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La rassegna dell’Appennino

Tra agosto e settembre, l'Appennino piemontese diventerà per il terzo anno consecutivo il palcoscenico del "Marcarolo Film Festival", la rassegna cinematografica ecosostenibile organizzata dal Parco naturale Capanne di Marcarolo e dall'Ecomuseo di Cascina Maglioni

  • Andrea de Giovanni Elisa Ravarino
  • giugno 2010
  • Domenica, 13 Giugno 2010

L'iniziativa nasce dal videoconcorso Parchi in campo, ideato nel 2004 e rivolto a film realizzati all'interno di parchi ed ecomusei italiani, e si fonda sulla consapevolezza che il mezzo audiovisivo, con la sua immediatezza, rappresenta uno dei principali strumenti per diffondere la conoscenza dei territori e delle culture, e per stimolare una riflessione consapevole sulle problematiche ambientali e sulle responsabilità individuali. Il cinema infatti può raccontare il passato di un territorio e, nello stesso tempo, la tensione di un presente colto nel suo divenire, tentando di interpretarne le direzioni future. Un'area protetta, proprio come il cinema, narra le storie del territorio e degli uomini che lo abitano e ne preserva la memoria con eventi esemplari, archetipici, che impressionano l'immaginario delle diverse generazioni. Il Marcarolo Film Festival ha preso forma proprio dall'incontro tra il cinema e un'area protetta, il Parco naturale delle Capanne di Marcarolo, che, per la prima volta nel panorama di concorsi e festival a tematica ambientale, ha assunto il ruolo attivo di ideatore e organizzatore di un evento cinematografico, riuscendo via via a coinvolgere nuovi partner (Provincia di Alessandria) e ad attivare nuove collaborazioni (Festival Cinemambiente, Piemonte Movie, Gavi cinema e musica-A.F. Lavagnino Festival, Documentary in Europe-Superottimisti e Stefilm International). Nell'edizione 2010 ritornano l'ormai consolidato videoconcorso Parchi in Campo, alla sua settima edizione, il workshop formativo sul documentario Sotto il castagno di Marcarolo, da quest'anno realizzato con la collaborazione del Festival Cinemambiente, e la rassegna cinematografica nei centri storici dei paesi della fascia collinare dell'Alto Monferrato tra Ovada e Gavi, gratuita e aperta a tutti. La programmazione, che vede protagonista l'ambiente in tutte le sue declinazioni (naturale, culturale, sociale), si articolerà secondo un'ottica di discussione e confronto fra la realtà locale e le diverse realtà territoriali e culturali, con particolare attenzione alle altre aree protette e agli ecomusei. Proprio come lo scorso anno, quando il Festival ha presentato il film documentario In un altro mondo del regista valdostano Joseph Peaquin, girato nel Parco nazionale del Gran Paradiso, o ha mostrato le vicende dei pescatori dell'area del Delta del Po nel documentario Un metro sotto i pesci di Michele Mellara e Alessandro Rossi. Il Festival ospiterà inoltre registi che nelle loro opere hanno saputo dialogare, anche in modo indiretto, con i diversi contesti, urbani o rurali, in una visione ampia e globale che va oltre il dato presente. Come il territorio e le vite violate dalla guerra che ha narrato Daniele Gaglianone in Rata nece biti (non ci sarà la guerra), David di Donatello 2009 come miglior documentario di lungometraggio, proposto come film di chiusura nella passata edizione del Marcarolo Film Festival. Il regista torinese è stato omaggiato di una piccola monografia, con la proiezione di altri suoi due lungometraggi, questa volta di finzione: I nostri anni e Nemmeno il destino. Il primo, in particolare, è stato lo spunto per una riflessione sulla memoria della Resistenza, un tema che si intreccia inevitabilmente con i luoghi e la storia del parco, teatro del feroce rastrellamento e del successivo eccidio, avvenuto nei giorni della Pasqua del 1944 ad opera delle truppe nazifasciste nei pressi della cascina Benedicta. Dal videoconcorso Parchi In Campo al workshop sul documentario Sotto il Castagno di Marcarolo, il Festival propone, inoltre, iniziative a carattere formativo con l'obiettivo di dare concrete opportunità produttive ai giovani professionisti dell'audiovisivo e di contribuire alla diffusione di una cultura del rispetto dell'ambiente e della salvaguardia delle biodiversità.

