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Parchi da gustare: il Po e la Collina torinese

La collina torinese è uno scrigno di prodotti enogastronomi tutti da assaporare e scoprire, a partire dai suoi dolci... Ma non solo! Tu conosci qualche ricetta tipica che si può gustare nel territorio del parco? #parchidagustare

Mercoledì, 8 Luglio 2015
Torcetti  Foto A. Miola Torcetti Foto A. Miola

I dolci segnalati dalle Aree protette del Po e della Collina torinese

Caritun
Secondo la grafia classica codificata della lingua piemontese, il nome di questo dolce si dovrebbe scrivere "cariton", ma è pronunciato in ogni caso "caritun". Il caritun un tempo era costituito da un pane dolciastro preparato con gli avanzi della pasta usata per fare il pane, senza aggiungere burro, con poco zucchero e utilizzando la frutta a disposizione. Oggi il caritun è invece preparato utilizzando il burro, parecchio zucchero, l'uva fragola e molti vinaccioli, che caratterizzano il prodotto finale, conferendogli una colorazione vivace e caratteristica. Conosci la ricetta?

Canestrello
Con questa denominazione vengono prodotti in differenti aree del Piemonte (Canavese, Valsusa, Biellese) dolci tipici che presentano ingredienti, metodiche di produzione e caratteristiche lievemente differenti. Il nome "canestrello" deriva dal recipiente di vimine intrecciato, nel quale si riponevano i dolci dopo la cottura. Gli ingredienti base del canestrello sono la farina, il burro, le uova e lo zucchero, talvolta con aggiunta ulteriori ingredienti aromatici.

Cioccolatino Alpino
L'Alpino è un cioccolatino con ripieno di crema al liquore, avvolto da un pirottino di alluminio.

Cioccolatino cremino
Il "Cremino" è un cioccolatino costituito da due strati di cioccolato gianduia inframmezzati da una pasta di cioccolato contenente nocciole, caffè o limone.

Cioccolatino grappino
Il Grappino è un cioccolatino al liquore con ripieno liquido di grappa invecchiata.

Gianduiotto
Il celebre gianduiotto è un cioccolatino dalla caratteristica forma a barchetta rovesciata, ottenuto impastando cacao, zucchero e le famose nocciole tonde gentili del Piemonte.

Gremole
La "gremola" o "dus d'la gremola", da non confondere con la "pasta di meliga", è un dolce da forno di chiara origine contadina, semplice e secco, dalla forma piatta e rettangolare ed esclusivo del paese di Saluggia. I principali ingredienti sono la farina di grano, lo zucchero, il burro (ma un tempo si usava anche lo strutto di maiale), le uova fresche, un po' di vaniglia e la buccia di limone.

Nocciolini di Chivasso
Divenuti il simbolo di Chivasso, i nocciolini sono prodotti in modo artigianale. Si ottengono tostando nocciole tonde del Piemonte, poi macinate e mescolate a zucchero e albume. I nocciolini sono confezionati in caratteristici sacchetti di carta rosa.

Paste di meliga
Le paste di meliga sono biscotti da pasticceria contenenti farina di granoturco. Hanno colore dorato, consistenza croccante e granulosa, sapore dolce in cui si distingue bene il burro e una forma variabile.
La storia. Le paste di meliga hanno una ricetta antica che si perde nel tempo. Probabilmente le prime paste di meliga sono state prodotte nella zona del Monregalese (Pamparato e Vicoforte) e del Saluzzese (Barge).

Praline "Cri Cri"
Le praline "Cri Cri" presentano la forma di una sfera, composta da una nocciola tostata ricoperta di cioccolato fondente, attraverso un processo di bassinatura (la bassina è una speciale bacinella rotativa di forma sferica, usata nell'industria dolciaria per la preparazione di confetti e praline) e rifinita con minuscole sferette di zucchero opportunamente colorate e aromatizzate.

Torcetti
Il torcetto è un prodotto di pasticceria secca, costituito da un bastoncino di pasta ricoperto di zucchero e ripiegato a formare un ovale allungato e a punta. La superficie del torcetto di Lanzo è lucida grazie alla pennellatura con acqua e successivo spolveramento con zucchero.

Zest di Carignano
Sono scorze di agrumi candite. La ricetta tradizionale per la canditura delle scorze di arancia, limone, cedro e bergamotto a Carignano fu descritta da un confetturiere del Settecento.

Pastiglie di zucchero della tradizione torinese
La "pastiglia di zucchero" è un prodotto di confetteria che si ottiene per miscelazione a freddo di zucchero macinato a velo, sostanze addensanti (gomma adragante e gomma arabica), essenze ed estratti di erbe e di piante aromatiche. L'impasto ottenuto è lavorato per ottenere una sfoglia da cui si ottengono le pastiglie, che sono poi essiccate.

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