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Animali, epidemie e clima: l'allarmante intreccio

Il cambiamento climatico e la crisi ambientale incidono direttamente sulla salute degli animali, legata indissolubilmente con quella dell'uomo: lo spiega la dottoressa Maria Caramelli, specialista in Sanità veterinaria. Di queste relazioni, delle loro conseguenze e di possibili soluzioni se ne parlerà in occasione dell'evento "La natura attraverso i parchi", dal 22 al 24 settembre alla Reggia di Venaria e al Parco della Mandria.

  • Valentina Mariconda
  • Febbraio 2023
  • Giovedì, 14 Settembre 2023
Allevamento vicino a fabbrica  - Foto Pixabay Allevamento vicino a fabbrica - Foto Pixabay

Durante il primo incontro del ciclo "Mercoledì dell'Accademia 2023", avvenuto prima dell'estatelo  presso l'Accademia delle Scienze di Torino, la dottoressa Maria Caramelli, Dirigente veterinario presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, ha toccato temi attuali, quali le ripercussioni del cambiamento climatico sulla salute dell'uomo.

Zoonosi e nuovi virus emergenti 

Un problema comparso sotto i riflettori mondiali, anche a causa del Covid-19, è quello della zoonosi, cioè il passaggio di malattie infettive dagli animali all'uomo. Un dato allarmante fornito dall'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, stima che il 65-70% delle malattie infettive emergenti nell'uomo derivino dagli animali selvatici.

La preoccupazione delle malattie zoonotiche è causata anche dallo spostamento di animali selvatici sempre più vicino agli insediamenti urbani, anch'essi in espansione, e agli allevamenti. Per questi motivi virus che nel passato erano isolati, riescono a superare le barriere territoriali arrivando, direttamente o indirettamente tramite il cibo, all'uomo.

Le migrazioni causate da inondazioni o siccità, in particolare, permettono ai virus di mescolarsi tra loro acquisendo maggiore aggressività, specializzazione e resistenza e passando a noi umani più facilmente. Il passaggio della malattia dall'uomo ad altri animali e viceversa è definito "spillback" (tradotto come "ricaduta"). Questo fenomeno ha visto protagonisti i visoni, mammiferi appartenenti alla famiglia dei Mustelidi e allevati per la loro pelliccia, che oltre ad essere naturalmente suscettibili all'infezione da SARS-CoV-2, si sono rivelati in grado di ritrasmettere il virus all'uomo.

Cosa sono i vettori e come si moltiplicano

Altro problema provocato dal cambiamento climatico è la presenza di un numero sempre maggiore di vettori, cioè organismi viventi in grado di trasmettere agenti infettivi da un animale infetto a un altro, incluso l'essere umano. I principali rappresentanti di questo gruppo di parassiti sono le zecche e le zanzare. Queste ultime di anno in anno si moltiplicano a causa delle temperature, che consentono loro una maggiore capacità riproduttiva. Oltre a riprodursi sempre di più nel proprio habitat, molte specie di zanzare esotiche sono riuscite a superare barriere geografiche, climatiche e riproduttive. L'invasione anche nei nostri Paesi di queste specie esotiche, di cui sono spesso responsabili i trasporti commerciali dell'uomo, causa l'arrivo di malattie che fino a qualche anno fa non erano presenti in Italia.

Il problema dell'antibiotico-resistenza 

Tra le cause occorre menzionare anche l'abuso di antibiotici negli allevamenti, che crea gravi problemi di antibiotico-resistenza, cioè il fenomeno naturale di adattamento di alcuni microrganismi che acquisiscono la capacità di sopravvivere in presenza di un agente antibatterico.

La zootecnia italiana sta facendo grandi sforzi per la riduzione dell'uso dell'antimicrobico batterico, migliorando la qualità di vita dell'animale e consentendo quindi una riduzione dello stress. Andando a regolare le temperature troppo elevate d'estate, causa di gastroenteriti, o fredde d'inverno, che originano polmoniti, diminuirà la necessità di somministrare il farmaco. Tuttavia, il consumo di carne non originaria dell'Italia causa tutte quelle problematiche che in altri Paesi extra-europei non vengono considerate tali. Per questa ragione ci si augura che il controllo degli animali selvatici e d'allevamento venga effettuato con un'azione mondiale, non più localizzata.

