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Le figure antropomorfe della Roccia del Mago

Sono alte venti centimetri, gambe divaricate a triangolo, braccia allargate, la testa rotonda e il corpo lineare

  • Andrea Arcà
  • giugno 2010
  • Domenica, 13 Giugno 2010

La cosiddetta Roccia del Mago dell'Alpe Lauzoun, oltre a una profonda coppella e a varie incisioni storiche (segno confinario a tre linee parallele, croci e lettere), ospita due "rare" figure antropomorfe schematiche, una delle quali chiaramente ribattuta tramite scalpello metallico. Sono alte circa 20 cm, hanno le gambe aperte a triangolo con i piedi in fuori, le braccia allargate, leggermente incurvate in basso, la testa rotonda e il corpo lineare. Il cerchio presente immediatamente a fianco di una delle due figure, molto più profondo, non è ad essa associabile, in quanto sigla alfanumerica chiaramente posteriore. La schematizzazione della figura umana è comune ad altre rocce incise delle Alpi occidentali, quali la Pera dij Cros in Valchiusella, la Roca la Casna in Valle Po e la roccia degli antropomorfi della Val Grana. Se paragonate alle ben più numerose figure schematiche della Valcamonica, "capitale" dell'arte rupestre europea, le figure umane della Roccia del Mago possono essere datate stilisticamente pur con una certa prudenza considerando la scarsa presenza numerica e la conseguente debolezza statistica dei casi - alla piena età del Rame (prima metà del III millennio a. C.) o all'età del Bronzo-prima età del Ferro (seconda metà del II millennio a.C.-primi secoli del I millennio).

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