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Val Grande, dove la geologia non ha più segreti

Con il via libera al PSR 2014-2020 finanziato il progetto della "Via GeoAlpina" che prevede la valorizzazione, in termini di conoscenza geologica e non solo, di alcuni sentieri

  • Mauro Pianta
  • Giugno 2017
Martedì, 6 Giugno 2017
La linea Cadorna tra passo Folungo epian Vadà e Foto: parco Valgrande La linea Cadorna tra passo Folungo epian Vadà e Foto: parco Valgrande

 

Valorizzare in chiave geologica la conoscenza dei sentieri del parco attraverso l'allestimento di pannelli tematici. Recuperare tratti di itinerari interessati da frane. Risanare e mettere a punto alcuni servizi in una serie di bivacchi.

Sono alcuni degli interventi che sarà possibile realizzare nel parco Val Grande grazie al progetto definitivo "Via GeoAlpina", presentato nell'ambito del PSR (Piano Sviluppo Rurale) 2014-2020 e che verrà finanziato per 144mila euro.

Come è noto la Via Alpina è un itinerario che attraversa tutti i paesi della catena alpina da Trieste a Monaco. Il progetto internazionale della via GeoAlpina, invece, ha un approccio scientifico. Lo scopo è quello di diffondere delle conoscenze sulle scienze riguardanti la terra quali la geologia, la geomorfologia, l'idrologia, i rischi naturali o lo sfruttamento della pietra. Attraverso percorsi segnalati, esso tende a sensibilizzare i turisti e gli escursionisti sulla storia della formazione della catena alpina e sui segreti della terra.

«Con il finanziamento della Via GeoAlpina – si legge in una nota diffusa dall'ente parco - viene così a rafforzarsi da una parte quella rete di percorsi storici ed ambientali che innervano il sistema della fruizione escursionistica nel comparto del VCO e dell'alto novarese, dall'altra la dorsale nord orientale del Sesia Val Grande Unesco Global Geopark sottesa al territorio del parco nazionale e le aree limitrofe dal confine italo-elvetico a Campello Monti in valle Strona. Diversamente dai precedenti PSR è la prima volta che il territorio del parco beneficia di questo importante finanziamento che consentirà in primo luogo di recuperare la tratta di sentiero della val Gabbio interessato da una frana, allestire con pannelli tematici due importanti tratte di interesse geologico quali la Linea del Pogallo, nella valle omonima, e la cosiddetta "Serie dei Laghi" lungo la dorsale della Linea Cadorna da Pian Cavallo alla Zeda, risanare e mettere a punto alcuni servizi presso i bivacchi e realizzare una immagine coordinata sul percorso».

Soddisfatto il presidente del parco, Massimo Bocci: «L'approvazione del PSR rappresenta un passo importante per la fruizione del nostro territorio; per quanto gli interventi di cui beneficia il Parco Nazionale della Val Grande la via Geoalpina – itinerario di rilevanza europea – rappresenta un tassello importante che unisce escursionismo cultura e scienza. Percorrere la via GeoAlpina significa quindi non solo camminare ma fare un'esperienza nelle radici del nostro territorio».

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