Stampa questa pagina

La rivincita di Casale Monferrato

Molto più di un evento. Il 'Festival della virtù civica' organizzato dal Parco del Po vercellese alessandrino e la città di Casale è stato una sorta di abbraccio rivolto a tutti quei cittadini che hanno voglia di prendersi una rivicinta dalla contaminazione dell'amianto, tornando a vivere in un ambiente sano e tutelato. 

  • Emanuela Celona
  • Dicembre 2018
  • Martedì, 11 Dicembre 2018
La rivincita di Casale Monferrato

Giovanni non drammatizza la morte. È malato di mesotelioma da 5 anni e quando racconta la sua storia, a Casale Monferrato, nella sede dell'Ente di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino, non appare angosciato dall'idea della sua dipartita, ma piuttosto da quella che ha colpito molte altre giovani vittime.

L'occasione per ascoltare la storia di Giovanni, e quella di un'intera città, è il Festival della Virtù Civica organizzato, per il secondo anno consecutivo, a Casale dal 2 al 7 dicembre scorsi, ideato e curato dall'Associazione culturale Luisa Minazzi, a sua volta nata dall'esperienza del Comitato organizzatore del Premio "Luisa Minazzi – Ambientalista dell'anno" che raggruppa numerose realtà del territorio casalese - tra cui l'Ente parco.

Il Premio 'Luisa Minazzi'

Il riconoscimento 'Ambientalista dell'anno', promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia e giunto quest'anno alla XII edizione, non premia supereroi, bensì persone normali che hanno saputo raggiungere risultati straordinari, in campo ambientale, con passione, coraggio e dedizione. Quest'anno è stato vinto da Giovanni De Feo, docente di Ecologia industriale alla Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Salerno, ideatore e promotore del progetto di educazione ambientale Greenopoli. Tra gli altri sette finalisti, anche il progetto VenTo, la dorsale cicloturistica italiana di EuroVelo 8 che punta a collegare Venezia a Torino per 700 chilometri lungo il Po e Francesco Panella, dedito da sempre alla tutela delle api e tra i protagonisti della battaglia che ha portato allo stop europeo alle tre molecole insetticide più utilizzate al mondo e nocive per questi insetti di cui la sede casalese del Parco del Po vercellese alessandrino ha ospitato una mostra didattica in occasione del Festival.
A ognuno degli otto candidati è stato assegnato un riconoscimento, a testimoniare che nel loro insieme gli ambientalisti dell'anno (individuati sulla base di segnalazioni della Giuria preliminare) rappresentano la miglior sintesi di un'Italia che non si rassegna, che ragiona, investe, opera, costruisce e combatte per il bene comune.

La rivincita di Casale Monferrato

Nato da un'idea della nascente associazione 'Amici di Luisa' - direttrice didattica, ambientalista e amministratrice comunale casalese che ha lottato duramente prima di arrendersi nel 2010 al mesotelioma, dopo una vita spesa a battersi contro l'amianto – il 'Festival della virtù civica' ha fin da subito raccolto l'interesse della Città di Casale Monferrato e dell'Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino.
Una settimana – quella dal 2 al 7 dicembre - che ha movimentato la cittadina casalese con un fitto calendario di appuntamenti per valorizzare tutti i finalisti del premio ambientale, chiamandoli a condividere, anche con la loro presenza, le loro storie ed esperienze unitamente a quelle di altri significativi esempi di impegno civile.
La cittadina casalese riflette bene lo slogan del Festival: "Le persone sono il cambiamento": si tratta, infatti, di una popolazione che è in grado di guardare al futuro, con ambizione di rivincita.
Si intitola proprio così - 'La rivincita di Casale Monferrato' - la prima video-inchiesta di Rosy Battaglia sui siti contaminati in Italia: la prima storia resiliente raccontata dalla giornalista, cui ne seguiranno altre, come quella di Brescia, #BastaVeleni. L'inchiesta su casale è una profonda riflessione su come il benessere economico non sempre coincida con il benessere della salute. In questa città, l'amianto è stato causa di molte patologie, anche mortali, diffuse sul territorio ma sono anche altri i veleni del casalese, gli stesi che ritroviamo in tutte le città industriali. Basti pensare al processo di lavorazione del cemento, del legno esotico, della pietra verde. L'industria tessile, quella della gomma, così come quella della catena del freddo spesso nascondo alti rischi di contrarre malattie professionali.
Secondo lo IARC (International Agency for Research on Cancer) sono almeno 95 le sostanze cancerogene presenti nei prodotti destinati alla lavorazione industriale e 4 milioni e mezzo i lavoratori esposti in Italia a queste sostanze.
Quando l'ambiente ne viene contaminato, il rischio di ammalarsi non lo corre solo chi lavora nelle fabbriche, a diretto contatto con i materiali, ma anche chi gioca nei prati vicini agli stabilimenti, chi respira l'aria in cui scaricano le ciminiere o chi beve l'acqua che accomuna le stesse falde.
Secondo l'Afeva (Associazione Familiari e Vittime Amianto) e il Comitato Vertenza Amianto delle associazioni casalesi (Sindacato, Legambiente, WWF, Mutuo Soccorso, Vitas) sono 1800 oggi i casi di malati da amianto.
Numeri rilevati anche grazie all'inchiesta di Rosy Battaglia che ha fatto il giro d'Italia - passando per Roma, Perugia, l'Aquila - e che ha aiutato il Piemonte a prendere coscienza di un problema serio: oggi la Regione Piemonte è un esempio in tutta Italia per la mappatura dei siti contaminati in Piemonte e le relative misure di decontaminazione, smaltimento e bonifica adottate con il nel Piano Regionale Aminato (PRA).

