#piemonteparchi

Salta al contenuto
Logo Piemonte Parchi
  • Home
  • Parchi Piemontesi
  • Parchi nel mondo
  • Territorio
  • Natura
  • Ambiente
  • cerca
  • facebook
  • twitter
  • instagram
  • rss

Piemonte Parchi

Il risveglio del riccio

Un riccio lo abbiamo visto tutti, almeno una volta nella vita. Abitante dei nostri giardini, spesso vittima sulle nostre strade, non è un animaletto che conquisti gli onori delle cronache. Lo conosciamo, è vero, ma cosa sappiamo veramente di lui? Noi abbiamo deciso di raccontarvelo attraverso le sue fasi 'vitali', cominciando da quella che caratterizza questo periodo: il risveglio dal letargo. 

  • Paola Viviana Trovò
  • Marzo 2022
  • Giovedì, 17 Marzo 2022
  • Stampa
Il risveglio del riccio

Nell'emisfero boreale, il 20 marzo, l'equinozio dà inizio alla primavera e la stagione del risveglio si manifesta in tutte le sue forme. Le giornate si allungano, spuntano fiori e germogli, i raggi del sole scaldano l'aria piena di canti e cinguettii, gli uccelli migratori tornano dall'Africa e alcuni animali si svegliano dal letargo o dal torpore invernale.

Tra questi, anche il riccio... e chissà se, al suo risveglio, fa un lungo sbadiglio? Tanto lungo quanto i mesi che ha dormito! Di sicuro vorrà fare colazione perchè ha fame, terribilmente fame.

Conosciamolo meglio

Il riccio europeo (Erinaceus europaeus) vive in Europa occidentale, Irlanda, Gran Bretagna e Scandinavia meridionale. E' un animale solitario di abitudini notturne e crepuscolari. Lo troviamo sia in ambienti naturali, ovvero in ambienti ecotonali come i margini di boschivi, ma anche nei boschi stessi, ricchi di rifugi e prede, in cespuglietti, ma anche in ambienti agricoli, parchi, giardini ed aree suburbane. Ama gli ambienti tranquilli, bui e silenziosi.

Ottimo camminatore, è anche un buon nuotatore ed arrampicatore ed è abitudinario nei suoi percorsi. Davanti ad un pericolo si appallottola su se stesso e questo suo comportamento, innato, lo porta alla morte sulle strade perché, invece di scappare, attua la sua consueta strategia di difesa.

Un animale dormiglione

Il riccio, che tutti conosciamo perché osservabile anche nei nostri giardini e tristemente sulle strade, è uno degli animali dormiglioni per eccellenza. Dormiglione sì, ma per necessità, perché in inverno non troverebbe da mangiare.

Dopo i lunghi mesi invernali, questo animaletto perde un terzo del suo peso corporeo e ha una fame pazzesca: per questo inizia subito una disperata ricerca di cibo.

E' il suo istinto di sopravvivenza che lo muove alla ricerca frenetica e a risolvere, in questo modo, il primo grande problema dell'anno. All'inizio della primavera, la presenza di insetti è ancora scarsa quindi deve proprio darsi tanto da fare! E in un ambiente urbano, in particolare dopo le piogge, per lui è più facile trovare cibo sull'asfalto: così si avvicina pericolosamente alle strade... Per questo non dobbiamo dimenticare, quando siamo alla guida di un auto, di prestare molta attenzione ai nostri incontri per strada e di moderare la velocità. 

Forse non tutti sanno che il riccio è un insettivoro onnivoro, quindi mangia principalmente insetti, lombrichi e lumache. Per aiutare questo animaletto, protagonista dell'anno appena iniziato, in questa stagione si può mettere un po' di cibo a disposizione nei nostri giardini. E' sufficiente del cibo per gatti ma mai mettere a disposizione pane, latte e formaggio perché gli sarebbero fatali nella digestione. 

Il momento del risveglio

I normali ritmi della natura fanno risvegliare i ricci fra marzo e aprile, in base alla temperatura: in questo periodo, però, fa troppo caldo! 

Molti ricci non sono neanche andati in letargo - fase che dovrebbe iniziare fra ottobre e novembre - perché le temperature, sempre più miti a causa dell'emergenza climatica, non permettono ai ricci di addormentarsi.

