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Sci da fondo in Val d’Egua

La Valsesia merita di essere conosciuta anche d'inverno nei suoi centri minori

  • Mino Lodola
  • novembre 2014
Mercoledì, 19 Novembre 2014
sci di fondo a Carcoforo foto A:Molino sci di fondo a Carcoforo foto A:Molino

Carcoforo è l'ultimo paese della valle dell'Egua affluente del Sermenza (torrente che scende da Rima), laterale della principale Valgrande di Sesia.
Un pugno di case che risalgono lungo la montagna a fianco di uno degli affluenti dell'Egua, una chiesa settecentesca titolata a S.Croce. All'ingresso del borgo vecchio, la parte più antica del villaggio, l'Arco della buona accoglienza costruito nel 1734 per ricevere gli emigranti al loro ritorno stagionale oggi saluta i turisti che d'estate (molti) e d'inverno (pochi) si avventurano tra gli stretti viottoli dove si affacciano alcune belle case e altre in cui l'influenza walser (titzschu) è evidente. L'origine dell'insediamento è da ascriversi all'arrivo di coloni vallesani negli ultimi decenni del XIV secolo in quello che precedentemente era un alpeggio solo stagionale. La vita quassù non è mai stata facile: catastrofi come l'alluvione che ha colpito Carcoforo (e l'alta Valsesia) nel 1755 che si è portata via mezzo paese o l'incendio che nel 1860 ha distrutto più di 20 case nella parte alta. La strada carrozzabile è arrivata solo nel 1932 e precedentemente i collegamenti tra la comunità "titzschu" e il resto del mondo era solo la ripida mulattiera in destra orografica.
Il "Villaggio d'Italia", secondo il sondaggio di una nota rivista nel 1991, di abitanti ne ha davvero pochini qualche decina (78), ma coloro che vivono quassù tutto l'anno sono ancora meno. L'inverno tra queste montagne fa ancora paura: scarsa insolazione, nevicate abbondanti, viabilità difficoltosa e le valanghe che rumoreggiano nei valloni laterali.
Un albergo, un agriturismo, un paio di ristoranti e nella buona stagione un' area di sosta per i camper, costituiscono l'offerta ricettiva di questo piccolo centro situato a 1300 m di quota.
In paese, in un vecchio edificio sapientemente restaurato, si trova anche il Centro visita e laboratorio scientifico del Parco naturale dell'Alta Valsesia, parco che però si estende più in alto verso i crinali delle montagne essendo il fondovalle di pertinenza di un'azienda faunistico-venatoria che gestisce anche la pesca nei corsi d'acqua della zona.
Sci-alpinismo (classica ma impegnativa la gita al Colle delle Miniere), ciaspole e la pista per lo sci di fondo (ma c'è anche una corta sciovia) sono le maggiori attrattive invernali.
L'anello di fondo si sviluppa per circa 5 Km ed è abbastanza impegnativo ( talvolta ospita anche gare) presentando per l'esposizione diversi tratti ghiacciati. Si inizia dal centro sportivo situato a sinistra dopo il ponte, per risalire per un tratto in destra del torrente, quindi ridiscendere e continuare ai margini del paese. Si continua quindi verso l'alto passando nei pressi di alcune baite per ridiscendere sull'altro lato della valle sino alla zona del campeggio e poi ritornare al punto di partenza. Bretelle di collegamento permettono anelli più brevi.

Carcoforo che dista una quarantina di chilometri da Varallo lo si raggiunge rimontando la valle principale e poi deviando a destra nei pressi di Boccioleto. Si supera Rimasco con il suo invaso idroelettrico e con un ultimo tortuoso tratto si giunge in paese.

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