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Il colore viola

Camminando sui sentieri della nostra regione può capitare di incontrare diverse fioriture con tonalità diverse del colore viola. L'uomo ha spesso cercato di riprodurre ciò che la natura crea autonomamente, tra cui i colori, e proprio al viola sono tradizionalmente attribuiti diversi significati.

  • testo e immagini di Bruno Usseglio
  • Maggio 2025
  • Venerdì, 23 Maggio 2025
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Il colore viola

Michel Pastoureau, nel suo libro "Medioevo simbolico", ci dice che i colori sono luce e che se si pongono su di un asse "....tutti si situano tra un polo bianco e un polo nero, i quali fanno pienamente parte dell'universo dei colori. Su questo asse, i colori non si organizzano affatto nell'ordine dello spettro ma in un ordine erede del sapere aristotelico, riscoperto nel XII secolo e insegnato fino al XVII: bianco, giallo, rosso, verde, blu, nero". Questi sono dunque i colori base, a cui se ne aggiunge un settimo. "Il viola, che prende allora posto tra il blu e il nero. Il viola medievale, infatti, non è pensato come una mescolanza di rosso e blu ma come un mezzo-nero, un sotto-nero, come mostrano le pratiche liturgiche e come dice espressamente il termine latino più corrente per designarlo: subniger".

Le pratiche liturgiche appena richiamate sono afferenti al tempo liturgico della Chiesa cattolica che utilizza questo colore durante l'Avvento e la Quaresima, come simbolo che rappresenta la venuta di Cristo e la penitenza.

Durante la Quaresima, inoltre, venivano vietate tutte le tipologie di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici. L'accostamento fra il colore viola e questo divieto fu presto fatto, ecco perché con il trascorrere del tempo, questo colore non è mai stato particolarmente amato dal mondo del teatro.

Accanto a questi significati il viola ne acquistò altri, diventando un colore distintivo, in alcuni casi portato dai re, in certi contesti rappresentò il colore della sapienza e della capacità "di cambiare in vista di un bene ultimo", come afferma Gloria Riva dalle colonne di "Avvenire".

Non possiamo dimenticare, inoltre, come il nostro colore sia entrato in tutte le case attraverso un film, "Il colore viola", diretto da Steven Spielberg nel 1985. La pellicola racconta la drammatica sofferenza vissuta da alcune donne di colore negli Stati Uniti dei primi anni del Novecento, e termina con una nota di speranza.

Ritualità, superstizione, positività o negatività, quanti simboli possono girare attorno al viola, categorie interpretative prettamente umane, che non devono tuttavia minare la meraviglia e il rispetto che possiamo provare nel trovarlo in natura, magari sotto forma di un semplice fiore.

 

 

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