La realizzazione di un timelapse richiede un po' di tempo a disposizione. Si tratta semplicemente di una tecnica fotografica che documenta fenomeni di lunga durata, riproducendoli in pochi secondi, dando l'impressione di un tempo accelerato.
In questo modo si può vivere la magia dell'alba, dove i colori acquistano vivacità rapidamente e trasmettono un simbolo di eterna rinascita.
Oppure si può ammirare la poesia e il mistero delle nebbie che danzano vorticosamente lungo i pendii e rimanere per un istante avvolti da un mare che cela ai nostri occhi i movimenti caotici che la mantengono in essere.
O ancora ci si può perdere nel cielo, guardando il correre senza meta delle nuvole, impegnate a percorrere una via che spesso muta la loro forma, in contrasto con l'apparente immobilismo delle sottostanti creste.
Non di rado, soprattutto in area alpina, si può passare da un'alba senza nuvole a un primo pomeriggio piovoso.
Stare ogni tanto "con il naso all'insù", osservando le nuvole, ci può consentire di conoscerle meglio. Le nuvole vengono classificate secondo l'altezza a cui si sviluppano (nuvole alte, medie e basse) e secondo la loro forma (sviluppo orizzontale o verticale). L'incrocio di questi due criteri da vita a una vera e propria classificazione. Fra le diverse tipologie esistenti, possiamo ricordare il cumulonembo che, quasi sempre, genera un temporale, un elemento che gli escursionisti devono conoscere molto bene. Anche se di qualche anno fa, è pur sempre valida la pubblicazione dell'AINEVA "Meteorologia Alpina". Questo agile libretto è corredato da schemi, immagini e spiegazioni che consentono un facile avvicinamento alla materia.