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San Besso. La leggenda, la festa

Narrano le leggende di Besso. In una di queste lo si descrive come un soldato romano della legione Tebea, convertitosi al cristianesimo e, perciò, perseguitato e braccato...

  • Toni Farina
  • Agosto 2014
  • Mercoledì, 6 Agosto 2014

Rifugiatosi sugli aspri monti della Valle Soana, fu raggiunto dalla "soldataglia" inviata dall'imperatore Massimiliano e quindi, poveretto, ucciso scaraventato dall'alta rupe del Monte Fauterio. In un'altra, egli è un mite pastorello, gettato giù dalla stessa rupe da altri pastori, invidiosi e malvagi.
Quale essa sia, la leggenda così si conclude: "... dal suo corpo, morto ma intatto, spuntò un meraviglioso fiore..." . E questo nonostante fosse pieno inverno.
Legionario cristiano o pastore, Besso fu fatto santo e ai piedi della rupe del Fauterio si eresse in suo nome un santuario. Il 10 agosto di ogni anno la statua del santo viene portata in processione intorno alla rupe. Una tradizione secolare ma tutt'ora vitale, a conferma di quanto la figura di Besso sia radicata nell'immaginazione popolare.
Per molti canavesani un appuntamento da non mancare. E così per molti valdostani che il 10 agosto calano a San Besso dagli alti colli della Rosa e dell'Arietta, sulle antiche vie dei Salassi.
Un appuntamento da alcuni anni reiterato anche a dicembre, alle soglie dell'inverno.

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