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Quando il Monferrato incontra la biodiversità

Il progetto 'IT.A.CÀ migranti e viaggiatori – Festival del turismo responsabile' racconta di una nuova etica del turismo, responsabile del territorio e il tema scelto per l'edizione 2020 è la biodiversità. 

  • Raffaella Amelotti
  • Sabato, 19 Settembre 2020
Un momento delle riprese di La Fabula e l'Arbiciolù Un momento delle riprese di La Fabula e l'Arbiciolù

 

...Itaca Itaca Itaca
la mia casa ce l'ho solo là
Itaca, Itaca, Itaca
ed a casa io voglio tornare...

(Lucio Dalla, Itaca)

Vogliamo raccontarvi di un festival che non nasce in Piemonte, ma che ci riguarda lo stesso.
Proprio come Lucio Dalla, il progetto IT.A.CÀ migranti e viaggiatori – Festival del turismo responsabile nasce a Bologna. E, oltre all'epico riferimento, "It a cà" in dialetto bolognese significa: "Sei a casa?"

Da dodici anni, il 'Festival del turismo responsabile' invita coloro che accettano la sfida della conoscenza del mondo vicino e lontano senza muoversi da acsa, ad approfondire argomenti come l'ospitalità, le migrazioni, le disuguaglianze. E' un ritorno a casa, una qualsiasi, attraverso un viaggio responsabile, dove non è la meta che conta, ma ciò che accade durante il percorso.

La creatività, arma vincente 

Attraverso la creatività, i promotori propongono una nuova etica del turismo ai viaggiatori, agli operatori del settore e alle istituzioni: un turismo responsabile del territorio.

Il tema scelto nell'edizione 2020 è la biodiversità, che è il risultato di miliardi di anni di evoluzione, condizionato da processi naturali e dall'influenza dell'uomo. Comprende la vasta gamma di ecosistemi, in cui le creature viventi formano una comunità e interagiscono tra loro e con l'aria, l'acqua e il suolo.

La biodiversità forma la rete della vita di cui siamo parte integrante: tutte le attività umane generano impatti sugli ecosistemi, dunque anche il turismo.

E' un argomento di grande attualità: la salute del Pianeta è minacciata da processi di produzione e di consumo che sfruttano in maniera incontrollata le risorse naturali e provocano il degrado degli habitat.

Inoltre, l'emergenza sanitaria ha orientato molti viaggiatori verso la vacanza di prossimità, brevi fughe a pochi chilometri da casa, alla scoperta delle bellezze nostrane, culturali e paesaggistiche. Questo fenomeno è stato chiamato staycation, forse perché, essendo il desiderio di esotico insito nella natura umana, a qualcuno, con il nome inglese sembra di andare più lontano...

Ma proprio la pandemia che ha avuto innegabili effetti negativi anche sull'economia ci stimola a cercare soluzioni alternative, ad approcciarci alla natura sentendoci parte di essa. Questa presa di coscienza collettiva era necessaria, perché per quasi 50 anni, la richiesta di mete incontaminate è cresciuta in maniera costante con la conseguente perdita di integrità da parte del luogo una volta "conquistato" dai primi fruitori. La globalizzazione di alcune mete turistiche ha contribuito alla distruzione della biodiversità, non solo naturale ma anche culturale. Oggi è preferibile proteggere i luoghi oggetto di sovrasfruttamento turistico, piuttosto che visitarli a ogni costo.

L'autenticità dei luoghi 

Tornare a scoprire l'autenticità della cultura locale, del paesaggio naturale e dei suoi frutti: questo propone IT.A.CÀ che, fin dalla sua prima edizione, sostiene l'inversione di rotta dal modello economico dominante.

La sostenibilità del viaggio si attua attraverso il rispetto verso la destinazione e le sue risorse naturali e culturali da parte dei viaggiatori, che devono essere riconosciuti come cittadini temporanei da parte della comunità locale: inclusione e rispetto sono le parole chiave del turismo responsabile.

E con passo lento il festival ci accompagna alla scoperta dei piccoli borghi italiani, lasciando un attimo da parte le mete lontane: un grande passo per la rigenerazione del nostro territorio secondo principi di integrazione, comprensione e rispetto.

"Il 3 e il 4 ottobre il festival torna nel Monferrato, proprio in un anno in cui c'è stata grande insicurezza sul da farsi" – ci racconta Max Biglia, uno dei più attivi animatori dell'iniziativa. La decisione di organizzare eventi in presenza ha dunque una valenza simbolica ancora più importante. Abbiamo scelto di costruire una manifestazione semplice ma con un livello di qualità che auspichiamo molto alto. Durante i mesi di chiusura la rete nazionale e locale di IT.A.CÀ si è confrontata spesso condividendo un comune sentimento di incertezza. E' proprio durante quei mesi che è maturata l'idea de La Fabula e l'Arbiciolù".

Il titolo richiama una espressione dialettale monferrina che indica l'individuo vivace e intraprendente cui si intreccia il racconto: ed è proprio questo, una storia fatta di storie di rinascite e di ripartenze con sprint, di cui tutti mai come ora sentiamo il bisogno.

"L'edizione 2020 di IT.A.CÀ Monferrato ha investito parecchio nella realizzazione di questi documentari – continua Max. Abbiamo voluto rendere omaggio ai luoghi e alle persone che, con una straordinaria capacità di cambiare le prospettive, sono stati in grado di vedere le cose da un nuovo punto di vista!"

La biodiversità della natura, quella culturale e umana sono gli argomenti trattati e rappresentati nei venti documentari che costituiranno un appuntamento settimanale on line, proprio come un programma TV che miscela promozione territoriale, didattica e narrazione.

Il tutto raccontato con improvvisazioni e dialoghi che, toccando le corde delle emozioni, ci guideranno alla scoperta di luoghi e culture.

A questo si affiancano gli appuntamenti in Monferrato organizzati dalle associazioni culturali La Confraternita degli Stolti e Il Picchio: sabato 3 ottobre con la Camminata naturalistica "Sui Sentieri del Ruchè" si celebreranno i colori, i profumi e le qualità di questo territorio, andando alla scoperta di un piccolo mondo dove si intrecciano emozioni, persone e racconti.

Domenica 4 ottobre, la manifestazione si sposta nel castello di San Sebastiano Po, dove ci sarà un doppio appuntamento con il 'Giardino delle Parole', che, oltre a ospiti preziosi ed estemporanei che condivideranno i loro appunti di viaggio e stili di vita, e le esperienze per conoscere e tutelare la bio-diversità naturale e umana, sarà arricchito dalla musica.

Un varietà live, natura, passi lenti, racconti, dialetto, eventi musicali, teatrali, artistici e tanta genuinità per parlare di turismo e di territorio.

 

Qui il programma completo. e alle pagine Facebook:

Associazione culturale La confraternita degli stolti @confraternitadeglistolti 

Associazione culturale Il Picchio @ilpicchiocamino 

Itaca migranti e viaggiatori – Festival del Turismo Responsabile @itacafestival

Info e prenotazioni: cell. 3453350871 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

 

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