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Malpensa, il Ticino e Lago Maggiore vuole contare di più

Perché è importante che un parco abbia voce in capitolo nell'attività di un aeroporto? Cerchiamo di capirlo attraverso l'esperienza dell'Ente di gestione delle aree protette del Ticino e Lago Maggiore che ha recentemente chiesto di partecipare attivamente alla commissione tecnica aeroportuale di Malpensa, l'organo competente per le attività che interessano il territorio delle aree protette.

Mercoledì, 15 Novembre 2023
Foto Pixabay Foto Pixabay

Due Regioni, un unico territorio protetto

L'ambiente e gli ecosistemi non conoscono confini amministrativi. Il riconoscimento UNESCO di Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano è un ulteriore elemento dell'importanza di considerare l'ambito Ticino come un'unica realtà ambientale ed ecologica con una governance di coordinamento.

L'Aeroporto di Malpensa è ubicato in Lombardia, appena al di là del fiume Ticino che - dal Lago Maggiore sino a Cerano – costituisce il confine con il Piemonte. Ma circa il 55% dei sorvoli interessa il territorio piemontese. Sono importanti le ripercussioni ambientali (aria, acustica, inquinamento luminoso, trasporti, logistica) sul territorio piemontese e, in particolare, sulle aree protette interessate dalle rotte di sorvolo del Parco naturale del Ticino, del Parco naturale dei Lagoni di Mercurago, delle Riserve di Bosco Solivo e dei Canneti di Dormelletto nonché della Riserva della Baraggia di Piano Rosa, posti lungo la riva piemontese del Lago Maggiore e del Ticino fino al confine regionale.

Per questo motivo già nell'agosto 2021 il Parco piemontese del Ticino e Lago Maggiore aveva chiesto e ottenuto di sottoscrivere la Convenzione pluriennale tra la Provincia di Novara, Arpa Piemonte e SEA con tema le attività di monitoraggio ambientale del traffico aereo nei territori della Provincia di Novara. La convenzione, che esisteva già senza includere l'Ente parco piemontese, rappresenta concretamente l'interesse dei soggetti firmatari a proseguire l'attività di monitoraggio delle pressioni prodotte dall'attività dell'aeroporto di Malpensa nei territori piemontesi limitrofi all'aeroporto stesso, con lo scopo di rilevare e divulgare, in massima trasparenza, i dati riguardanti la presenza dello scalo aeroportuale.

L'Ente Parco piemontese ha interesse nell'operare e promuovere un'attività di monitoraggio, da attuare mediante la ricerca di finanziamenti proposti da bandi europei, nazionali, regionali o da altri soggetti pubblici o privati, che sia la base per acquisire i dati necessari relativi all'inquinamento acustico, atmosferico e luminoso, al c.d."danno fogliare", agli impatti sull'avifauna e alle specie aliene o esotiche.

Con la Convenzione si è poi costituito un Tavolo tecnico permanente con il compito di definire le tipologie di dati disponibili e utili e le relative modalità di scambio, trasmissione e divulgazione. Il Tavolo - inoltre -  analizza i risultati dei monitoraggi e degli studi ambientali effettuati, esamina la fattibilità di iniziative coordinate e di progetti di comune interesse sui temi della tutela della biodiversità, delle risorse naturali e del paesaggio, dello sviluppo dell'economia circolare, della mobilità sostenibile (con particolare riferimento al potenziamento dei percorsi ciclabili e della sentieristica), anche in relazione alle possibilità di accesso a fonti di finanziamento di carattere nazionale, internazionale a livello pubblico o privato.

Non potranno essere affrontati temi di rilevanza istituzionale nei rapporti tra le Parti, che saranno gestiti nelle sedi opportune. Il Tavolo Tecnico sarà composto per un massimo di n. 3 Referenti per ciascuna delle Parti, di volta in volta individuati in relazione alle tematiche trattate. La prima seduta si è svolta il 13 Luglio scorso e già si sono delineate nuove possibilità e previsioni per allargare la rete di monitoraggio.

In ultimo, considerato lo scenario normativo ambientale attuale, l'Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e Lago Maggiore, con nota del settembre scorso, ha deciso di chiedere formalmente di partecipare agli incontri della Commissione Tecnica aeroportuale che è competente al rilascio di pareri e provvedimenti ambientali per tutte le attività dell'aeroporto che interessano il territorio delle aree protette, in particolare nella definizione delle procedure antirumore e negli scenari delle rotte.

Si tratta di una richiesta che appare fondata per una serie di presupposti e motivazioni importanti che cerchiamo di ripercorrere con l'aiuto degli amministratori.

