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La dama bianca di Verres

C'era una volta in un castello un conte non proprio bello, una ragazza in paese incontrò di cui all'istante si innamorò.
Lei lo sposò senza esitare, così contessa poté diventare; la bella vita da tempo sognata si era in un attimo realizzata.
L'amore presto si consumò, a dire il vero, mai cominciò; così la dama, che si annoiava, con fanti e nobili si consolava.
La giovinetta tanto cambiata fu da un amante denunciata, dal tribunale condannata e, senza appello, decapitata.
Il suo fantasma non ha lasciato il bel castello tanto amato, dove continua a sedurre i cuori dei più avvenenti visitatori.

  • Massimo Battaglia
  • dicembre 2009
  • Mercoledì, 30 Dicembre 2009

Il contesto
Il castello dei Verres è tra i più bei manieri della Valle d'Aosta. Fatta costruire da Ibleto di Challant nel 1390 per scopi difensivi, l'austera struttura si erge su un poggio all'imbocco della Valle d'Ayas in posizione un tempo molto strategica.

Il personaggio
La Dama Bianca di Verres altri non è che Bianca Maria Scappardone, contessa di Challant, decapitata nel 1526 come mandante dell'omicidio di Ardizzino Valperga. Quest'ultimo probabilmente era un nobile, innamorato perdutamente nella contessa. Non ricambiato, minacciò la nobildonna di rendere pubblica la sua condotta alquanto dissoluta. Per evitare lo scandalo, Bianca Maria decise di assoldare un sicario per sbarazzarsi del diffamatore; scoperta fu processata e drammaticamente giustiziata.

Appuntamento con la leggenda Il castello di Verres è visitabile tutto l'anno e la leggenda vuole che Bianca Maria sosti nel cortile interno della residenza, in attesa di scorgere qualche aitante visitatore da sedurre con un languido bacio.

Rischio di estinzione
Pochi testi, purtroppo, raccontano le macabre ma appassionanti vicende degli antichi proprietari di ville e castelli. Un vero peccato, perché un pizzico di esoterismo contribuirebbe ad accrescere il fascino di questi splendidi luoghi.

E per finire...
Informiamo i nostri lettori che la Dama Bianca di Verres è l'ultima leggenda di questo ciclo. Dopo due anni abbiamo infatti deciso di dare spazio dal prossimo anno a nuove rubriche che, ci auguriamo, raccolgano altrettanto il favore dei nostri lettori.
Nel lontano Millecinquecento, viveva in un piccolo paese della Valle d'Aosta, un'umile contadina, Bianca Maria, che ogni giorno si recava nei pressi del castello di Verres per coltivare le terre del Conte Renato di Challant.
Bianca era una ragazza bellissima, ammirata e corteggiata da tutti i ragazzi del paese, che desideravano sposarla. La giovinetta, però, sognava una vita diversa, negli agi di una nobile corte, lontano dalla fatica del lavoro nei campi.
Un giorno, di buon mattino, il Conte di Challant decise di visitare i suoi possedimenti per verificare l'andamento del raccolto. In sella al suo destriero, Renato vide in lontananza l'avvenente ragazza e, mosso da un impeto incontrollato, le si avvicinò per conoscerla. Dinnanzi a Bianca il Conte rimase folgorato e senza indugiare, pochi giorni dopo, la chiese in sposa. Si era realizzato per Bianca il sogno di una vita: in un attimo si era trasformata da povera contadina a elegante contessa.
L'ambiziosa ragazza scoprì presto che la vita dei nobili era alquanto noiosa e che suo marito era un uomo troppo impegnato per dedicarsi a lei e ai suoi capricci. Non trascorse molto tempo che la bella Contessa conobbe altri uomini, belli, ricchi ed eleganti, tutti disposti a compiacerla e a soddisfare i suoi desideri. Bianca apprese presto il rovescio della medaglia di quella vita dissoluta che aveva abbracciato. Il capitano delle guardie, innamorato perdutamente della dama ma non corrisposto, decise di vendicarsi spargendo maldicenze su Bianca in tutta la valle. Bianca, temendo di essere scoperta dal marito, decise di assoldare un sicario per eliminare l'odiato capitano. Il suo piano, però, venne scoperto e nonostante il titolo nobiliare fu processata e condannata alla decapitazione. Il giorno dell'esecuzione una tetra atmosfera pervase le terre degli Challant, quasi a presagire quello che sarebbe avvenuto in seguito.
Bianca morì ancora bella, giovanissima e con un'intera vita davanti, e, forse, per questo motivo il suo spirito, in segno di rivalsa per quella condanna così severa, non abbandonò il castello tanto amato. Da quel giorno, infatti, un fantasma iniziò a vagare per le stanze del maniero. Uno spettro dalle sembianze femminili, capace di terrorizzare o ammaliare i presenti.
Ancora oggi il fantasma di Bianca alberga silenzioso e sfuggente nel castello di Verres e, anche se ha ormai compito 500 anni, non rinuncia a sedurre i giovani visitatori del palazzo.

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