L'esistenza di un intreccio inseparabile tra la salute degli animali, dell'ambiente, delle piante e quella dell'uomo è molto importante. In particolare si deve considerare la forte connessione tra il benessere animale (compreso l'uomo) e il cambiamento climatico, traducibile nella sicurezza alimentare. Questo legame rappresenta l'approccio One Healt, che considera fondamentale la salute globale del pianeta al pari di quella dei singoli individui. Fondamentale l'aspetto dell'alimentazione perchè, come si usa dire, noi "siamo ciò che mangiamo". Esistono due tipi di sicurezza alimentare: la "food security" (tradotto letteralmente "sicurezza alimentare") e la "food safety" ("salvezza alimentare"). La prima rappresenta la possibilità di non morire per mancanza di cibo, mentre la seconda la probabilità di non ammalarsi. I cambiamenti climatici impattano direttamente su entrambi questi due fattori, per questo è essenziale l'applicazione del metodo One Healt.

Novel Foods: quali sono e come vengono scelti

Come si pensa di arginare i problemi alimentari dovuti al cambiamento climatico?

L'Unione Europea a questa domanda ha deciso di rispondere introducendo i cosiddetti Novel Foods. Si tratta di alimenti utili per eseguire controlli armonizzati di quei cibi che prima del 1997 non erano utilizzati in Europa. Sono in particolare rappresentati da insetti e alghe naturali, insieme a tecnologie alimentari innovative e pionieristiche (un esempio sono i cibi sintetici, di cui si sente sempre più parlare).

In questo campo l'UE si muove autorizzando la vendita di un alimento alla volta, dopo un'attenta valutazione in termini di sicurezza, prima che venga messo sul mercato e quindi in tavola, applicando il principio di precauzione, cioè una politica di condotta cautelativa per quanto riguarda le decisioni politiche ed economiche nella gestione delle questioni scientificamente controverse.

Uno dei Novel Foods che, soprattutto in Piemonte, ultimamente interessa l'opinione pubblica, è rappresentato dagli insetti, oggi sempre più presenti sul mercato alimentare. In particolare a Torino si vende la farina di grilli, ma prima di questa era già stato autorizzato il commercio di tarme della farina (appartenenti all'ordine dei coleotteri). Gli insetti sono un ottimo prodotto alimentare, poiché hanno un considerevole valore nutritivo contenendo un elevato numero di proteine e minerali, oltre ad avere un'alta sostenibiltà, data dal loro limitato consumo d'acqua. Il problema che, per ora, maggiormente influenza il consumo di questi animaletti è il "disgusto" che provocano a molte persone. Tuttavia l'uso di insetti è utile anche per la produzione di mangimi per gli animali d'allevento.

Altro Novel Foods molto innovativo di cui si parla da poco è il cibo sintetico, prodotto in laboratorio tramite culture cellulari. Esso va a riprodurre l'alimento di origine animale partendo da colture di cellule muscolari. Il risultato finale sarà la creazione di carne, oltre che probabilmente anche di uova e latticini. Tuttavia la consapevolezza è che, pur con l'intento di produrre un cibo naturale, si avrà un alimento di laboratorio complesso, composto da prodotti di origine animale diversi (quali siero fetale di vitello, tripsina di maiale e altri) e farmaci (per esempio antibiotici alimentari e antimicotici).

Per vedere la registrazione dell'incontro completo: link del video

Il ruolo dei parchi

Delle relazioni citate dagli esperti, dell'intreccio fra cambiamento climatico e biodiversità e del ruolo dei parchi se ne parlerà in occasione dell'evento che si svolgerà dal 22 al 24 settembre alla Reggia di Venaria e al Parco della Mandria e di cui Piemonte Parchi vi racconta diffusamente nell'articolo "La natura attraverso i parchi" presentata ai media.

 

 

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