Il Masterplan 2035 e il ruolo del Parco

Il 30 giugno 2020 l'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) aveva presentato presso il Ministero dell'Ambiente della tutela del territorio e del mare una istanza di pronuncia di compatibilità ambientale per il progetto "Aeroporto di Milano - Malpensa. Masterplan 2035". La realizzazione del progetto prevede principalmente la trasformazione di suolo, con conseguente sottrazione di habitat naturali e seminaturali, completamente in territorio lombardo e, per questo, non si era ritenuto in un primo tempo di coinvolgere la Regione Piemonte. Quest'ultima però - in una lettera al Ministero - evidenziava come "data la prossimità dell'area al Parco naturale del Ticino (localizzato sia in territorio piemontese che lombardo) ed al confine con il Piemonte (in particolare con la Provincia di Novara), gli effetti del previsto aumento di volume di traffico dell'aeroscalo non possono non ripercuotersi sul territorio piemontese, con prevedibili azioni di disturbo sia in fase di cantiere che in fase di esercizio dell'infrastruttura nei confronti della fauna in generale e dell'avifauna stanziale e migratoria in particolare". "Si auspica – proseguiva la Regione - che, per una miglior definizione, identificazione, localizzazione e progettazione degli specifici interventi di mitigazione e compensazione ambientale da localizzarsi in territorio piemontese, questi siano concordati con gli Enti di gestione delle Aree naturali protette presenti sulla sponda piemontese del Ticino e con gli Enti locali competenti per territorio".

Per questo l'Ente parco piemontese del Ticino e Lago Maggiore, insieme al suo omologo lombardo, è stato designato dal Ministero tra i soggetti deputati alla valutazione d'incidenza.

Nel frattempo il piano aeroporti nazionale indica come l'intera valle del Ticino sia interessata dagli impatti causati dalla attività aereoportuale in quanto Sito Rete Natura 2000.

Il Ministero dell'ambiente - nel decreto di pronunciamento sul VIA relativo al Master Plan - ha evidenziato esplicitamente che il territorio interessato dagli impatti dell'Aeroporto è da considerare come un unicum al di là dei confini amministrativi. Infatti l'espressione negativa sulla area proposta da SEA per l'ampliamento di Cargo City è motivata sia dalla esistenza di aree alternative a minore impatto ambientale anche dalla limitatezza dell'area di indagine che si ferma al confine lombardo.

"Finora le nostre aree protette non sono mai state prese in considerazione nei monitoraggi dell'impatto acustico" spiega l'architetto Monica Perroni, attuale Direttrice dell'Ente di Gestione delle Aree protette del Po piemontese e già Direttrice ad Interim dell'Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e Lago Maggiore. Perroni si è occupata della materia sino ad ottobre di quest'anno, quando è stata nominata quale nuova direttrice Emanuela Sarzotti.

"Negli ultimi trent'anni sono entrate in vigore normative europee, nazionali e regionali che hanno attribuito una competenza diretta istituzionale all'Ente nella gestione dei siti Rete Natura 2000, nell'ambito della procedura VIncA (valutazione d'incidenza) con rilascio dei provvedimenti" prosegue Perroni. "Significa concretamente che il parco è competente ai sensi di legge sul rilascio di pareri e provvedimenti di carattere ambientale e anche per tutte le attività aeroportuali conseguenti che interessino il territorio delle aree protette gestite. L'interessamento diretto del territorio piemontese oltre a essere stato evidenziato nel Piano Nazionale aeroporti è stato recentemente confermato nella relazione della Commissione VIA nazionale sul nuovo masterplan".

La voce del Parco sull'inquinamento acustico e atmosferico

Ma quali sono i vantaggi del coinvolgimento del Parco in queste importanti decisioni?

Spiega ancora Perroni: "Potrà giocare un ruolo rilevante sulla partita degli effetti ambientali. Finora le nostre aree protette non sono mai state prese in considerazione nei monitoraggi dell'impatto acustico, eppure si trovano a ridosso dello scalo. In Lombardia infatti esiste una rete di centraline di rilevazione dati mentre sul territorio piemontese ve ne sono solo due: una a Castelletto Ticino e l'altra a Varallo Pombia. Eppure l'aumento dei sorvoli è palese. Per l'impatto atmosferico l'ente valuterà l'affidamento della gestione di uno studio"

La partecipazione alla Commissione, oltre agli evidenti elementi che permetteranno all'Ente di rispettare il proprio ruolo demandato dalla Regione Piemonte, permetterà allo stesso di poter svolgere una funzione di informazione alla popolazione in modo corretto e completo, ruolo sempre più richiesto dalla popolazione, dalle associazioni e dalle amministrazioni pubbliche.

 

Per approfondimenti:

Sito Aree protette del Ticino e Lago Maggiore

 

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