La nostalgia di natura che vi raccontiamo questa settimana ha il rumore dei cervi che corrono su di un mantello innevato, come ci ha raccontato Giuseppe Tomasi; il colore degli alberi fioriti (potrebbero essere fiori di pesco?) che ha disegnato per noi Emma, una bimba di 8 anni. E ancora, il ricordo dell'ombra assaporata sotto le adorate querce del Viale dei Roveri nel Parco La Mandria, come ci scrive Monica Castellano; il suono della natura di cui è alla ricerca Erika (con la k!!!) Chiecchio, dipendere dell'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime; la solitudine di un dente di cane, giglio di primavera raccontato da Luca Giraudo; il sole, il prato e un cielo blu del disegno di Elena, anche lei è una bimba di 8 anni.
Incredibile quanto, pur stando lontani, queste storie avvicinino tra loro le persone che le narrano.
A noi, ogni mail che arriva in redazione regala un'emozione, probabilmente le stesse che provano i nostri lettori nell'inviare i loro racconti.
Non c'è solo tristezza, o 'nostalgia', ma qualcosa di più: ci sono speranza e fiducia per una vita in natura di cui presto ci riapproprieremo tutti quanti.
I racconti delle nostre Lettrici e dei nostri Lettori li trovate tutti qui: #IoRestoACasa
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