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Cornalese, Borgo fuori dal tempo

Borgo fuori dal tempo e dallo spazio. Svolti l'angolo ed è silenzio. O meglio: "nuovi suoni" che affiorano per sottrazione. Non più motori ma foglie che si muovono, canti di uccelli, l'acqua di un rio o di una roggia. Ma soprattutto passi, il suono dimenticato dei passi. Sul viale di pioppi cipressini prima del Borgo.

  • Toni Farina
  • marzo 2014
Lunedì, 24 Marzo 2014
Cornalese, Borgo fuori dal tempo

Lasciare la via "principale" ha talora il potere di escludere non solo la mescolanza di rumori molesti che fanno da colonna sonora al vivere quotidiano, ma di proiettare in una dimensione altra.
Una dimensione dove gli elementi sono disorientanti nella loro apparente semplicità. E in effetti Borgo Cornalese disorienta. Ma soprattutto stupisce la sua presenza nella piana intasata, tra viadotti, elettrodotti e distese di mais. Un'anomalia il Borgo, una bella anomalia.

Borgaro Cornalexio, borgo medioevale

La fondazione si può far risalire al periodo intorno all'anno 1000. Protagonisti due gruppi etnici provenienti da oriente: Ungari e Bulgari. Finite le scorribande sul territorio chierese scendono a sud, decidendo di stabilirsi in questo luogo non lontano dal corso del Po e discosto dalle grandi vie di comunicazione. Un luogo sicuro perché leggermente rialzato rispetto al territorio circostante e circondato da boschi e paludi.
Dal gruppo etnico dei Bulgari deriva la prima denominazione, "Contado di Bulgari", dotato di tre edifici a scopo difensivo: Fortepasso, Malpertusio (oggi Cascina Nuova) e Vai di Cosso (oggi Cascina Valcorso). Nel 1180 il territorio del contado è concesso ai Monaci Cistercensi, che lo utilizzano in prevalenza quale pascolo. Inizia così la storia di "Cornalexio" (il toponimo parrebbe derivare dalle corna dei cervi, diffusi e cacciati nella zona) borgo agricolo autosufficiente, aspetto conservato fino ai giorni nostri. Inalterato è rimasto anche l'aspetto "medioevale", nonostante il borgo comprenda al suo interno edifici di epoca più recente, quali la chiesa e la splendida villa dei Conti De Maistre con il suo parco.
Pur vicino al paese di Villastellone, Borgo Cornalese ha avuto vicende autonome. Nel 1300 vi si insediò la famiglia Costa, tesorieri dei principi D'Acaya, che vi rimase fino alla fine del '700.
Di particolare interesse nel complesso è il mulino ad acqua ancora funzionante, azionato dalle acque della Bealera o Gora dei Molini.

La chiesa

È dedicata alla Beata Vergine dei Dolori e dei Santi Barnaba ed Eugenio.
La costruzione dell'edificio attuale risale al 1850, su progetto dell'Architetto Brunati e commissione del Duca Eugenio Laval di Montmorency, allora proprietario del mulino.
Di pregio gli stucchi della volta opera del Cattaneo, scultore e gessista dell'Accademia delle Belle Arti, collaboratore del Brunati (gli stucchi di Borgo Cornalese sono identici a quelli della volta della Gran Madre a Torino, oprea dello stesso autore).
L' abside è impreziosito da affreschi monocromatici. Al centro, sopra la prospettiva dell'altare maggiore, si trova una rara statua in terra cruda rappresentate una deposizione.
Nella cappella laterale, a destra della bussola di ingresso, l'altare è impreziosito da una pala che rappresenta l'unica copia restaurata dell'Assunzione della vergine di Raffaello, opera di Paul Emile Barberi, pittore nizzardo del '700 fondatore della scuola pittorica di Nizza.
Con la collaborazione del Centro Studi Santa Croce
Info: www.centrostudi.santacroce.it

Visite guidate alla chiesa

Su appuntamento: Guide "Ciceroni di SantaCroce" (uniche visite autorizzate).
Le visite durano un'ora e sono integrate da filmati.
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Da alcuni anni una rassegna di musica corale organizzata dalla Pro Loco di Villastellone.
Info:www.prolocovillastellone.it

Borgo Cornalese domani

Il progetto c'è già. E prevede la rinascita del borgo conservandone la struttura architettonica e, in parte, la sua vocazione agricola. Accanto a un recupero a scopo residenziale è infatti previsto anche il recupero funzionale del mulino per la produzione di farine biologiche e di energia.
Grazie alla sua collocazione "strategica", isolata ma al contempo prossima al Parco fluviale Fiume Po e ai percorsi turistici (cicloturistici in particolare), Borgo Cornalese costituisce inoltre un elemento di richiamo per un turismo riqualificato, attento ai valori ambientali e storici del territorio. In prospettiva un luogo di incontro e di informazione, meta per il tour di una giornata e tappa per un viaggio "sostenibile" nella piana bagnata dal Po.

Riserva naturale Oasi del Po Morto

Non lontana da Borgo Cornalese, si estende in una zona di paleoalveo sulla destra del Po, nei comuni di Carignano, Carmagnola e Villastellone. Rappresenta un classico esempio del continuo spostamento dell'alveo del fiume, un esempio di come il fiume ri-disegni il territorio durante le piene. Gran parte dell'area protetta interessa infatti un territorio un tempo occupato da una grande ansa del corso d'acqua.
Accadde durante l' eccezionale piena del 1949. Grazie all'intensità della corrente il Po tagliò l'istmo che separava due meandri, assumendo così un andamento rettilineo. Il letto abbandonato si trasformò in una lanca: un ambiente acquatico nuovo che, per l'assenza di ricambio idrico, può essere assimilato ad uno stagno. Un ambiente importante per molte specie, uccelli e non solo. Di particolare rilievo la presenza di un rarissimo anfibio: il pelobate (Pelobate fuscus).
La zona è in continua trasformazione. Interramenti di vecchie lanche, accelerati in passato dalle attività di escavazione, si alternano a nuovi tagli di meandri. Durante una piena nel maggio 1999, ad esempio, si è creata una zona particolarmente ricca di piante e animali: il Garrettino, in corso di rimboschimento.
Il territorio della riserva è stato profondamente modificato dalle citate attività di cava, cessate alla fine degli anni '80. I laghetti di cava sono però oggi in gran parte rinaturalizzati e contribuiscono ad ampliare la varietà di ambienti dell'area protetta. Ed è grazie a questa varietà che l'Oasi del Po Morto è inserito nei siti della Rete Natura 2000 europea, sia come sito di importanza comunitaria (SIC) che zona di protezione speciale per gli uccelli (ZPS).
Info: Riserva naturale Oasi del Po Morto: www.parks.it/riserva.oasi.po.morto
SIC Po Morto di Carignano (codice IT1110025): www.regione.piemonte.it/habiweb/servlet/image.pdf?idSic=22

Nel parco informati

Ente di gestione delle Aree protette del Po e della Collina torinese
Tel. 011 64880
www.parchipocollina.it
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Borgo Cornalese si trova nell'area turistica detta "Il Po dei Laghi", ovvero il tratto fluviale fra l'area urbana di Torino e la Provincia di Cuneo.

 

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