Parchi In Campo, oltre a essere una vetrina per la produzione audiovisiva a tematica ambientale (nell'archivio di Cascina Moglioni sono ora conservati circa 300 film e documentari provenienti da tutte le Regioni italiane), offre delle opportunità concrete per i professionisti del settore: il vincitore, infatti, riceve un contributo di 10.000 euro per girare un documentario nel territorio del parco e dell'ecomuseo. In questi sette anni, molti giovani registi hanno avuto la possibilità di esprimersi attraverso lavori sempre nuovi che hanno indagato il territorio e la popolazione del parco. L'ultimo vincitore, Michele Trentini, regista del pluripremiato Cheyenne, trent'anni su una giovane pastora dell'Alta Val di Rabbi nel Parco nazionale dello Stelvio, ad esempio, sta già lavorando a un nuovo documentario prodotto dal parco, sul tema degli alimenti e della cucina tradizionale e sul loro rapporto con la figura femminile. Il regista vincitore dell'edizione 2008, Cosimo Terlizzi, ha svolto la sua ricerca nel campo della medicina popolare e presenterà il documentario nel corso del prossimo Marcarolo Film Festival. Per partecipare alla VII edizione del videoconcorso Parchi In Campo basta inviare la domanda e il film entro il 15 luglio 2010, secondo le modalità previste dal bando. Sotto il castagno di Marcarolo è un vero e proprio laboratorio residenziale sulla scrittura e lo sviluppo del documentario, che si svolge nella sede dell'Ecomuseo di Cascina Moglioni (4-5 giugno e 3-4 settembre 2010) ed è riservato a dieci autori e filmaker, scelti attraverso selezione pubblica, che, in questa suggestiva cornice naturalistica, elaboreranno un progetto di documentario sul tema del rapporto uomo-territorio sotto la supervisione di affermati docenti con esperienza internazionale. L'edizione 2010 si rinnova con la collaborazione del Festival CinemAmbiente di Torino. Ai docenti "storici" Edoardo Fracchia e Stefano Tealdi, si affiancheranno gli interventi di un regista internazionale presente alla XIII edizione di CinemAmbiente, che porterà, nelle giornate del 4 e 5 giugno, la propria esperienza produttiva e creativa per stimolare dibattiti tra i partecipanti, e di un rappresentate dello stesso festival durante le giornate di settembre sul tema raccontare l'ambiente.

Il progetto vincitore del workshop, oltre a ricevere un sostegno economico allo sviluppo del progetto, sarà, inoltre, presentato e promosso nell'ambito della prossima edizione del Festival CinemAmbiente. Ma guardare al futuro e alle nuove generazioni significa anche recuperare il passato e la memoria del territorio. In quest'ottica l'Ente parco ha collaborato nell'ambito del Marcarolo Film Festival con "Superottimisti", promosso dall'associazione Documentary in Europe, un progetto di ricerca sulla memoria audiovisiva, attraverso la raccolta di filmati amatoriali in formato 8 mm e super 8 e la loro successiva catalogazione. La comunità locale è stata coinvolta nella ricerca e ha risposto con entusiasmo: sono state così recuperate più di 30 ore di girato che documentano i cambiamenti del territorio, usi e costumi, celebrazioni e feste, momenti di vita famigliare.

 

Andrea De Giovanni, laurea in Scienze Forestali e Ambientali è coordinatore dell'Ecomuseo di Cascina Moglioni e direttore del Parco naturale delle Capanne di Marcarolo dal 2005. Ideatore video concorso Parchi In Campo, dal 2009 fa parte della direzione artistica del Marcarolo Film Festival.

Elisa Ravarino, architetto si interessa di audiovisivi e documentari, e dal 2007 collabora con il Parco Capanne di Marcarolo per l'organizzazione e la promozione del Marcarolo Film Festival.

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