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Il bosco di Controcorrente, un anno dopo

Un anno fa nasceva il Bosco di Controcorrente. E proprio in questi giorni di quarantena, la troupe di Controcorrente avrebbe dovuto ritornare in Piemonte per la proiezione del documentario al Teatro Viotti di Fontanetto Po.

  • Raffaella Amelotti
  • Aprile 2020
Giovedì, 2 Aprile 2020
Nella foto grande, giardinieri al lavoro; in piccolo a sinistra, Daniele e Claudia Nella foto grande, giardinieri al lavoro; in piccolo a sinistra, Daniele e Claudia

Avrebbero dovuto tornare in Piemonte in occasione della giornata dell'acqua, che si celebra in tutto il Mondo il 22 marzo di ogni anno. Una risorsa, quella dell'acqua, che è un bisogno primario e un diritto irrevocabile per tutti, e che deve essere garantito così come ribadito dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: l'acqua tutela la salute, risolve le disuguaglianze socio-economiche e garantisce la dignità degli esseri umani.

E' questo il presupposto che ha mosso gli autori e registi, Claudia Carotenuto e Daniele Giustozzi, insieme al videomaker Andrea Bagnasco, partiti nel 2018 da Torino, per percorrere oltre 6000 chilometri in giro per l'Italia: da Venezia alla Puglia, e poi Calabria, Sicilia, Sardegna e di qui fno a Genova.

Per la realizzazione del viaggio, la troupe ha coinvolto centinaia di persone che, attraverso il crowdfunding, hanno permesso la realizzazione del progetto documentaristico. 

Il docu-film

Raccontare lo stato dell'ambiente e le situazioni critiche legate alla risorsa 'acqua' incontrate in Italia. Questo l'obiettivo della squadra composta da Claudia, giornalista, e Daniele, economista ambientale, insieme ad Andrea, curatore delle riprese. E' un team molto giovane - sono tutti poco più che ventenni – così come sono giovani i sostenitori che hanno reso possibile il viaggio attraverso il finanziamento collettivo.

Il movie on the road indaga gli aspetti ambientali, sociali e politici delle acque italiane e da reportage si trasforma in inchiesta che analizza l'innalzamento del livello del mare, lo scioglimento dei ghiacciai, il calo delle risorse ittiche, l'inquinamento, i reati ambientali.

Il gruppo è partito, zaino in spalla, con un'auto ibrida concessa in comodato d'uso gratuito dalla Hyundai Italia. Durante il viaggio hanno incontrato ricercatori, docenti, attivisti ambientali ma anche pescatori e personaggi che hanno fatto scelte di vita alternative.

Le finalità del progetto - la divulgazione scientifica e l'educazione ambientale - hanno fatto sì che il progetto abbia da subito ottenuto l'appoggio degli Istituti di ricerca, dell'Università di Torino, dell'ARPA Piemonte oltre che di associazioni ambientaliste.

La semplicità narrativa lo rende un prodotto fresco e immediato, che si rivolge alle giovani generazioni, gli abitanti della Terra di oggi ma soprattutto di domani. Per questo ha incontrato i favori dei ragazzi impegnati nelle iniziative di Fridays for future e, nello stesso tempo, importanti riconoscimenti della critica di settore.

La mission ambientalista

Claudia e Daniele, per adempiere fino in fondo alla "missione ambientalista" del loro progetto, hanno calcolato le emissioni di CO2 prodotta per la realizzazione del docu-film, contabilizzata in 2613 Kg di CO2 equivalenti.

Il calcolo della Carbon Footprint (detta anche "Impronta ecologica"), condotto da due studenti di Economia dell'ambiente della Cultura e del Territorio dell'Università di Torino, ha permesso alla squadra di Controcorrente di compensare quelle emissioni necessarie alla realizzazione di un prodotto cinematografico, rendendo Controcorrente il primo documentario a impatto zero.

La compensazione consiste nel piantare il corrispettivo arboreo delle emissioni, e qui entra in gioco il Parco del Po vercellese alessandrino.

Il tecnico forestale dell'Ente parco, Luca Cristaldi, ha proposto alla troupe un appezzamento che il Comune di Fontanetto Po ha affidato in comodato d'uso al parco.

La concessione firmata tra i due enti è finalizzata alla tutela delle risorse naturali, alla promozione della fruizione sociale sostenibile e alla partecipazione dei cittadini a sostegno delle azioni messe in campo dall'area protetta.

Questo terreno inoltre è adiacente alla ciclabile Vento, la dorsale cicloturistica che corre lungo il Po e che collega Torino a Venezia, passando per Milano: quale terreno potrebbe essere più adatto per compensare la CO2 di Controcorrente? 

Un anno di bosco nuovo  

Il 23 marzo dello scorso anno, a Fontanetto Po, vicino al Mulino San Giovanni, un nutrito gruppo di improvvisati "giardinieri" con guanti e pala hanno dato vita al nuovo bosco: la troupe, supportata dai sostenitori del documentario, dai volontari del paese, e dagli amici, ha piantato oltre 200 alberi. 

Durante l'estate il documentario verrà poi proiettato nei più importanti Festival cinematografici in giro per l'Italia ed è inserito nel Circuito Cinema Scuole: a tutte le scuole medie e superiori d'Italia è stata data la possibilità di organizzare una proiezione di Controcorrente nella propria città.

Oggi, l'emergenza sanitaria ha soltanto rinviato la festa del suo primo compleanno: ma è primavera, e al bosco non può che far bene.

 

 

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