, cibo e perfino medicine.
Foreste, scrigno di biodiversità
Le foreste infatti, pullulano di vita: si stima che circa l'80% della biodiversità terrestre viva in questi ecosistemi.
Tanto più è variegata la composizione delle piante per specie ed età, tanto maggiore sarà la biodiversità ospitata. In questo contesto quindi, anche gli alberi morti sono fondamentali: consentono lo sviluppo di insetti e funghi di specie saprofite, ovvero che si nutrono di materia organica morta e sono ottimi rifugi per piccoli uccelli e mammiferi che, scavandone il legno, costruiscono nidi e tane.
Oltre ad essere fondamentali per flora e fauna, lo sono anche per il nostro sistema pianeta. Gli alberi che compongono le foreste infatti stoccano parte della CO2 (anidride carbonica) atmosferica e purificano l'aria liberando O2 (ossigeno). Grazie alle folte e fitte chiome possono costituire una barriera contro piogge e venti, fornire ombra contribuendo ad abbassare la temperatura percepita al suolo e, grazie ad una sviluppata rete di radici e tronchi, sono in grado di diminuire il rischio di frane e favorire la capacità idrica del suolo, rendendo più stabili e fertili i versanti delle nostre colline e montagne. Non male vero?
Una farmacia naturale
Le foreste forniscono risorse naturali essenziali per la produzione di medicinali. L'esempio più eclatante riguarda l'acido acetilsalicilico che, come suggerisce il nome, fu estratto per la prima volta da un albero, il salice bianco (Salix alba). Già le popolazioni antiche erano a conoscenza dei suoi effetti benefici: ne masticavano le foglie o la corteccia in caso di mal di testa e febbre per attenuare questi sintomi. E ancora oggi, all'interno della aspirina è presente questo principio attivo.
Per convincersene è sufficiente fare una passeggiata in mezzo ad una antica foresta, lontana dal trambusto cittadino. Alcuni studi hanno dimostrato come la pratica del Forest bathing, in italiano "bagno nella foresta", sia in grado di migliorare il nostro stato di salute diminuendo lo stress, la stanchezza e stimolare il nostro sistema immunitario. Come? Il merito è della migliore ossigenazione e delle sostanze liberate da fogliame e legno quali oli essenziali e sostanze aromatiche. Per tuffarsi in questa esperienza è necessario concedersi una camminata di almeno due ore in cui risvegliare tutti i nostri sensi. Grazie a respiri profondi è possibile percepire nuovi odori, aguzzando l'udito ascoltare i suoni della natura, mentre gli occhi si abitueranno all'ombra delle chiome e percepiranno le diverse sfumature del fogliame; attraverso il tatto - infine - ci si può accorgere delle numerose differenze in consistenza, calore e forme dei tronchi degli alberi. Per concludere il "bagno", è consigliato abbracciare un albero: un piccolo gesto che potrebbe sembrare imbarazzante ma in realtà saprà rivelarsi liberatorio e per alcuni, spirituale.
Un patrimonio da tutelare e valorizzare
Il Piemonte è ad oggi una delle regioni con la più ampia superficie forestale arborea d'Italia con 976.953 ettari complessivi (fonte dati SIFOR 2016). In passato però, le nostre foreste hanno subito forti disboscamenti, pascolamenti intensi, introduzione di specie invasive alloctone, incendi dolosi e non sempre è stata posta la giusta attenzione alla pianificazione di una corretta gestione selvicolturale. Negli ultimi decenni la gestione delle foreste è stata però migliorata, permettendo ai boschi di riacquistare il loro spazio soprattutto a seguito della spontanea ricolonizzazione di superfici agricole in zone collinari o montane inutilizzate.
Riconosciuto il valore di questi ambienti, ognuno di noi può apportare il suo contributo seguendo buone pratiche ecologiche, come l'acquisto di prodotti quali carta e mobili ottenuti lavorando legnami provenienti da foreste con certificazione della gestione sostenibile, riconoscibili attraverso marchi internazionali come FSC e PEFC.