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Il Ministro Pichetto Fratin all'evento dei parchi

Il pubblico delle grandi occasioni ha partecipato, venerdì 22 settembre alla Reggia di Venaria, per le celebrazioni conclusive dei cento anni dei Parchi nazionali Gran Paradiso e d'Abruzzo, Lazio e Molise e per festeggiare i quarant'anni di Piemonte Parchi

  • Emanuela Celona
  • Settembre 2023
Mercoledì, 27 Settembre 2023
Il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin  - Foto M. Tiso Il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin - Foto M. Tiso

Centoquarant'anni in tre giorni. Ovvero i cento anni dei Parchi nazionali Gran Paradiso e d'Abruzzo, Lazio e Molise e i quaranta di Piemonte Parchi. Un numero importante e altisonante, officiato venerdì scorso, 22 settembre, alla cerimonia inaugurale nella Sala Citroniera della Reggia di Venaria in un'occasione di incontro tra parchi, istituzioni regionali e nazionali, comunità dei territori protetti, associazioni, enti di ricerca e tutti coloro che lavorano per la conservazione e per uno sviluppo sostenibile. 

Coesistenza tra uomo e natura

Accolto dalla fanfara del Parco Gran Paradiso, è intervenuto, fra gli altri, il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin che ha sottolineato come questo centenario si sia mosso, fin dall'inizio, nella direzione di conciliare la quotidianeità del rapporto tra uomo e natura nella gestione del territorio. «I territori dei parchi, normalmente, sono dei territori con piccoli Comuni, dove la vita ha qualche comodità in meno rispetto alle grandi città, ha detto il ministro. Un ringraziamento va quindi ai parchi per la loro sfida e per tenere alta la 'bandiera' della biodiversità perchè siamo un Paese che, in rapporto alla superficie e agli abitanti, ha la percentuale di biodiversità più alta del Mondo», ha detto il ministro. 

Abbiamo, in Italia, settemila specie vegetali e cinquantottomila specie animali. Abbiamo quasi novecento parchi o riserve, e trentadue aree marittime. 
«Abbiamo tutto», ha affermato il ministro. Trentunomila chilometri quadrati di territorio protetto: il Lazio e la Campania messi insieme, per avere un'idea di confronto. 

Oggi la nostra Carta Costituzionale cita la tutela dell'ambiente come percorso importante per la salute e il benessere dell'uomo, il che annovera il nostro Paese all'interno della Strategia europea di tutela della biodiversità che ha l'obiettivo di incrementare del 30% le zone protette, sia terrestri che marine. «Per questo noi dobbiamo, con la sfida sui parchi, proteggere legalmente questo 30%. E completare la Rete di Natura 2000». 

Il cambiamento climatico ci impone delle riflessioni nuove e per Pichetto bisogna agire sulle misure di mitigazione: «Nel Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, per mantenere il nostro sistema i Parchi sono fondamentali», ha detto il ministro. Le Aree protette sono il perno perchè la loro esperienza li rende diversi da tutti gli altri territori. Un'esperienza che è fatta di ricerca di equilibrio quotidiana, nel rendere compatibili la manifattura e la natura, verso una coesistenza tra uomini e animali.  

Il Ministro ha chiuso con una riflessione sui 'consumatori di turismo' che crescono di quasi 50 milioni all'anno, il che aumenta le possibilità turistiche in un Paese come l'Italia che è il terzo brand nel mondo. Da qui il dovere di sapere anche  'sfruttare' consapevolmente e per il bene della collettività le nostre risorse territoriali. 

Parchi da conoscere e da vivere

Dello stesso avviso del Ministro è stato il Vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, grato del percoso condiviso sul centenario cominciato a Roma, convinto dell'importanza di tutelare la biodiversità e della necessità di continuare a lavorare perché l'ambiente sia scoperto e riscoperto. Accrescere la consapevolezza dei cittadini sulla importanza di vivere il parco e sulla qualità della vita che spesso questi territori protetti sono in grado di offrire è uno degli obiettivi che la Regione Piemonte sta perseguendo. 
«La bellezza dei nostri parchi va vissuta, va scoperta. Qualche difficoltà per chi vive dentri i parchi c'è, e non dobbiamo nasconderlo, ma dobbiamo anche far capire il grande valore di vivere in un parco. E il ruolo svolto dalla rivista Piemonte Parchi, in questo contesto, è fondamentale», ha concluso.


Conservazione e sviluppo

Sulla stessa lunghezza d'onda il Presidente della Giunta regionale della Valle d'Aosta, Renzo Testolin, secondo cui il Parco del Gran Paradiso è diventato un punto di riferimento per tutti i territori della zona. Mentre il vicepresidente di Federparchi Luigi Spadone ha celebrato la lungimiranza di chi 100 anni fa istituì i Parchi nazionali, evidenziando la necessità di mettere in comunicazione le banche dati di questi enti.

Conservazione e sviluppo sono state le parole-chiave individuate dal Commissario straordinario del Parco nazionale del Gran Paradiso, Italo Cerise per costruire il futuro delle aree protette.
«I parchi sono zone di tutela dell'ambiente ma devono anche favorire lo sviluppo della comunità che le abita», ha detto. Un pensiero condiviso anche dal Presidente della Comunità del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Antonio di Santo, secondo cui i territori hanno avuto delle occasioni di sviluppo anche e soprattutto attraverso l'istituzione dei Parchi.

 

Guarda tutti gli interventi della cerimonia inaugurale 

 

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