Dopo l'articolo sull'Alpe di Porale e prima che l'autunno vada troppo avanti e che la neve (chissà) arrivi anche a quote medio-basse e renda difficili le camminate in alta montagna, passiamo a parlare del Bric Conoia. Si tratta di una cima in provincia di Cuneo che, con i suoi 2521 metri, è tra le più alte delle Alpi Liguri. Meno nota – e meno frequentata – dei vicini Pizzo d'Ormea e Mongioie, si trova sullo spartiacque che divide la Val Tanaro dalla Val Corsaglia. Rispetto alla maestosa mole calcarea del Mongioie e alla forma elegante e slanciata del Pizzo d'Ormea si presenta come un rilievo complesso, con varie anticime e una forte asimmetria tra i pendii ripidi ma regolari con cui si affaccia alla Val Tanaro e le alte pareti verticali che strapiombano a nord verso la conca del lago Revelli. La zona è quella dove si produce il formaggio D.O.P. "Raschera d'Alpeggio".
La mia salita
Per salire al Bric Conoia sono partito dal centro di Viozene: una descrizione dell'itinerario si può trovare su Gulliver.it. Il sentiero è evidente e ben segnato fino al Bocchino dell'Aseo, uno storico punto di passaggio tra Val Tanaro con la Val Corsaglia. All'inizio le indicazioni sono per il rifugio Mongioie poi, una volta lasciata a sinistra la diramazione per il rifugio, si prosegue quasi fino al colle. L'attacco del sentierino che porta al Bric Conoia non è così marcato e i segni sono piuttosto stinti, ma seguendo alcuni ometti e alzandosi sulla destra rispetto valloncello che conduce al valico, il sentiero torna ad essere più evidente. Uno dei tratti più belli dell'itinerario è quello che segue e che costeggia la grande dolina detta "Il Profondo" , la cui parte più bassa d'estate rimane coperta di neve anche molte settimane dopo che tutto intorno la neve si è già sciolta. Oltre a questa enorme cavità carsica sono presenti anche doline di dimensioni minori, spesso evidenziate dal colore verde scuro dell'erba che cresce sul fondo, più umido e ombreggiato della zona circostante. L'ultimo tratto della salita al Bric Conoia, che evita un paio di anticime passando sul lato Val Tanaro del crinale, è ripido e un po' esposto, ma si resta comunque nell'ambito della difficoltà escursionistica. Una volta raggiunta la vetta, già sulla via del ritorno, ne ho approfittato per salire anche al Monte Rotondo, con una facile digressione fuori sentiero per prati ripidi sì, ma non troppo. Come tutte le deviazioni fuori sentiero anche questa è sconsigliata in caso di nubi basse o di scarsa visibilità. Complessivamente si tratta di una escursione di una quindicina di km di sviluppo e con circa 1.400 metri di dislivello positivo. Evitando di salire al Monte Rotondo se ne risparmiano un centinaio. Ho percorso questo itinerario in una bella giornata di luglio e mi è piaciuto moltissimo. Sia dal Bric Conoia che dal Monte Rotondo il panorama è grandioso. In direzione del mare c'era un po' di foschia. Forse d'autunno si potrebbero trovare giornate più limpide, però le fioriture estive delle Alpi Liguri sono un bonus che l'autunno non offre. Una via alternativa per salire al Bric Conoia, sempre di tipo escursionistico, è quella che passa per la cresta nord-est partendo dal Bocchin del Bianco. Può essere interessante se si percorre in traversata il crinale Tanaro/Corsaglia, magari utilizzando come punto d'appoggio il Rifugio Valcaira.
Liste listone e listini....
Da ragazzino per parecchi anni ho fatto collezione di francobolli. Come tutti ho cominciato con quelli delle cartoline che arrivavano a casa o che mi giravano i parenti; a un certo punto la raccolta iniziava a crescere ho capito che collezionare tutti i francobolli di tutti gli stati del mondo non aveva senso, perché erano troppi. Visto che ero stato in Francia per qualche giorno con i miei genitori, mi sono fatto l'idea che avrei potuto concentrarmi sui francobolli francesi, cosa che mi sembrava molto meno banale che collezionare quelli italiani o di San Marino. La lista dei francobolli da raccogliere era già pronta perché esisteva un catalogo dove c'erano tutti, ognuno con la sua piccola foto in bianco e nero, il valore in franchi e l'anno di emissione. Devo però ammettere che non sono andato granché avanti in questa direzione, e non mi pare di avere completato neanche una annata. Per le montagne è un po' lo stesso: non è purtroppo possibile collezionare tutte le montagne del mondo e, aggiungo subito, neanche tutte le montagne delle Alpi. Quindi bisogna accontentarsi di liste parziali, puntando su obiettivi che siano almeno teoricamente realizzabili. Varie liste esistono già; alcune si basano sulla geografia fisica, come quella dei "Duemila dell'Appennino" (243 montagne), altre su quella politica, come quella dei punti più alti degli stati europei (53 punti). Ad essere pistino (oops, "puntiglioso") dico subito che i "punti più alti" non sempre coincidono con una cima, ma magari ne parliamo un'altra volta. Tornando al Bric Conoia, questo fa parte di una lista che mi piacerebbe prima o poi completare: quella dei "Duemila delle Alpi Liguri" . La lista comprende tutte le montagne che si trovano nel tratto di catena alpina tra il colle di Cadibona e il colle di Tenda (le Alpi Liguri, appunto), e che raggiungono una quota di almeno duemila metri s.l.m. e una prominenza di almeno 100 metri. La cima più alta è il Marguareis (2651 m), sul confine italo-francese; la sua "via normale" è lunga ma molto facile, e anche le altre montagne della lista hanno quasi tutte vie di salita escursionistiche o poco più difficili. Quindi qualche possibilità di completarla potrei anche avercela. Ma, come in vari altri casi nella nostra vita (e non dico quali), più che nel raggiungimento dell'obiettivo la vera soddisfazione sta nello sforzo per conseguirlo.
Informazioni utili:
Cartina consigliata: * Fraternali editore: Carta dei sentieri e stradale scala 1:25.000 n. 19 - Alta Val Tanaro, Alta Valle Arroscia, Alta Valle Argentina