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Laura e Federico, due nuove divise al Parco Paleontologico

Sono i due  nuovi guardiaparco in forza al Parco Paleontologico Astigiano: ripercorriamo il percorso che li ha condotti a coronare il sogno di una vita, tra momenti difficili e grandi soddisfazioni.

  • Alessandra Fassio
  • Aprile 2023
Giovedì, 27 Aprile 2023
Laura e Federico  - Foto archivio EGAP Paleontologico astigiano Laura e Federico - Foto archivio EGAP Paleontologico astigiano

Si può lasciare tutto, soprattutto un "posto fisso", e allontanarsi da casa per inseguire un sogno? Oppure "resistere" a lungo periodo di precariato pur di raggiungere il proprio oboiettivo?

Laura e Federico l'hanno fatto con successo. Ecco come ci sono riusciti, sperando che le loro storie possano ispirare tanti giovani che vedono il loro futuro nella protezione della biodiversità. 

Da Monchiero ad Asti... per passione!

Laura, dopo aver conseguito il diploma di ragioneria perito commerciale e programmatore, ha avuto diverse esperienze lavorative in ambito strettamente amministrativo e contabile tra cui, da ultimo, il lavoro presso i Servizi demografici Comunali in qualità di Ufficiale di Anagrafe e Stato Civile. Laura però non era soddisfatta... Ha da sempre impegnato il suo tempo libero all'aria aperta, nei boschi a contatto con la natura.

Quando ha avuto la possibilità di accedere al concorso da Guardiaparco per il Parco Paleontologico dell'Astigiano quasi non ci poteva credere: è stato il realizzarsi di un sogno! Subito ha iniziato a studiare argomenti impegnativi ma che finalmente la appassionavano. Prima la prova preselettiva, poi l'orale, lo scritto e la prova pratica durante l'estate rovente del 2022...

È andata bene. Laura è diventata guardiaparco, ora è pronta a proteggere la natura con la sua divisa verde con impresso il logo del Parco, che porta con orgoglio. Ha ancora tante cose da imparare ma ricoprire un ruolo attivo nella tutela dell'ambiente è per lei una fonte di grande motivazione.

Dal Servizio Civile a Guardiaparco è un attimo!  O forse no?

Federico ha 34 anni, è laureato in Scienze Naturali e da pochi mesi è diventato Guardiaparco al Parco paleontologico Astigiano. Anche nel suo caso si è tarttato di un sogno che si è avverato, poter intraprendere uno dei mestieri più in linea con gli studi che ha intrapreso all'università.

Federico parla a cuore aperto e ci racconta la sua storia. Spesso si interroga su quanto sia eccezionale la vita con il suo effetto domino ricco di sorprese che, da una scelta fatta ormai parecchi anni fa, lo ha portato a essere un "ranger"!

All'età di 26 anni era un giovane neolaureato, pieno di energia e di entusiasmo; da una parte il desiderio di mettere in pratica tutte le conoscenze e competenze acquisite, dall'altra la necessità di diventare autonomo entrando nel mondo del lavoro. Dopo numerosi colloqui - più o meno attinenti a quella che era stata la sua formazione scolastica - decide di optare per quella che all'epoca ha individuato come la soluzione più equilibrata: un anno di Servizio Civile. Cittadinanza attiva e volontariato, una possibilità per mettersi alla prova, per crescere, per imparare, per creare una rete di contatti e per fare, attraverso un progetto specifico, quello che si ama di più.

La scelta è stata facile e con il senno di poi è stata quella giusta: ha optato per un anno di servizio civile al Parco Paleontologico, nell'ambito del progetto "Quando tra i filari nuotavano le Balene". È stato scelto tra tante domande e, da lì a pochi mesi, Federico è entrato a far parte della "squadra" del Parco.

