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Lavori in corso per le farfalle del Ticino

Questa estate vi abbiamo raccontato in una edizione straordinaria della nostra news letter di come un gruppo di volontari, insieme al personale del parco, stiano lavorando a un Atlante delle farfalle diurne del Parco naturale del Ticino piemontese. Vediamo, dopo una stagione di monitoraggi, a che punto siamo.

  • Paola Viviana Trovò
  • Dicembre 2022
  • Venerdì, 9 Dicembre 2022
Coenonympha arcania (Foto A. Gennaro) e gruppo di lavoro dell'Atlante delle Farfalle del Ticino piemontese  Coenonympha arcania (Foto A. Gennaro) e gruppo di lavoro dell'Atlante delle Farfalle del Ticino piemontese

Lo scorso novembre il gruppo di lavoro si è riunito a Cameri a Villa Picchetta, la sede legale dell'Ente di gestione del Parco del Ticino e Lago Maggiore, per valutare lo stato di avanzamento dei lavori e programmare le prossime stagioni di monitoraggio.

Presenti quasi tutti i volontari, non sono mancate le partecipazioni di Paolo Palmi e Francesco Gatti che, a titolo gratuito e con grande disponibilità e competenza, hanno svolto e svolgono tuttora il ruolo di responsabili scientifici del progetto. Per valutare su come procedere con lo studio, il personale dell'Ente parco ha aggiornato l'intera banca dati in occasione dell'incontro e ha rielaborato tutte le mappe di distribuzione di ogni singola specie di farfalle.

Liete sorprese, nonostante la stagione anomala

A differenza delle prime ipotesi, che prevedevano la conclusione dei monitoraggi nell'estate del 2023, visto l'anno estremamente siccitoso e quindi anomalo e non rappresentativo di una stagione "normale" per le farfalle, si è deciso di continuare i monitoraggi anche nel 2024 per poter avere un anno in più per completare le aree poco indagate e per affinare i dati e dedicarsi alle specie più elusive, localizzate o di difficile riconoscimento, e quindi più difficilmente rilevabili.

Dall'osservazione dei dati della stagione 2022 si evince che il lavoro svolto è stato efficiente: il numero di osservazioni presenti in banca dati è più che raddoppiato, passando da poco più di 3100 osservazioni georeferenziate a quasi 7400 record.
Oltre alla mole di dati, non banale, importanti sono state anche le riconferme di due specie non più osservate di recente, Leptidea sinapis e Argynnis pandora e Satyrium pruni, specie osservata in una località in cui si pensava estinta e che oggi risulta presente, invece, in due punti del Ticino.

Oltre a queste conferme sorprendenti, ci sono state anche le scoperte di due nuove farfalle sul territorio tcinese: Cupido alcetas e Libythea celtis: rilevamenti che confermano la preparazione dei volontari e la cura dei dati raccolti.

Ora non resta che continuare il lavoro senza escludere che nuove osservazioni possano ancora sorprenderci perché la Natura, oltre a emozionarci, spesso sorprende.

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