Casalesi, cittadini reattivi

Dove sorgeva lo stabilimento dell'Eternit, oggi, a Casale c'è un'area verde, un parco inaugurato nel 2016 e che già dal suo nome 'Eternot' dice 'no all'eternit'. Dopo trent'anni di bonifiche, si attende il 2020 per dichiarare la cittadina libera dall'asbesto, come auspicato dalla campagna di Legambiente amianto free. Un luogo di morte è stato trasformato in un luogo pieno di vita.
La storia di Casale raccontata nel video di Rosy Battaglia si inserisce nel progetto 'Cittadini reattivi', nato come un'inchiesta della giornalista, cinque anni fa, per mappare le comunità che in Italia vivono in siti contaminati, nel totale silenzio delle istituzioni. Dal 2015 'Cittadini reattivi' è diventata anche un'associazione che diffonde informazioni dirette e partecipate, tessendo relazioni: tra cittadini, mondo delle scuole e istituzioni. Tutti possono contribuire al progetto, ad esempio segnalando una zona di abbandono o di inquinamento.
Ci si può registrare sulla piattaforma per poi caricare file informazioni di vario tipo (video, audio, immagini, documenti...) e contribuire così ai contenuti delle prossime inchieste civiche. Si può anche fare una donazione al progetto  oppure organizzare una tappa di #Storieresilienti sul proprio territorio, ad esempio organizzando la proiezione del video 'La rivincita di Casale Monferrato', che merita di essere visto e rivisto, perché ogni volta suscita emozioni diverse, come ha detto Giuliana Busto, presidente di Afeva.

*Postilla sui dati

In Italia l'amianto è ancora molto diffuso e continua a minacciare salute e ambiente, nonostante 26 anni fa sia stato messo al bando con la Legge 257/92. Legambiente ha presentato lo scorso 28 aprile, giornata mondiale vittime dell'amianto, il dossier 'Liberi dall'amianto?' dove sono state censite 370mila strutture dove è presente il materiale nocivo, di queste 50.744 sono edifici pubblici, 214.469 edifici privati e 20.296 siti industriali. Il rapporto denuncia gravi ritardi sui PRA (Piani Regionali Amianto), attività di censimento, mappatura e bonifiche, dove lo smaltimento rimane il tallone d'Achille.

 Trailer del docu-film 'La rivincita di Casale Monferrato' 

 

 

Potrebbe interessarti anche...

Cronaca di una lezione "sul campo" all'Istituto Tecnico Agrario Calamandrei di Crescentino, in cu ...
Per i 100 anni del Parco Gran Paradiso, nasce l'idea di una "montagna sacra", una vetta che diven ...
Conoscere gli animali che vivono nelle aree protette e riconoscerne i segni del passaggio: questi ...
L'Onu, Organizzazione delle Nazioni Unite, ha una sezione specifica per i reati contro l'ambiente ...