La ricerca di una femmina spinge i maschi di riccio a migrazioni e spostamenti considerevoli tanto da aumentare drammaticamente il rischio di essere investiti dalle automobili. La maggior parte dei ricci investiti nel periodo che va da maggio a luglio, fino anche alla prima parte di agosto, sono infatti maschi che si spostano fra i territori occupati da diverse femmine, perchè in fase di coretaggiamento.
Si chiama 'carosello' il corteggiamento che il maschio del riccio rivolge alla femmina: è una fase in cui emettono, in particolare le femmine, soffi, gemiti, stridii e sbuffi. Il carosello, mai breve, inizia con contatti naso-nasali fra animali a cui segue generalmente l'emissione di feci e urina. In seguito, il maschio inizia a girare intorno alla femmina e la tocca con le zampette per vedere la sua reattività.
A questo punto prima la femmina e dopo il maschio pestano le zampette continuamente a terra e la femmina inizia a girare su stessa. Il maschio invece inizia a girare intorno alla femmina disegnando archi di cerchio sino a a un metro di distanza dalla riccetta ... E così, vanno avanti per ore e notti, sino a quando la femmina decide di accoppiarsi calando completamente gli aculei oppure, come spesso accade, scaccia il maschio con calci, morsi e "musate".
Triste epilogo di un amore: dopo essersi accoppiati, i ricci si separano perché i maschi non hanno nessun ruolo nell'allevamento e cura dei piccoli anzi, in alcuni casi possono anche essere responsabili di episodi di cannibalismo.
Ricciolini in arrivo!
Dopo una gestazione di circa 35 giorni, la femmina di riccio dà alla luce i suoi piccoli. In media sono 5 ma il numero può variare da 2 a 10. Appena nati sono piccini e ciechi. Apriranno gli occhi solo dopo circa 2 settimane di vita e solo dopo circa un mese usciranno dalla tana, la notte, con la loro mamma per imparare a cacciare gli insetti: chi ha avuto la fortuna di vedere questo meraviglioso "trenino di puntaspilli" non può non intenerirsi al suo pensiero. L'allattamento dura quindi circa una quarantina di giorni ma all'età di circa 2 mesi sapranno cacciare, costruirsi un riparo stare in guardia da alcune pericoli e predatori.
Di solito la femmina partorisce una sola volta all'anno ma in estati particolarmente calde e lunghe, che peraltro stanno aumentando a causa dei cambiamenti climatici, oppure in caso di perdita della prima figliata, la femmina può partorire una seconda cucciolata a fine estate, inizio autunno. Nella maggior parte dei casi, questi cuccioli tardivi non sopravvivono all'inverno, perché hanno poco tempo per raggiungere il peso necessario a superare il letargo.
Un aiuto per la tana
Per aiutare mamma riccia lasciamo sempre acqua a disposizione in giardino e, in un angolo, abbondanti foglie e rametti indispensabili per la costruzione del nido. Se il nostro spazio verde casalingo è troppo "pulito", infatti, non aiuteremo questi simpatici animaletti a costruire il proprio nido perchè - proprio nel periodo riproduttivo - predilogono giardini variegati.