Oltre a approfondire la conoscenza dei Parchi, delle Riserve naturali e dei siti Rete natura 2000, inizia ad occuparsi del Museo Paleontologico di Asti, una struttura dove è possibile ammirare fossili antichi di milioni di anni che testimoniano l'ambiente marino che occupava tutto il territorio astigiano (e non solo) e che rappresentano uno degli unicum naturalistici e culturali più pregnanti di significato del territorio.

L'anno di Servizio Civile si è concentrato proprio sul museo e lo ha visto coinvolto in una serie di attività estremamente varie e stimolanti: apertura e chiusura museale, front office, gestione e catalogazione delle collezioni, visite guidate a gruppi e scuole, organizzazione eventi e fruizione delle aree naturali protette.

Ci racconta che è stata un'esperienza appagante e formativa sia dal punto di vista lavorativo che umano, che lo ha aiutato a superare alcuni "scogli" personali, facendolo crescere come persona in un ambito dove le sue competenze acquisite negli anni di studi erano realmente spendibili. Un'esperienza che ha influenzato la traiettoria della sua vita e tutto quello che è venuto dopo ne è stata una naturale conseguenza. Ha poi partecipato ad un corso professionalizzante da GEA (Guida ambientale escursionistica) alla fine del quale ha ottenuto il patentino, che in Piemonte legittima ad accompagnare gruppi e scuole in aree di pregio naturalistico ed ambientale.

La collaborazione con il Parco è continuata attraverso varie forme di precariato permettendogli di continuare a lavorare nella didattica ambientale, nella fruizione delle Aree protette, nel progetto del Distretto Paleontologico Astigiano e molto altro.

Il viaggio è stato lungo e a maggio di quest'anno, quando si è aperta una finestra concorsuale per due posti da Guardiaparco nell'Ente con il quale così a lungo aveva collaborato, era in un momento molto particolare della sua vita: una situazione ricca di possibilità e di speranze ma senza nulla di concreto, con diverse strade da intraprendere ma molte ancora da costruire. La possibilità di uscire dal precariato e di entrare in una realtà che aveva imparato a conoscere e alla quale si era affezionato negli anni lo hannoguidato nella scelta. Federico ha deciso di presentare la domanda per il concorso e i mesi da maggio a luglio sono stati molto duri. Prepararsi per un concorso è difficile: prepararsi per un concorso da Guardiaparco, mentre si lavora, ancora di più! E' un mestiere complesso, multidisciplinare, con molte sfaccettature e oltre alle competenze che già aveva acquisito, ha dovuto affrontare lo studio di diverse materie per lui nuove: diritto amministrativo e penale, legislazione sulle aree naturali protette, sulla caccia, sulla pesca, sulla gestione forestale ma non solo.... tutto l'universo di leggi, procedure e competenze derivanti dal fatto di essere un agente di polizia giudiziaria.

Il concorso è stato un successo. Gli anni di esperienza nel settore ed i mesi investiti nello studio, mettendo in secondo piano tutto il resto, hanno ripagato lo sforzo e ora, con gli occhi lucidi e un po' di orgoglio, può dire di essere diventato Guardiaparco.

Federico ha appena iniziato e di fatto sta ancora imparando il mestiere. Questi primi mesi sono stati pieni di nuove sfide e di lezioni che gli hanno fatto comprendere di come sia una professione lontana da quell'idea un po' fiabesca che si ha generalmente sulla figura del Guardiaparco, ma non per questo meno stimolante o affascinante!

Si tratta di una professione importante e di una utilità innegabile che mira alla difesa dell'ambiente naturale, alla salvaguardia della biodiversità e degli equilibri ecologici. Di fatto si è in prima linea ad assicurare che i motivi per i quali le aree protette sono state istituite siano rispettati e mettere in atto quelle che sono le misure di salvaguardia lo fa sentire utile.

Cosa aggiungere... E' solo un nuovo inizio, un nuovo punto di partenza da affrontare. Ci conferma che farà del suo meglio per essere all'altezza della sfida come ha sempre provato a fare, ricordandosi sempre del passato: dal Servizio civile a Guardiaparco non è stato un attimo, è stata tosta, ma ne è valsa la pena!

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