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Istruzioni per aiutare i ricci in difficoltà

Questo è il periodo dell'anno in cui i ricci tornano in attività e purtroppo può accadere di trovarne qualcuno in difficoltà. La cosa importante da fare subito è capire quando vanno soccorsi e quando vanno lasciati stare per non provocare loro inutilmente uno stress.

Giovedì, 12 Marzo 2020

Un riccio va soccorso:

1. Se lo trovate IN PIENO GIORNO, all'APERTO, fermo, barcollante, debole e circondato da mosche (sono animali notturni che iniziano a girare dal tramonto all'alba).
2. Se lo trovate ferito, con tracce di sangue sul corpo.
3. Se lo trovate sulla strada in stato di shock da trauma (in questo caso il riccio investito da un'auto è debole, non si appallottola, giace riverso su un lato, con sangue a bocca, naso e sul corpo; oppure si chiude ma lascia fuori una zampa che non riesce a retrarre perché lesionata o fratturata).
4. Se lo trovate intrappolato in un buco, in un tombino, in una botola o chiuso in uno scantinato (potrebbe essere lì da molto tempo, senza mangiare e bere e quindi deperito e disidratato oltreché ferito alle zampe nel tentativo di uscire).
5. Se lo trovate in una piscina (i ricci non hanno una buona vista e spesso capita che cercando l'acqua finiscano nelle piscine, ormai diffuse in molti giardini; se non vengono immediatamente recuperati, dopo poco tempo non potendo uscire a causa del bordo ripido, muoiono annegati. Se li vedete nuotare pertanto recuperateli immediatamente. Vanno poi tenuti in osservazione perché potrebbero aver introdotto acqua nei polmoni. Per di più inalare il cloro potrebbe creare irritazione e problemi alle vie respiratorie. Se ci sono dubbi del genere è meglio portarlo in un Centro di recupero).

Informazioni di primo soccorso:
Nell'attesa di trovare un appoggio da parte di enti preposti per il recupero, mettete il riccio in una scatola di cartone dai bordi molto alti, con sotto alcuni giornali e carta tipo Scottex. Mettetegli accanto, non sotto, una borsa dell'acqua calda avvolta in un asciugamano che non sfilacci in modo che non sia troppo calda oppure una bottiglia di plastica con acqua tiepida dentro, ben chiusa, in un angolo della scatola, in modo che il riccio possa spostarsi dal calore se vuole; copritelo con un piccolo pile o una copertina non sfilacciata, molto importante per evitare lesioni alle zampine. Posizionatelo in una stanza tranquilla.

Mettete acqua in una ciotola e solo quando si sarà scaldato bene, potrete dargli da mangiare, cominciate con quantità non eccessive perché magari arriva da un digiuno prolungato; se si tratta di un lattante (riccio sotto gli 80 grammi) va somministrato un latte apposito (EVITARE IL LATTE DI MUCCA, che per i ricci è LETALE) in giuste dosi in base al peso... l'allattamento dei piccoli è molto complicato e delicato, necessita di esperti... NO AL FAI DA TE.

I ricci sono carnivori, quindi vanno somministrate crocchette di pollo per i gatti; se il riccio pesa tra i 200/300 grammi ammorbidite le crocchette in acqua oppure date cibo umido per gatti, oppure pollo o tacchino sbollentati e tagliati a pezzettini, assolutamente MAI LATTE DI MUCCA che è tossico per i ricci! Se il peso è superiore crocchette secche, carne di pollo sbollentata, qualche pezzetto di mela.

Se avessero pulci o zecche NON METTERE ANTIPARASSITARI; le zecche vanno tolte con le pinzette, manualmente, per le pulci vi consiglieremo in un secondo momento un prodotto specifico.

Se il riccio ha un peso inferiore a 600 grammi non riuscirà a superare il letargo invernale, bisogna quindi contattare un Centro di Recupero per gli Animali Selvatici (CRAS) di zona per farlo svernare in ambiente protetto.
Trovate l'elenco dei CRAS a questo link http://www.recuperoselvatici.it/elenco.htm.

In Piemonte esiste anche un piccolo ospedale per la cura e la riabilitazione del riccio europeo, situato a Novello (CN), nel cuore delle Langhe, in Piemonte: il Centro recupero ricci 'La Ninna'. La struttura è operativa dal 2014, sotto la gestione del veterinario Massimo Vacchetta, coadiuvato da un gruppo di appassionati volontari. Il centro offre un'assistenza medica continua 24/24h, per 7 giorni alla settimana.

Ne abbiamo sctitto dettagliatamente su Piemonte Parchi lo scorso 20 gennaio nell'articolo "La vera storia del veterinario che accarezza i ricci"

Per urgenze potete contattarli al 337-352301 - o visitare il suo sito internet 

Si può anche contattare il CRAS (Centro recupero animali selvatici) più vicino: l'elnco è disponibile a questo link 

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