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La visita ai Monti Pelati

Monti Pelati: un toponimo non invitante. Tuttavia, vinta l'inerzia che spesso impedisce di uscire dall'usuale, la passeggiata sui "Monti Rossi" riserverà più di una sorpresa.

  • marzo 2014
Lunedì, 24 Marzo 2014
La visita ai Monti Pelati


Monti Pelati: un toponimo non invitante. Tuttavia, vinta l'inerzia che spesso impedisce di uscire dall'usuale, la passeggiata sui "Monti Rossi" riserverà più di una sorpresa.
L'itinerario descritto segue un "otto" costruito sfruttando il sentiero principale (751) sulla dorsale e le "divagazioni" laterali lungo la rete di sentieri "natura".
Camminata di tutta tranquillità, su terreno aperto e molto solatio, con belle vedute sulla pianura e sui monti della bassa Valchiusella e della vicina Valle Sacra. Rare le zone d'ombra, dispensate soprattutto da betulle e pini neri.
Nella prima parte, il settore del Brich Carleva, predomina la magnesite, massa friabile dal tipico colore biancastro che conferisce un aspetto lunare al paesaggio. Nella seconda parte, settore del Monte Cives, si attraversa la zona della serpentini e delle peridotiti verdastre.
Raggiunto il Monte Cives, punto più elevato, dove svetta la Torre, si scende sul lato opposto per fare ritorno in parte nella bucolica valletta del Rio Vespia.
Integrano la visita i due centri abitati, di aspetto "tipicamente" canavesano:
Baldissero - www.comune.baldisserocanavese.to.it/
Vidracco - www.comune.vidracco.to.it

Come arrivare

Baldissero, borgo all'imbocco della Valchiusella, tra Castellamonte e Ivrea.
Mezzi pubblici. Linea GTT da Torino, oppure da Ivrea con cambio a Castellamonte.

IL PERCORSO

Partenza

Dal parcheggio davanti al municipio (bacheca informativa con i sentieri) ci si dirige verso valle sulla strada principale (via Monte Grappa).
In breve si giunge in frazione Bettolino svoltando a destra in via Rimessa. Giunti all'imbocco del sentiero (altra bacheca) si sale a destra verso il crinale seguendo il percorso principale (segnavia 751). Tra radi pini neri si giunge a un bivio su una spianata, dove si lascia per un tratto il sentiero 751 per seguire più a sinistra la panoramica variante con segnavia 3 che segue integralmente il crinale. Si entra così nella zona degli affioramenti di magnesite, dal tipico colore biancastro. Un paesaggio "lunare", compensato dal verde canavesano della vicina Valle Sacra con le sue due cime: Quinzeina a sinistra e Verzel a destra.
Mentre la vista si apre sempre più sulla pianura e sull'arco alpino, con brevi saliscendi si superano le sommità sud (501 m) e nord (503 m) del Bric Carleva. Subito dopo si torna sul sentiero 751, continuando sempre a saliscendi tra cespugli di brugo, ginepri e rade betulle. Lambita l'area di cava si quindi giunge alla base dell'impennata finale e, guidati dalla torre, si sale al punto più elevato. la sommità del Monte Cives (581 m).

Ritorno

Si scende la sterrata verso la sottostante area parcheggio, dove la chiesetta di San Rocco indica la direzione: si va a sinistra in via Vespia, stradina asfaltata che digrada nell'omonimo valloncello tra abitazioni sparse (segnavia 1). Un grazioso angolo campestre, premessa al ritorno nell'ambiente "riserva": dopo 500 metri si svolta a sinistra sul sentiero 1 che, lambito uno stagno, ritorna nell'area protetta. Con cammino ad andamento vario, ombreggiato da pini neri, si esce in un piccola conca che ospita il maggior affioramento di magnesite. In breve si rimette piede sulla dorsale, a monte del Bric Carleva, dove si incrocia il sentiero 751 e si prosegue verso il lato opposto dell'altura, ad affacciarsi su Baldissero.
La vista sui tetti rossi del borgo guida la breve discesa al punto di partenza.

In sintesi

Luogo di partenza: Baldissero Canavese, 392 m.
Quota max: Monte Cives, 581 m.
Dislivello: 200 m. Lunghezza: 5 km. Tempo: 4 h.

Nel parco informati

PROVINCIA DI TORINO
Servizio aree protette e vigilanza volontaria
Corso Inghilterra 7, Torino
Tel. 011 8616254
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.provincia.torino.gov.it

Sede operativa e Centro didattico ambientale
Vidracco, piazza Ceretto 2

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