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Alzo gli occhi verso i monti…

Calvario - Monte Sacro di Domodossola (in lingua italiana e inglese) a cura di Simonetta Minissale e Alessandro Feltre. Fotografie di Antonio Maniscalco, ed. Umberto Allemandi & C., € 45.

  • Enrico Massone
  • marzo 2010
Martedì, 30 Marzo 2010

E' un libro d'arte e di storia, che segna una tappa significativa di questo complesso monumentale. Il libro di alto livello culturale ed estetico, dimostra come lo studio e la ricerca possano combinarsi in modo armonico con la passione e l'affetto personale degli autori nei confronti del Sacro Monte dando vita ad un'opera elegante e raffinata, approfondita e completa.
Frutto corale di un pool di esperti, il volume indaga temi e argomenti che nel corso del tempo hanno trasformato le espressioni artistiche e il contesto vegetale nel quale sono immerse, in un ambiente unico, vivo e pulsante. A cominciare dal luogo dove sorge il Santuario del SS. Crocifisso, sulla sommità del colle di Mattarella, vedetta naturale che si innalza dalla pianura a dominare l'abitato di Domodossola, all'imbocco delle cinque valli che da lì si dipartono. Dopo la suggestiva introduzione di Edgardo Ferrari, Tullio Bertamini ricostruisce le vicende del monte: dai segni lasciati sulle rocce in epoca preistorica, alle occupazioni militari bizantine, longobarde, milanesi e svizzere, fino all'edificazione del Sacro Monte. Gli eventi legati alla devozione, alla pietà dei fedeli e alla cultura della passione fra Seicento e Settecento, sono scrupolosamente esaminati da Pier Giorgio Longo, che ricorda il contenuto di un antico scritto, secondo cui "già il francescano Bernardino Caimi [fondatore della Nuova Gerusalemme di Varallo Sesia] sul finire del XV secolo aveva pensato al Colle di Mattarella per la riproduzione del Santo Sepolcro, ma i popoli e i tempi non erano pronti...". Giunto sul monte nel 1828, il filosofo e sacerdote Antonio Rosmini, recentemente beatificato, ne intuì subito la straordinaria grandezza: "Forse la Provvidenza, che ama questo luogo, volle che si cominciasse con qualche magnificenza il restauro del Sacro Monte Calvario per i suoi fini più alti che noi non vediamo: io ne spero buono incremento alla gloria di Dio". Il saggio di Don Gianni Picenardi traccia il profilo della comunità rosminiana, dalle origini alla fondazione del Centro di Spiritualità (1984), mentre quello di Maurizio De Paoli ripercorre i momenti che portarono all'istituzione del Consorzio volontario per il restauro e la valorizzazione delle cappelle (1985), della Riserva naturale regionale (1991) e dell'iscrizione del Calvario nella Lista del patrimonio mondiale dell'Unesco (2003).
La prospettiva storico-artistica è magistralmente presentata da Marina dell'Omo, che attraverso la narrazione degli eventi costruttivi del Calvario, svela al lettore le atmosfere e i retroscena che furono lo sfondo delle opere dei grandi artisti. Qui lo scultore Dionigi Bussola, dotò le figure d'un intenso impatto emotivo, capace di stabilire un dialogo con gli animi non solo dei pellegrini d'un tempo, ma anche dei visitatori d'oggi, come testimoniano le rappresentazioni della morte, deposizione e sepolcro di Cristo. Il testo di Lisa Accurti, inserisce la realtà del Calvario nel sistema più ampio dei complessi monumentali del Verbano-Cusio-Ossola, proponendone una tutela e valorizzazione maggiormente collegata alla realtà territoriale che lo circonda.
Il volume rilegato di 264 pagine, ha grandi dimensioni (cm 25 x 34,5) che valorizzano le bellissime immagini: 156 fotografie a colori e in bianco e nero, corredate di ampie didascalie e suddivise in tre raccolte, che riflettono altrettanti aspetti fondamentali del Calvario: - Monumenti di fede - Suggestioni dal Teatro Sacro - Armonie naturali.

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