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I custodi della Licena delle paludi

Non solo le orchidee hanno i custodi ma anche le farfalle! Si tratta della Lycaena dispar, meglio conosciuta come Licena delle paludi, che è tutelata a Valmanera, nella Zona Speciale di Conservazione gestita dall'Ente Parco Paleontologico Astigiano. Con questa azione si cerca di contribuire al mantenimento della diversità biologica nel territorio astigiano.

  • Alessandra Fassio
  • Maggio 2022
  • Lunedì, 30 Maggio 2022
Licena delle paludi -  Foto Ente Parco Parco Paleontologico Astigiano Licena delle paludi - Foto Ente Parco Parco Paleontologico Astigiano

Il SIC di Valmanera

Il SIC (Sito di Importanza Comunitaria), collocato pochi chilometri a nord di Asti, si colloca sui rilievi collinari del Monferrato ad un'altitudine compresa tra i 150 e i 250 metri di altezza. La morfologia è fortemente influenzata dalla presenza di un substrato sabbioso, la cui erosione genera dossi arrotondati e, negli impluvi, piccole valli percorse da brevi rii incassati e ombrosi. Qui il territorio risulta ampiamente ricoperto dalla vegetazione forestale costituita, in netta prevalenza, da robinieti e da castagneti e, in misura minore, da querceti di rovere e da querco-carpineti, molto importanti dal punto di vista naturalistico. La particolare geomorfologia ha impedito da sempre l'utilizzo completo del territorio a fini agrari se non lungo i fondivalle principali, ove si alternano coltivi e pioppeti. Il SIC è stato istituito proprio per la presenza di specie e habitat di importanza comunitaria e per la ricchezza di particolarità floristiche e faunistiche. Nel sito sono infatti state evidenziate 63 specie di lepidotteri diurni e centinaia di notturni. Tra questi, la Lycaena dispar, specie minacciata e inserita nella Direttiva Habitat.

Chi è la Lycaena dispar e perchè il suo habitat è a rischio

Lycaena dispar, o licena delle paludi, è principalmente una specie che ama habitat di zone umide. Si nutre di piante appartenenti al genere Rumex; nel centro e nord Europa predilige Rumex hydrolapathum, mentre alle nostre latitudini si è adattata ad utilizzare maggiormente Rumex crispus e Rumex obtusifolius (Loritz & Settele 2006). La femmina depone le uova camera-2112207 960 720 singolarmente o in piccoli gruppi sia sulla pagina superiore che inferiore della foglia della pianta nutrice e queste si schiudono circa 10 giorni dopo essere state deposte. Ecco perché è importante conservarne l'habitat. In Italia la specie vola principalmente in tre periodi: da metà maggio alla prima settimana di giugno, per tutto il mese di luglio e per tutto il mese di settembre. Ovviamente possono verificarsi variazioni legatie alle condizioni meteorologiche. La licena delle paludi costituisce un animale sensibile e degno di attenzione conservazionistica. Nel SIC di Valmanera gli ambienti umidi si sviluppano principalmente nella aree di fondo valle e lungo gli alvei principali del reticolo idrografico. Il forte declino di questa specie è stato causato dalla bonifica di zone umide, dalla cementificazione e dall'attività agricola nelle aree di golena. La degradazione e distruzione del suo habitat è legata anche alla riduzione della pianta nutrice, il Rumex.

Chi sono i custodi di biodiversità?

L'obiettivo generale dei Custodi della biodiversità è quello di costituire una comunità fondata sui concetti di partecipazione e consapevolezza del valore della conservazione della biodiversità e dell'importanza economica e sociale dei relativi servizi ecosistemici. I soggetti aderenti che si identificano in questi valori applicano, promuovono e diffondono elementi di tutela e gestione consapevole del territorio. In un'epoca di perdita globale della biodiversità, l'Ente Parco sta sviluppando una strategia di tutela e conservazione con il coinvolgimento di soggetti privati. Si tratta innanzitutto dei proprietari di terreni che hanno manifestato interesse nelle attività di tutela tramite una gestione consapevole del territorio. La sopravvivenza di queste farfalle e del loro ecosistema dipende dall'uomo, che può intraprendere azioni di cura e gestione del proprio territorio a salvaguardia della biodiversità locale. L'obiettivo della strategia è quello di rendere protagonisti i proprietari privati nella conservazione della natura e del territorio, promuovendo la loro collaborazione attraverso una comunicazione dedicata, linee guida e manuali, supporto di esperti, partecipazione a reti nazionali e internazionali di custodia, scambio di buone pratiche.

I terreni scelti per la conservazione, come detto, sono inseriti all'interno dei confini del sito Rete Natura 2000 di Valmanera e i protagonisti "custodi" della farfalla sono il signor Andrea Bosco e la signora Graziella Cerutti, proprietari dei prati e dei fossati da "custodire" con dedizione. I signori sono proprietari dell'agriturismo La Valle e dell'omonima azienda agricola che alleva bovini allo stato brado. Accanto alla stalle in cui nidificano da sempre le rondini c'è una parete sabbiosa che ospita nidi di gruccioni, un luogo in cui c'è posto per tutti e in cui tutti collaborano nel rispetto della natura.

Per favorire la presenza della farfalla nei fossati e nei prati è stato loro consigliato di adottare delle strategie e applicare degli interventi finalizzati alla gestione sostenibile delle aree e volti a favorire la presenza della pianta nutrice.

Ai proprietari l'Ente Parco ha semplicemente chiesto di programmare gli sfalci dell'erba in modo che non risultino una trappola ecologia per la specie: un primo taglio in primavera non eccessivo in modo da non interagire con le larve svernanti dell'anno precedente e tre successivi sfalci nei fossi, per favorire le future generazioni sempre dopo un controllo sulla presenza della specie, effettuato dai tecnici dell'Ente Parco. Naturalmente risulta fondamentale diminuire al massimo o eliminare l'utilizzo di prodotti fitosanitari, pesticidi e diserbanti.

Importantissimo è il dialogo aperto tra privato e Ente Parco per le azioni di tutela della specie di interesse comunitario.

L'Ente Parco rappresentato dal tecnico forestale Beatrice Demeglio e dal Guardiaparco Pierluigi Iguera, proprio in quest'ottica, il 5 aprile 2022 ha fornito ai proprietari una targa camera-2112207 960 720 e un attestato con la dicitura "Custode di Lycaena dispar" camera-2112207 960 720.

 

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