Un'emergenza, quella climatica, che sta alterando i bioritmi di molte specie animali che, restando attive anche in inverno, vanno incontro a innumerevoli pericoli fra cui la fame, la colonizzazione di parassiti e altre nuove abitudini, ancora più pericolose, fino alla morte: per questo sono all'ordine del giorno estinzioni locali ma anche cambiamenti etologici dalle conseguenze imprevedibili! 

 

Altro sull'argomento

Presentata la Relazione sullo Stato dell'Ambiente in Piemonte

Presentata la Relazione sullo Stato dell'Ambiente in Piemonte  

Riccio, un amore a rischio

Riccio, un amore a rischio  

A riveder le stelle

A riveder le stelle  

Vogliamo piantare mille miliardi di alberi?

Vogliamo piantare mille miliardi di alberi?  

Tags

riccio riscaldamento globale

Potrebbe interessarti anche...

Giovani leader per un futuro più green

Giovani leader per un futuro più green Giovani leader per un futuro più green  
La transizione ecologica è ineludibile ed esige che le nuove generazioni si formino adeguatament ...

Studiare il cambiamento climatico nei geoparchi

Studiare il cambiamento climatico nei geoparchi Studiare il cambiamento climatico nei geoparchi  
Grazie al progetto internazionale GEOclimHOME-PRO gli studenti delle scuole superiori di tre Geop ...

Cinghiali a Torino?!?

Cinghiali a Torino?!? Cinghiali a Torino?!?  
Concludiamo la pubblicazione dei migliori artcoli scritti dagli studenti della 2A e 2C dell' ...

S.O.S. animali selvatici, ecco cosa fare

S.O.S. animali selvatici, ecco cosa fare S.O.S. animali selvatici, ecco cosa fare  
Come fronteggiare la fauna selvatica ferita o in difficoltà? Se n'è parlato a Modena, in un cor ...
Tutti gli articoli

Iscriviti a Piemonte Parchi News

Ogni settimana, nella tua posta elettronica, l'informazione sui parchi del Piemonte (e molto di più!).
Per te, il numero speciale 'A piedi nella natura piemontese' (formato pdf) scaricabile gratis.

Iscriversi è semplice e gratuito: scopri di più!

Iscriviti subito

Iscriviti alla newsletter di Piemonte Parchi

Iscrivendoti a Piemonte Parchi News riceverai, ogni settimana, notizie e approfondimenti dai parchi piemontesi e come regalo di benvenuto potrai scaricare il numero speciale 'A piedi nella natura piemontese' (in formato pdf).
captcha 
Con l'iscrizione si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi del Decreto legislativo n. 196/2003 e del Regolamento Generale sulla Protezione dei dati, di seguito (GDPR)

Autorizzazione al trattamento dei dati

Gentile Utente, La informiamo che i dati personali da Lei forniti a Piemonte Parchi sono trattati secondo quanto previsto dal d.lgs.196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, di seguito Codice Privacy, e dal “Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento Generale sulla Protezione dei dati, di seguito GDPR)” e illustrata nella Nota Informativa sul trattamento dei dati personali.

 

Tutte le categorie

  • Agricoltura
  • Alimentazione
  • Ambiente
  • Animali
  • Archeologia
  • Architettura e Paesaggio
  • Arte
  • Biodiversità
  • Biologia
  • Boschi e Foreste
  • Clima
  • Divulgazione
  • Ecologia
  • Ecomusei
  • Educazione ambientale
  • Energia
  • Enogastronomia
  • Etnografia
  • Fotografia
  • Geologia
  • Giardini botanici
  • Itinerari
  • Il Segna-Libro
  • Microcosmo
  • Miti, leggende, racconti
  • Musei
  • Natura
  • Natura 2000
  • Outdoor
  • Paleontologia
  • Parchi da gustare
  • Parchi nel mondo
  • Parchi piemontesi
  • Personaggi
  • Photostory
  • Piante
  • Ricerca
  • Salute
  • Scienze della Terra
  • Sentieri provati
  • Storia
  • Sviluppo sostenibile
  • Territorio
  • Turismo
  • Chi Siamo
  • Contatti
  • Pubblicazioni
  • Archivio
  • Copyright
  • Dichiarazione di accessibilità
  • Privacy Policy e Cookie
  • Trattamento dei dati
Editore Regione Piemonte - Piazza Castello 165 - Torino | Registrazione Tribunale di Torino n. 5944 del 17/02/2006
Creative Commons
I contenuti del sito sono rilasciati con licenza Creative Commons Attribuzione Non commerciale 2.5 Italia eccetto dove diversamente ed espressamente specificato.
Torna su